Il capo dei Puffi uscì allo scoperto, creando grande sconcerto nel popolo suo, lì convenuto per dargli l'ultimo saluto. Era infatti approdata nella Baia Incantata la zattera di Gulliver, il noto viaggiatore che andava peregrinando di terra in terra, dal paese dei Lillipuziani alle nazioni dei Giganti per trovare tra tanti esseri viventi quelli che avevano l'Altezza Giusta, e almeno trentadue denti. Il capo dei Puffi, riconoscibile dal suo caratteristico cappello bianco a cono e dalla palandrana azzurra, bene cernierato fino a sotto le ginocchia, teneva in tasca la magica ranocchia che gli avrebbe consentito di passare inosservato qualora avesse incontrato dei nemici o gente ostile, sia per la via e sia dentro il cortile. C'era Puffettina in prima fila con una lacrima sul viso, e c'era Tamburello e Mastro Birraio, con suo boccale colmo di bianca schiuma, e poi Capitan Nostromo, dalla barba bianca e il cannocchiale puntato verso l'orizzonte. Fu lui che parlò per primo: "Oh, grande capo dei Puffi, il momento è giunto. Vedo sulla costa la zattera di Gulliver che sta per prendere il largo. Presto corri. S'alza la marea e propizio è il vento: su, non farci prendere uno spavento." E il capo dei Puffi, con la ranocchia in tasca, lasciò alle spalle il Bar del Piccolo Zar, dove si offriva caffè a secchiellate, abbracciò tutti i compagni con i quali aveva trascorso inebrianti serate, Puffettina l'abbracciò due volte, poi ci pensò un poco e tornò ad abbracciarla una terza volta. Ma intanto l'alabardiere con l'elmo in testa si era avvicinato per fargli festa, e straziante era il suono che usciva dalla cornamusa di puffo Scozzese, e c'era puffo Trombettiere, e quello con uno scartoccio di banane. Puffo Nottambulo con la candela accesa in mano disse: "Ti fo' luce io, vieni, questa è la via che mena in periferia." E puffo Pirata, con una benda nera sull'occhio sinistro e lo spadone in mano esclamò: "Ti accompagnerò io alla spiaggia, io che dei sette mari sono esperto." Così tra abbracci, baci, pianti, risa, canti, schiamazzi di un popolo che sembrava formato da ragazzi, il Capo dei Puffi partì per la sua meravigliosa avventura, alla ricerca del Popolo con la Giusta Statura. - Fine -
Il bimbo è un amore, sembra un bambolotto. E se i bimbi sono ancora come quelli di una volta gli dovrebbe piacere l'inizio di questa favoletta che gli dedico con affetto. Stellina meritata. Geo
Geo Portaluppi 20/03/2009 19:42
Il capo dei Puffi uscì allo scoperto, creando grande sconcerto nel popolo suo, lì convenuto per dargli l'ultimo saluto. Era infatti approdata nella Baia Incantata la zattera di Gulliver, il noto viaggiatore che andava peregrinando di terra in terra, dal paese dei Lillipuziani alle nazioni dei Giganti per trovare tra tanti esseri viventi quelli che avevano l'Altezza Giusta, e almeno trentadue denti. Il capo dei Puffi, riconoscibile dal suo caratteristico cappello bianco a cono e dalla palandrana azzurra, bene cernierato fino a sotto le ginocchia, teneva in tasca la magica ranocchia che gli avrebbe consentito di passare inosservato qualora avesse incontrato dei nemici o gente ostile, sia per la via e sia dentro il cortile. C'era Puffettina in prima fila con una lacrima sul viso, e c'era Tamburello e Mastro Birraio, con suo boccale colmo di bianca schiuma, e poi Capitan Nostromo, dalla barba bianca e il cannocchiale puntato verso l'orizzonte. Fu lui che parlò per primo: "Oh, grande capo dei Puffi, il momento è giunto. Vedo sulla costa la zattera di Gulliver che sta per prendere il largo. Presto corri. S'alza la marea e propizio è il vento: su, non farci prendere uno spavento." E il capo dei Puffi, con la ranocchia in tasca, lasciò alle spalle il Bar del Piccolo Zar, dove si offriva caffè a secchiellate, abbracciò tutti i compagni con i quali aveva trascorso inebrianti serate, Puffettina l'abbracciò due volte, poi ci pensò un poco e tornò ad abbracciarla una terza volta. Ma intanto l'alabardiere con l'elmo in testa si era avvicinato per fargli festa, e straziante era il suono che usciva dalla cornamusa di puffo Scozzese, e c'era puffo Trombettiere, e quello con uno scartoccio di banane. Puffo Nottambulo con la candela accesa in mano disse: "Ti fo' luce io, vieni, questa è la via che mena in periferia." E puffo Pirata, con una benda nera sull'occhio sinistro e lo spadone in mano esclamò: "Ti accompagnerò io alla spiaggia, io che dei sette mari sono esperto." Così tra abbracci, baci, pianti, risa, canti, schiamazzi di un popolo che sembrava formato da ragazzi, il Capo dei Puffi partì per la sua meravigliosa avventura, alla ricerca del Popolo con la Giusta Statura. - Fine -Il bimbo è un amore, sembra un bambolotto. E se i bimbi sono ancora come quelli di una volta gli dovrebbe piacere l'inizio di questa favoletta che gli dedico con affetto. Stellina meritata. Geo
Michele Pierro 11/10/2008 11:49
MeravigliosaStella De Luigi 11/09/2008 18:01
Non sarebbe uguale senza BN.Mi piace tutto.
Complimenti
annegretfunk 04/05/2008 18:35
herrlich !!!!!!Lory Leone 30/04/2008 19:00
le tue foto mi piacciono davvero tutte, difficile sceglierne qualcuno da commentare-Nightshadow77 10/04/2008 15:27
Very nice picture!!!So cute!!!
Great work!!!
greetz
Nightshadow77
Alessandro Provelli 09/04/2008 16:36
Molto ben eseguita e simpaticissima. ComplimentiMargherita Vitagliano 09/04/2008 16:08
+++++++++++++++++++++++++mario gabbarin 08/04/2008 10:46
Complimenti Massimo per la stellina meritatissima.La foto è un amore ed il titolo gli fa onore (fa anche rima!).
Ciao. Mario
bakmak 07/04/2008 19:35
Le mio ragazzo dolce, max ;o))))))))) . Sono molto centento sulla tua stella!!!! Vi auguro una bella serata!!!Saluti :o)))
Petra
Azelio Magini 07/04/2008 16:03 Comentario de la votación
PROCarlo Ferraroni 07/04/2008 16:03 Comentario de la votación
prositBruno Botta 07/04/2008 16:03 Comentario de la votación
proJohn Kirsch 07/04/2008 16:03 Comentario de la votación
+++pro+++Carlo Capobianchi 07/04/2008 16:03 Comentario de la votación
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