Ultmamente, grazie a Francesco Torrisi, Carlo Pollaci, Luca Cardiello, Massimo Fiore, Angelo Facchini ed a Laura Fogazza, con sporadici interventi di altri meno assidui si sta finalmente parlando di fotografia, di concetti, diversi tra loro, con argomentazioni diverse e prese di posizione che riflettono il proprio modo di vedere la fotografia e questo non può che fare bene alla fotografia, ad Agorà in particolare e di conseguenza anche ad F.C. Italia....
Ma torniamo a questa foto....c'è un probelma di fondo in questa foto...non esiste un rapporto diretto tra quello che è lo scatto ed il racconto visivo che si voleva esprimere....la solitudine non si può fermare al concetto del nodo e quindi di un legame umano, o almeno non solo, la solitudine è una conseguenza, uno stato più o meno prolungato, più o meno voluto....se nel racconto fotografico isolo il nodo, quindi un qualcosa che stringe e toglie la libertà, la solitudine deve per forza essere dovuta alla rottura del legame, quindi il nodo non ha senso.....se invece vogliamo capire che il nodo è l'obbiettivo, i lrisultato, allora doveva essere sfocato e mettendo a fuoco lo sfondo c'era una prospettiva nel fututo, a breve o lungo termine....
Il messaggio fotografico ha delle regole ferree, tutto si rifà a quello che è la nostra esperienza, il nostro modo di capire i simboli che portano al linguaggio ed in fotografia non è diverso....
La foto tecnicamente è ineccepibile, ma manca il risultato, quel senso di comprensione completo, il tema è svolto a metà, non ha il finale, manca il risultato dell'arrivare a chi guarda e sopratutto arrivarci bene, chiaramente, semplicemente.
La foto è promossa a metà.
Un saluto a tutti, autore/autrice compresi.
...ricollegandomi a quanto dice Francesco Torrisi....forse il titolo si può spiegare proprio in relazione a questa sorta di "disturbo" che il nodo rappresenta rispetto al cromatismo dello sfondo....
....il nodo in questo caso è qualcosa che non si scioglie così come invece sembrano fare i colori dello sfondo.....rappresenta una sorta di "grumo" di realtà tangibile che si stacca nettamente da un indistinto sogno (e mare) di colori ondeggianti....è inoltre un nodo....una solitudine....in tensione....la sua presenza, infatti, deforma la linea dell'altra corda tesa anch'essa ma colorata....con un colore affine a quelli dello sfondo....in sintesi è come se l'autore ci volesse così rappresentare una condizione che impedisce l'osmosi e l'annullamento nell'indistinto magma del tutto raffigurato dallo sfondo colorato.....il nodo, la solitudine, stacca e tiene ben a fuoco il reale.....e lo circoscrive.....lo tende.....lo forza....
se questa è l'idea che sottende questa immagine allora tutto è, secondo me, efficace e ben realizzato......
...anche la scelta di un titolo che potrebbe apparire, forse volutamente, banale o oscuro......
laura
Una foto con buoni cromatismi.
Da osservatore registro il fuoco sul nodo, mentre l'esposizione è regolata per la totalità del fotogramma...quindi il nodo, soggetto a fuoco, è leggermente sottoesposto con dei bianchi grigiastri a favore della dinamica perfetta dello sfondo...
E qui forse Francesco M. ha ragione...pur potendo solo ipotizzare uno sfondo dettagliato e perfettamente equilibtato in dinamica e un nodo sfuocato e sottoesposto...come se il nodo fosse un "disturbo" inteso come interferenza al cromatismo dello sfondo...cosa cambierebbe nella valutazione dello scatto?...non saprei, riesco ad ipotizzare con il senno del poi soluzioni alternative senza comprenderne un eventuale valore aggiunto rispetto a questo postato.
Rivedrei sicuramente il titolo, è slegato dal contesto.
idea semplice
realizzazione semplice
il colore aggiunge un po' di valore
il titolo mi appare aggiuntivo di qualcosa che bisogna sforzarsi di vedere.....
Secondo me,un'immagine "al contrario",dove per contrario intendo che soggetto e sfondo dovrebbero essere invertiti.Con una leggera accortezza di carattere tecnico,vedi un leggero colpetto di flash,sicuramente l'autore avrebbe raggiunto il risultato di staccare il soggetto dallo sfondo:in questo caso quest'ultimo risulta troppo piu' contrastato e saturo,distogliendo l'attenzione dal soggetto.Se poi l'autore avesse omesso il flash volutamente,sarebbe un'altro discorso,nel tal caso ce lo potrebbe far sapere.
Dunque,tecnicamente non mi garba.....
Dal lato narrativo,voglio sforzarmi di trovare il bandolo dela matassa:l'unico elemento che possa ricondurre il discorso verso la tristezza e desolazione descritta dall'autore in didasc.,sembra essere la cima disposta,dai lati tagliati,verso il basso,esprimendo una sorta di caducita'....
Chiedo altresi' lumi sul titolo,magari potrebbe essere interpretato "un nodo da solo",forse...non saprei...
Magari,mettendo in risalto il primo piano,l'autore avrebbe potuto puntare sulla resa cromatica dello scatto,unica nota positiva a mio parere,stravolgendo pero' il messaggio originario,davvero debole,che voleva proporre.
Francesco
É un'immagine che mi lascia perplesso.
Mi attira molto il cromatismo pittorico dello sfondo.
Il soggetto in primo piano è essenziale e ben dettagliato.
Ma le due componenti mi sembrano non legarsi tra di loro.... se si aggiungono le considerazioni sul titolo e didascalia ancor meno.
In ogni caso è un lavoro di buona fattura tecnica.
Complimenti
Carlo Atzori 05/11/2009 19:19
Ultmamente, grazie a Francesco Torrisi, Carlo Pollaci, Luca Cardiello, Massimo Fiore, Angelo Facchini ed a Laura Fogazza, con sporadici interventi di altri meno assidui si sta finalmente parlando di fotografia, di concetti, diversi tra loro, con argomentazioni diverse e prese di posizione che riflettono il proprio modo di vedere la fotografia e questo non può che fare bene alla fotografia, ad Agorà in particolare e di conseguenza anche ad F.C. Italia....Ma torniamo a questa foto....c'è un probelma di fondo in questa foto...non esiste un rapporto diretto tra quello che è lo scatto ed il racconto visivo che si voleva esprimere....la solitudine non si può fermare al concetto del nodo e quindi di un legame umano, o almeno non solo, la solitudine è una conseguenza, uno stato più o meno prolungato, più o meno voluto....se nel racconto fotografico isolo il nodo, quindi un qualcosa che stringe e toglie la libertà, la solitudine deve per forza essere dovuta alla rottura del legame, quindi il nodo non ha senso.....se invece vogliamo capire che il nodo è l'obbiettivo, i lrisultato, allora doveva essere sfocato e mettendo a fuoco lo sfondo c'era una prospettiva nel fututo, a breve o lungo termine....
Il messaggio fotografico ha delle regole ferree, tutto si rifà a quello che è la nostra esperienza, il nostro modo di capire i simboli che portano al linguaggio ed in fotografia non è diverso....
La foto tecnicamente è ineccepibile, ma manca il risultato, quel senso di comprensione completo, il tema è svolto a metà, non ha il finale, manca il risultato dell'arrivare a chi guarda e sopratutto arrivarci bene, chiaramente, semplicemente.
La foto è promossa a metà.
Un saluto a tutti, autore/autrice compresi.
Carlo Pollaci 05/11/2009 18:38
Un solo dettaglio, che però con forza evoca l'intera ambientazione.Complimenti all'autore/autrice.
laura fogazza 05/11/2009 14:10
...ricollegandomi a quanto dice Francesco Torrisi....forse il titolo si può spiegare proprio in relazione a questa sorta di "disturbo" che il nodo rappresenta rispetto al cromatismo dello sfondo........il nodo in questo caso è qualcosa che non si scioglie così come invece sembrano fare i colori dello sfondo.....rappresenta una sorta di "grumo" di realtà tangibile che si stacca nettamente da un indistinto sogno (e mare) di colori ondeggianti....è inoltre un nodo....una solitudine....in tensione....la sua presenza, infatti, deforma la linea dell'altra corda tesa anch'essa ma colorata....con un colore affine a quelli dello sfondo....in sintesi è come se l'autore ci volesse così rappresentare una condizione che impedisce l'osmosi e l'annullamento nell'indistinto magma del tutto raffigurato dallo sfondo colorato.....il nodo, la solitudine, stacca e tiene ben a fuoco il reale.....e lo circoscrive.....lo tende.....lo forza....
se questa è l'idea che sottende questa immagine allora tutto è, secondo me, efficace e ben realizzato......
...anche la scelta di un titolo che potrebbe apparire, forse volutamente, banale o oscuro......
laura
Francesco Torrisi 04/11/2009 19:45
Una foto con buoni cromatismi.Da osservatore registro il fuoco sul nodo, mentre l'esposizione è regolata per la totalità del fotogramma...quindi il nodo, soggetto a fuoco, è leggermente sottoesposto con dei bianchi grigiastri a favore della dinamica perfetta dello sfondo...
E qui forse Francesco M. ha ragione...pur potendo solo ipotizzare uno sfondo dettagliato e perfettamente equilibtato in dinamica e un nodo sfuocato e sottoesposto...come se il nodo fosse un "disturbo" inteso come interferenza al cromatismo dello sfondo...cosa cambierebbe nella valutazione dello scatto?...non saprei, riesco ad ipotizzare con il senno del poi soluzioni alternative senza comprenderne un eventuale valore aggiunto rispetto a questo postato.
Rivedrei sicuramente il titolo, è slegato dal contesto.
Guglielmo Rispoli 04/11/2009 18:49
idea semplicerealizzazione semplice
il colore aggiunge un po' di valore
il titolo mi appare aggiuntivo di qualcosa che bisogna sforzarsi di vedere.....
Francesco Marino 04/11/2009 16:16
Secondo me,un'immagine "al contrario",dove per contrario intendo che soggetto e sfondo dovrebbero essere invertiti.Con una leggera accortezza di carattere tecnico,vedi un leggero colpetto di flash,sicuramente l'autore avrebbe raggiunto il risultato di staccare il soggetto dallo sfondo:in questo caso quest'ultimo risulta troppo piu' contrastato e saturo,distogliendo l'attenzione dal soggetto.Se poi l'autore avesse omesso il flash volutamente,sarebbe un'altro discorso,nel tal caso ce lo potrebbe far sapere.Dunque,tecnicamente non mi garba.....
Dal lato narrativo,voglio sforzarmi di trovare il bandolo dela matassa:l'unico elemento che possa ricondurre il discorso verso la tristezza e desolazione descritta dall'autore in didasc.,sembra essere la cima disposta,dai lati tagliati,verso il basso,esprimendo una sorta di caducita'....
Chiedo altresi' lumi sul titolo,magari potrebbe essere interpretato "un nodo da solo",forse...non saprei...
Magari,mettendo in risalto il primo piano,l'autore avrebbe potuto puntare sulla resa cromatica dello scatto,unica nota positiva a mio parere,stravolgendo pero' il messaggio originario,davvero debole,che voleva proporre.
Francesco
Luca Ciardiello 04/11/2009 15:38
É un'immagine che mi lascia perplesso.Mi attira molto il cromatismo pittorico dello sfondo.
Il soggetto in primo piano è essenziale e ben dettagliato.
Ma le due componenti mi sembrano non legarsi tra di loro.... se si aggiungono le considerazioni sul titolo e didascalia ancor meno.
In ogni caso è un lavoro di buona fattura tecnica.
Complimenti
Angelo Facchini 04/11/2009 15:22
Buon dettaglio e buoni cromatismi, l'unica cosa che non mi arriva precisamente è il titolo.Petite dame 04/11/2009 14:59
excellentj'aime beaucoup