E' sempre gratificante quando un'immagine riesce ad esprimere e far esprimere... le letture che ne sono state date sono molto profonde e per questo vi ringrazio con infinito orgoglio. Prendo spunto da quanto già detto per esprimere la mia opinione in merito... Ormai la TV è paragonabile ad un trombone stonato, tanto chiasso e poca sostanza... rimane ben poco all'immaginazione. Un buon libro non può salvare il mondo nè renderci migliori ma permette al nostro cervello di elaborare e di rimanere sempre "svegli". La tecnologia rappresenta il nostro sviluppo mentale e non è in discussione, ma il chiacchiericcio che a volte amplifica è devastante. Vi ringrazio tutti infinitamente!
Un bel lavoro Tiziano, ancor prima che per l'ottima costruzione tecnica, per il messaggio traguardato e per l'interessante spunto di riflessione.
Francamente son convinto che non sia il mezzo che favorisce l'accensione della mente ma la fruizione che se ne fa... come si recepiscono i messaggi più che come si veicolano.
Viviamo in un'epoca di apparenze ed ovviamente in quest'ottica nessuno rinuncerebbe a portare il vessillo dell' intellettuale, della cultura in fronte a se e pertanto se posto di fronte alla domanda che potremmo banalizzare "TV vs Libro" non esiterà a propendere per la seconda possibilità anche perchè tale risposta rientra ampiamente in tutti gli stereotipi di genere ... eppure...
Non dimentichiamo che se bene o male parliamo tutti un unico idioma lo si deve proprio alla capillare opera nel dopoguerra della televisione. A questo più valse Mike Bongiorno che tanti pur volenterosi maestri che purtroppo non riuscivano ancora a raggiungere la totalità rurale dell'epoca, come ebbero a scrivere Indro Montanelli e più recentemente Aldo Grasso.
Altresì In un mondo che trasforma la cultura in moda o peggio in affigliazione politica, spesso si osserva un imbruttimento dell'intellettuale in una figura salottiera dove la famosa lampadina giammai si accende seppure sia tutto un florilegio di aforismi.
Ammetto di essere un lettore vorace ed accanito e proprio per questo quando sento personaggi che leggono solo per vantare la propria cultura (è di questi giorni l'uscita di un noto scrittore italiano che ha citato una frase di Feynman credendolo un comico...) francamente mi chiedo se serva veramente. Il nozionismo senza cpacità applicativa, in qualsivoglia campo... da quello umanistico a quello scientifico... ha veramente un senso?
In questo i nuovi media non son forse pari ai libri? Se dietro chi sceglie un libro non v'è almeno un barlume di scintilla non vi sarà accensione al pari di quando tale assenza si riscontra in chi maneggia un telecomando.
Possiamo poi disquisire sul numero di programmi inutili trasmessi sui mezzi televisivi... ma siamo davvero sicuri che tutto ciò che settimanalmente va ad impolverarsi sugli scaffali delle librerie abbia un valore qualitativamente maggiore?
Alla fine il discorso penso ricada tutto lì: non è dalle contrapposizioni che nasce il progresso ma dalla capacità di insegnare alle nuove generazioni ad usare tutti i mezzi a loro disposizione (osservazione, libri, televisione, internet...) per aprire la loro mente e progredire.
E' purtroppo in questo che stiamo tristemente fallendo.
Ancora complimenti Tiziano per questo prezioso spunto di riflessione! Maurizio :)
Ciao Tiziano, premesso che io personalmente propendo più per una cultura umanistica che non scientifica, e ti assicuro che vedrei ben più volentieri le persone fare la fila per entrare in una biblioteca per guardare dei libri, che non fare lunghe file per acquistare uno smart phone di ultima generazione, e magari veder leggere qualche libro in più e stare qualche minuto meno attaccati ai Social.
Detto questo però mi rendo altrettanto conto, che il concetto di cultura ha subito una profonda trasformazione e oggi più che mai si è integrata in un insieme di conoscenze specialistiche teoriche e pratiche, in definitiva non esistono, a detta di qualificati studiosi due culture, ben si una sola.
Massimo Cacciari definisce la separazione tra cultura umanistica e scientifica, come un anacronistico equivoco intellettuale, e proprio perché la cultura è una sola diviene per molti una disputa senza senso, come a voler dire di propendere per uno dei due emisferi del nostro cervello, e cosi come abbiamo bisogno di entrambi gli emisferi cerebrali, in modo analogo abbiamo bisogno di entrambe le culture.
Una cosa sicuramente è da tenere conto, come ebbe a dire Rita Levi Montalcini, e cioè che la tecnica da sola non basta, serve una visione più ampia. Ecco che alla fine di ogni ragionamento fatto sopra, il tuo interessantissimo lavoro e per come hai rappresentato i due soggetti, avvalora molto il concetto espresso dalla scienziata.
Nell'immagine ben si individua lo scienziato, dall'umanista, e lo fai con affinata abilità compositiva,un saggio di tecnica e di cultura accompagnata da una non trascurabile capacità concettuale.
Complimenti Tiziano per questo tuo ulteriore e propositivo lavoro.
Aldo
António Ramos 04/09/2016 13:03
Excelente Trabalho fotográfico !! Parabéns.A.Ramos
Tiziano Di Napoli 08/01/2016 18:08
E' sempre gratificante quando un'immagine riesce ad esprimere e far esprimere... le letture che ne sono state date sono molto profonde e per questo vi ringrazio con infinito orgoglio. Prendo spunto da quanto già detto per esprimere la mia opinione in merito... Ormai la TV è paragonabile ad un trombone stonato, tanto chiasso e poca sostanza... rimane ben poco all'immaginazione. Un buon libro non può salvare il mondo nè renderci migliori ma permette al nostro cervello di elaborare e di rimanere sempre "svegli". La tecnologia rappresenta il nostro sviluppo mentale e non è in discussione, ma il chiacchiericcio che a volte amplifica è devastante. Vi ringrazio tutti infinitamente!Maurizio Moroni (UKPhoto) 06/01/2016 15:19
Un bel lavoro Tiziano, ancor prima che per l'ottima costruzione tecnica, per il messaggio traguardato e per l'interessante spunto di riflessione.Francamente son convinto che non sia il mezzo che favorisce l'accensione della mente ma la fruizione che se ne fa... come si recepiscono i messaggi più che come si veicolano.
Viviamo in un'epoca di apparenze ed ovviamente in quest'ottica nessuno rinuncerebbe a portare il vessillo dell' intellettuale, della cultura in fronte a se e pertanto se posto di fronte alla domanda che potremmo banalizzare "TV vs Libro" non esiterà a propendere per la seconda possibilità anche perchè tale risposta rientra ampiamente in tutti gli stereotipi di genere ... eppure...
Non dimentichiamo che se bene o male parliamo tutti un unico idioma lo si deve proprio alla capillare opera nel dopoguerra della televisione. A questo più valse Mike Bongiorno che tanti pur volenterosi maestri che purtroppo non riuscivano ancora a raggiungere la totalità rurale dell'epoca, come ebbero a scrivere Indro Montanelli e più recentemente Aldo Grasso.
Altresì In un mondo che trasforma la cultura in moda o peggio in affigliazione politica, spesso si osserva un imbruttimento dell'intellettuale in una figura salottiera dove la famosa lampadina giammai si accende seppure sia tutto un florilegio di aforismi.
Ammetto di essere un lettore vorace ed accanito e proprio per questo quando sento personaggi che leggono solo per vantare la propria cultura (è di questi giorni l'uscita di un noto scrittore italiano che ha citato una frase di Feynman credendolo un comico...) francamente mi chiedo se serva veramente. Il nozionismo senza cpacità applicativa, in qualsivoglia campo... da quello umanistico a quello scientifico... ha veramente un senso?
In questo i nuovi media non son forse pari ai libri? Se dietro chi sceglie un libro non v'è almeno un barlume di scintilla non vi sarà accensione al pari di quando tale assenza si riscontra in chi maneggia un telecomando.
Possiamo poi disquisire sul numero di programmi inutili trasmessi sui mezzi televisivi... ma siamo davvero sicuri che tutto ciò che settimanalmente va ad impolverarsi sugli scaffali delle librerie abbia un valore qualitativamente maggiore?
Alla fine il discorso penso ricada tutto lì: non è dalle contrapposizioni che nasce il progresso ma dalla capacità di insegnare alle nuove generazioni ad usare tutti i mezzi a loro disposizione (osservazione, libri, televisione, internet...) per aprire la loro mente e progredire.
E' purtroppo in questo che stiamo tristemente fallendo.
Ancora complimenti Tiziano per questo prezioso spunto di riflessione! Maurizio :)
Maud Morell 06/01/2016 7:31
Un grande lavoro. Tiziano vostra immaginazione è grande.Caro saluto e buona fortuna vi 2016 augura Maud
Glo... 05/01/2016 14:26
Veramente splendida e geniale!!! Complimenti Tiziano! ciao e Buon Anno a te!Francesco Fusco 05/01/2016 12:00
Splendida immagine, complimenti Tiziano!adriana lissandrini 04/01/2016 22:10
sempre molto creativo, vulcanico, concettuale.....ma i ritratti di Giorgia mi piacciono tanto di più!
auguri a te Tiziano
ciao Adriana
Stefano Cavazzini 02/01/2016 18:32
ottima interpretazione di un pensiero profondo, complimentistefano
Inez Correia Marques 01/01/2016 20:10
excellent interpretation and performanceSei bravo Tiziano
Stefan-67 30/12/2015 19:03
bright spirit.behind and in front of the camera.
I love the picture.
Lieber Gruss,
Stefan
Aldo Moglie2313 29/12/2015 23:12
Ciao Tiziano, premesso che io personalmente propendo più per una cultura umanistica che non scientifica, e ti assicuro che vedrei ben più volentieri le persone fare la fila per entrare in una biblioteca per guardare dei libri, che non fare lunghe file per acquistare uno smart phone di ultima generazione, e magari veder leggere qualche libro in più e stare qualche minuto meno attaccati ai Social.Detto questo però mi rendo altrettanto conto, che il concetto di cultura ha subito una profonda trasformazione e oggi più che mai si è integrata in un insieme di conoscenze specialistiche teoriche e pratiche, in definitiva non esistono, a detta di qualificati studiosi due culture, ben si una sola.
Massimo Cacciari definisce la separazione tra cultura umanistica e scientifica, come un anacronistico equivoco intellettuale, e proprio perché la cultura è una sola diviene per molti una disputa senza senso, come a voler dire di propendere per uno dei due emisferi del nostro cervello, e cosi come abbiamo bisogno di entrambi gli emisferi cerebrali, in modo analogo abbiamo bisogno di entrambe le culture.
Una cosa sicuramente è da tenere conto, come ebbe a dire Rita Levi Montalcini, e cioè che la tecnica da sola non basta, serve una visione più ampia. Ecco che alla fine di ogni ragionamento fatto sopra, il tuo interessantissimo lavoro e per come hai rappresentato i due soggetti, avvalora molto il concetto espresso dalla scienziata.
Nell'immagine ben si individua lo scienziato, dall'umanista, e lo fai con affinata abilità compositiva,un saggio di tecnica e di cultura accompagnata da una non trascurabile capacità concettuale.
Complimenti Tiziano per questo tuo ulteriore e propositivo lavoro.
Aldo
YVES Lr 29/12/2015 15:47
Vive le livre!A bas le smartphone!
A personal interpretation of this very original picture.
mirko meloni 28/12/2015 22:21
Quanto è reale questa foto.Ottavia Tagliatti 28/12/2015 13:57
Tu per me sei un genio!:)Lily-Rose 28/12/2015 12:32
Bien vu !