Curva Imagen & Foto | tecniche speciali, tm-hdr, temi Fotos de fotocommunity
Curva Imagen & Foto de Alessandro Pinzuti ᐅ Mira y evalúa la foto de manera gratuita en fotocommunity.es. Descubre más fotos aquí.
Perdimi, Signore, che non oda
gli anni sommersi taciti spogliarmi,
si che cangi la pene in moto aperto:
curva minore
del vivere m'avanza.
E fammi vento che naviga felice,
o seme d'orzo o lebbra
che sé esprima in pieno divenire.
E sta facile amarti
in erba che accima alla luce,
in piaga che buca la carne.
Io tento una vita:
ognuno si scalza e vacilla
in ricerca.
Ancora mi lasci: son solo
nell'ombra che in sera si spande,
né valico s'apre al dolce
sfociare del sangue
S.Quasimodo
La sfuggevolezza del senso e la percezione di vuoto che diviene sentimento doloroso sono motivi di questa composizione fotografica, di grande potenza visiva.
Priva di sovrastrutture, ma con una robusta impalcatura che diviene all'occorrenza specchio riflettente e lente d'ingrandimento nonchè sonda introdotta nella coscienza, è un monito,
perché le bugie, i silenzi, le assenze, i sospetti vadano interrogati e denudati: compresi, se non altro, nelle loro ragioni contingenti.
E' il “passaggio d'assenza” : un significato più ampio di quanto si possa intendere limitandolo a possibili rifermineti poetici.
Cinematograficamente “scena”, “singola visione”.
“Assenza” significa “vuoto”, “lontananza”, ma anche “improvvisa sospensione della coscienza”.
L'ossimoro si esplicita proprio nella contrapposizione volontà e limite; azione e rinuncia. Esso si risolve forse nel tentativo di vincere il vuoto con continue incursioni di presenza e di vita. Come dire che ogni "poesia" (etimologicamente) è un passaggio d'assenza, quindi una traccia della continua ricerca di verità: ricerca, quest'ultima, relazionale e, forse, prevalentemente, ricerca interiore, nell'impegno di ricomposizione e ricongiungimento con il proprio Io, prima ancora che con l'Altro.
Lo stile si conferma asciutto; tagliente; epigrammatico. Un consolidato linguaggio cromatico da concretezza e oggettività a realtà superiori impalpabili: un rapporto (con l'Io e con l'Altro) che respinge e che attrae; che è guerra di strategie e tattiche, fughe e incontri, rinascite e lutti, sconforto e rinnovata speranza.
Incorpora el siguiente enlace en el campo de comentarios de la conversación deseada en Messenger utilizando 'Pegar' para enviar esta imagen en el mensaje.
El enlace ha sido copiado...
Por favor haz clic en el enlace y utiliza la combinación de teclas "Ctrl" [Win] o "Cmd" [Mac] para copiar el enlace.
Mariana Magnani 20/01/2011 22:19
Curva minorePerdimi, Signore, che non oda
gli anni sommersi taciti spogliarmi,
si che cangi la pene in moto aperto:
curva minore
del vivere m'avanza.
E fammi vento che naviga felice,
o seme d'orzo o lebbra
che sé esprima in pieno divenire.
E sta facile amarti
in erba che accima alla luce,
in piaga che buca la carne.
Io tento una vita:
ognuno si scalza e vacilla
in ricerca.
Ancora mi lasci: son solo
nell'ombra che in sera si spande,
né valico s'apre al dolce
sfociare del sangue
S.Quasimodo
La sfuggevolezza del senso e la percezione di vuoto che diviene sentimento doloroso sono motivi di questa composizione fotografica, di grande potenza visiva.
Priva di sovrastrutture, ma con una robusta impalcatura che diviene all'occorrenza specchio riflettente e lente d'ingrandimento nonchè sonda introdotta nella coscienza, è un monito,
perché le bugie, i silenzi, le assenze, i sospetti vadano interrogati e denudati: compresi, se non altro, nelle loro ragioni contingenti.
E' il “passaggio d'assenza” : un significato più ampio di quanto si possa intendere limitandolo a possibili rifermineti poetici.
Cinematograficamente “scena”, “singola visione”.
“Assenza” significa “vuoto”, “lontananza”, ma anche “improvvisa sospensione della coscienza”.
L'ossimoro si esplicita proprio nella contrapposizione volontà e limite; azione e rinuncia. Esso si risolve forse nel tentativo di vincere il vuoto con continue incursioni di presenza e di vita. Come dire che ogni "poesia" (etimologicamente) è un passaggio d'assenza, quindi una traccia della continua ricerca di verità: ricerca, quest'ultima, relazionale e, forse, prevalentemente, ricerca interiore, nell'impegno di ricomposizione e ricongiungimento con il proprio Io, prima ancora che con l'Altro.
Lo stile si conferma asciutto; tagliente; epigrammatico. Un consolidato linguaggio cromatico da concretezza e oggettività a realtà superiori impalpabili: un rapporto (con l'Io e con l'Altro) che respinge e che attrae; che è guerra di strategie e tattiche, fughe e incontri, rinascite e lutti, sconforto e rinnovata speranza.
Complimenti!
M.
Steffi Fritz 28/04/2010 15:26
Meraviglioso! Dei colori fantastici...bellissima, complimenti!! Ci si sente subito attorniato dalla natura!Tiziano Giorgini 31/07/2009 11:13
ottimo scatto ma secondo me ai forzato la mano con HDR è vero così è più coinvolgente ma io la preferisco più naturale.