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Uh, uh, c'è anche mio cugino. È quello in nero con la cravatta rossa rasente al bordo destro della foto. D'acchito mi sono chiesto cosa ci facesse lì mio cugino, poi mi sono ricordato, la sua aspirazione è quella di diventare un manichino. Mio cugino è l'ultimo dei sostenitori che propugnano essere il sole a girare attorno alla Terra. "Non vedi - fa lui stupito - che è lui che gira mentre noi stiamo fermi." Come puoi dargli torto. Anche le espressioni letterali sostengono l'idea del moto solare. Al levar del sole. Il sole è alto nel cielo, poi calò. Il manichino affascina. In effetti tutti propendiamo a cangiarci in manichini. Io di sicuro. Te ne stai lì, bello e immobile senza fare niente. Mantieni le fattezze umane ma non hai tutte le gravose incombenze degli uomini. Non paghi tasse. L'IRAP non sai neppure cosa sia. È iniqua, sostengono tutti, va levata, è una macchia che deve essere lavata, ma il detersivo non l’hanno ancora acquistato. Chissà quale film ha ricordato all'amico Fiore. Ora non mi sovviene. Non sarà quello in cui dei finti pagliacci, i volti di bianco tinti, mimano una partita a tennis senza pallina?
Credo sia più pertinente uno dei telefilm della serie "Ai confini della realtà" dal titolo "Ore perdute" che mostra la libera uscita di un manichino al quale viene concesso di trasformarsi in un essere umano solo per qualche ora. La tua foto mostra uomini e manichini insieme, mescolati tra loro, in normali atteggiamenti diurni, in una strada affollata del centro. Una idea interessante che ritrae quello che sta accadendo in questi tempi: ci stanno trasformando a poco a poco in manichini e nessuno se ne accorge, anche se stiamo gomito a gomito con i manichini che sono già stati mutati. Mio cugino, un tipo all’avanguardia, è sul posto, pronto alla trasformazione. Tu ci sei? Io sono dietro l'angolo. Aspettami, sto arrivando. I bordi della foto vanno bene così come li hai proposti. È un pezzo di giornale, strappato, e quindi con i bordi frastagliati. Tra poco lo appallottoleranno e così, ahimè, sparirà la prova di quello che stanno perpetrando. Non sanno i biechi autori di questa metamorfosi kafkiana che quando ci avranno eliminati tutti poi toccherà anche a loro. Sperano di cavarsela, gli ingenui. Ma come hai fatto a cogliere proprio mio cugino? E come facevi a sapere che è mio cugino? Boh, misteri della fotografia. Ciao, Geo.
Mi ricorda una sceneggiatura di un film di Antonioni, anni Settanta.
La lascerei a formato pieno, senza cornice "frastagliata", per esaltare questo concetto.
Molto bella. Ciao
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Geo Portaluppi 25/11/2009 1:18
Uh, uh, c'è anche mio cugino. È quello in nero con la cravatta rossa rasente al bordo destro della foto. D'acchito mi sono chiesto cosa ci facesse lì mio cugino, poi mi sono ricordato, la sua aspirazione è quella di diventare un manichino. Mio cugino è l'ultimo dei sostenitori che propugnano essere il sole a girare attorno alla Terra. "Non vedi - fa lui stupito - che è lui che gira mentre noi stiamo fermi." Come puoi dargli torto. Anche le espressioni letterali sostengono l'idea del moto solare. Al levar del sole. Il sole è alto nel cielo, poi calò. Il manichino affascina. In effetti tutti propendiamo a cangiarci in manichini. Io di sicuro. Te ne stai lì, bello e immobile senza fare niente. Mantieni le fattezze umane ma non hai tutte le gravose incombenze degli uomini. Non paghi tasse. L'IRAP non sai neppure cosa sia. È iniqua, sostengono tutti, va levata, è una macchia che deve essere lavata, ma il detersivo non l’hanno ancora acquistato. Chissà quale film ha ricordato all'amico Fiore. Ora non mi sovviene. Non sarà quello in cui dei finti pagliacci, i volti di bianco tinti, mimano una partita a tennis senza pallina?Credo sia più pertinente uno dei telefilm della serie "Ai confini della realtà" dal titolo "Ore perdute" che mostra la libera uscita di un manichino al quale viene concesso di trasformarsi in un essere umano solo per qualche ora. La tua foto mostra uomini e manichini insieme, mescolati tra loro, in normali atteggiamenti diurni, in una strada affollata del centro. Una idea interessante che ritrae quello che sta accadendo in questi tempi: ci stanno trasformando a poco a poco in manichini e nessuno se ne accorge, anche se stiamo gomito a gomito con i manichini che sono già stati mutati. Mio cugino, un tipo all’avanguardia, è sul posto, pronto alla trasformazione. Tu ci sei? Io sono dietro l'angolo. Aspettami, sto arrivando. I bordi della foto vanno bene così come li hai proposti. È un pezzo di giornale, strappato, e quindi con i bordi frastagliati. Tra poco lo appallottoleranno e così, ahimè, sparirà la prova di quello che stanno perpetrando. Non sanno i biechi autori di questa metamorfosi kafkiana che quando ci avranno eliminati tutti poi toccherà anche a loro. Sperano di cavarsela, gli ingenui. Ma come hai fatto a cogliere proprio mio cugino? E come facevi a sapere che è mio cugino? Boh, misteri della fotografia. Ciao, Geo.
Massimo Fiore 11/11/2009 10:19
Mi ricorda una sceneggiatura di un film di Antonioni, anni Settanta.La lascerei a formato pieno, senza cornice "frastagliata", per esaltare questo concetto.
Molto bella. Ciao