OBRA del Padre Mario Pantaleo # 3
Gonzalez Catan - Argentina
le tre virtù teologali - Speranza # 1
ritratto con innaffiatoio
OBRA del Padre Mario Pantaleo # 3
Gonzalez Catan - Argentina
le tre virtù teologali - Speranza # 1
ritratto con innaffiatoio
vog2 05/02/2015 18:22
la fortuna (non nel mio caso) si dice che sia il Talento che incontra l'Occasione ... ma non vale per me sarebbe un po' presuntuoso darsi del talentuoso ... che sappia io lo possono fare solo koudelka e salgadoann mari cris aschieri 05/02/2015 13:54
Grazie della decifrazione, VOG, tu sei sempre molto moderato nello spiegarti, ma se è vero che fotografare è scrivere con la luce, allora io dico che per scrivere qualcosa di significativo bisogna prima aver imparato a leggere ... altrimenti cosa si può ottenere affidandosi solo alla fortuna...? E tu devi aver letto parecchio, questo non puoi negarlo.( non mi riferisco tanto a libri e manuali, quanto più simbolicamente alla vita)
CIAo!
vog2 05/02/2015 13:07
si era quella .... :)lucy franco 05/02/2015 13:05
"credo davvero che ci siano cose che nessuno riesce a vedere prima che siano fotografate"(D.Arbus)
vog2 05/02/2015 12:06
beh non è difficile ...ho visto la ragazzina nel giardino della sezione dell'Obra dedicata alle attività dei ragazzi disabili ... giravo per cercare qualcosa di interessante ma a dire il vero non lo trovavo. appena lei mi ha notato mi è apparsa molto felice ... mi sono avvicinato un po' circospetto, non mi piace troppo apparire come chi cerca "la fotografia" nelle difficoltà del vivere degli altri, la ragazzina mi sorrideva , anzi rideva proprio e ammiccava pose da modella: piegava il busto in avanti, simulava il classico cat walk delle passerelle... camminava e si girava di scatto facendo roteare un po la testa tenendo sempre in mano l'innafiatoio . la cosa mi è apparsa un po' distonica: la manifesta disabilità della ragazza cozzava con i suoi atteggiamenti e la cosa mi ha colpito soprattutto perchè pensavo che fotografandola avrei potuto dare di lei un'immagine " falsa" . inizialmente avevo cestinato questa fotografia proprio per il messaggio ambiguo che poteva essere male interpretato . poi ci ho ripensato confidando nel fatto che lei era davvero contenta; la sua espressione non è forzata, ma serena, il sorriso è spontaneo alla faccia della dentatura "affaticata" ( come l'ha chiamata in un modo perfetto Alberto). solo dopo aver visto la fotografia mi sono accorto della presenza in secondo piano del ragazzo appoggiato all'albero che per postura e solitudine è abbastanza iconografico delle persone afflitte dalla sindrome di Down e così in questo apparente ma anche reale contrasto ho ritenuto di far convivere le due anime di queste persone. e quindi ho salvato questa immagine che presenta tuttavia alcune lacune tecniche nella parte sovraesposta ... ma la luce naturale era fortissima e la fotografia l'ho scattata sotto l'ombra di un albero
come sempre accade la fotografia ti permette di vedere cose che senza di essa non vedi ... sante parole mi pare della Arbus
ma poi è tutto solo frutto di un po' di fortuna .... e poi ad essere sincero l'ha scelta la lucy .....
ann mari cris aschieri 05/02/2015 10:52
Questa faccia è un portento, VOG… nell’epoca del web che straripa di selfie … espressioni tutte uguali difficili da distinguere perchè ci sembra di vedere sempre la stessa faccia noiosa, priva d’identità e svuotata di ogni connotazione esistenziale.Bè questa non è una faccia che si dimentica facilmente e il sorriso comunicativo che esplode davanti all’obiettivo è potenziato dalla presenza muta alle spalle che suggerisce invece uno stato d’animo del tutto diverso.
…mi domando come t’è riuscita e proprio in questa domanda sta il gap incolmabile
CIAo!
cristian volpara 01/02/2015 13:12
Ah....ecco dov'eri :)Mi godo un poco queste tue.
Alberto Angelici 01/02/2015 11:08
La dentatura "affaticata" non attenua la freschezza dolce e spontanea del sorriso e se il diaframma ha bloccato la scena, l'immobilità dell'uomo in secondo piano enfatizza e sottolinea il movimento della donna. A.lucy franco 01/02/2015 10:45
Avevo notato anche io l'uomo in secondo piano, sembra raccolto nei fatti suoi, distante dalla scena che osserviamo, ma il "sapore" esatto, la lente giusta per guardare e capire ciò che il viso e il gesto della ragazzina sembrano esprimere pienamente è proprio lui.E' lui il senso vero del sorriso in primo piano, lui da espressione alla fatica e al riposo della missione, è l'attimo di sconforto delle difficoltà, è la perseveranza e la consapevolezza della giusta strada.
Basta fare click....sembra facile....
grazie Luca, per questa commovente condivisione
Alberto Orlandi 01/02/2015 9:12
Eh, l'omino dietro è una potenza, è lui il Virgilio del mondo che ci suggerisciEraS Perani 31/01/2015 19:52
uella ... ma dove ti sei cacciato?