"Senza Titolo" di Daniele Musiari Imagen & Foto | agorà, agorà-discussioni interessanti, temi Fotos de fotocommunity
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La foto è penalizzata dall'inquadratura. Essa avrebbe avuto ben altra valenza se la scritta si fosse trovata, canonicamente) ad 1/3 del margine inferiore.
Così com'è, l'occhio per prima arriva al centro, sottolineato dal bordo sup. della croce, quindi sale, trovando l'eccessivo spazio nero, quindi, inappagato, scende (finalmente) in basso cogliendo la scritta.
Anche solo riducendo il formato a 4/3 (partendo dal bordo inferiore) l'equilibrio compositivo migliora.
A mio avviso, ci sono tutti gli elementi, ma la foto è "mancata".
Il destino dell'uomo, la conta dei morti in guerra...la tristezza dell'immobilità di queste file infinite di croci, il concetto dell'essere comunque e sempre CONTRO la guerra, non esiste dolore più grande, per una madre, per una moglie, per i figli e per chiunque abbia aspettato inutilmente il "ritorno", sperando che non toccasse al proprio caro....una foto che fa pensare, che inorridisce nella sua infinita semplicità...
Complimenti all'autore/autrice.
Se si pensa a tutti quei ragazzi morti nelle guerre, se pensiamo ai nostri nonni o bisnonni che si sono battuti per darci un futuro migliore...
Se pensiamo a tutti coloro che hanno ucciso o sono stati uccisi in nome della Patria, di un ideale di libertà e di unione e poi guardiamo come siamo adesso...
a dove ci stanno portando coloro che hanno governato l'italia e il mondo negli ultimi 40 anni...bhe,
non rimane che vergognarsi...
A me da l'impressione di una lunga processione verso un luogo che purtroppo tutti dovremo raggiungere.
Mi sembra molto ben realizzata soprattutto con l'ottimo sfocato che enfatizza la scena.
Ma se dovessi darle un titolo direi: MERITIAMOCELO.
Davide.
Invadono sempre con tristezza i sentimenti di chi le osserva...nella sua staticità non è altro che un grido al dramma di umana follia.
Non trovo nulla di errato sulla composizione, non trovo stupore nelle belle parole del Torrisi, ha soltanto completato con esse il senso della foto
Un particolare close up con in più una profondità di visuale a simboleggiare e attestare l'entità dell'evento dai grandi numeri (purtroppo).
Ottimo il B&W ben strutturato bel il tipo di "racconto".
Un momento di riflessione per farci sempre ricordare che oggi siamo quello che siamo anche grazie ai sacrifici di queste persone.
Mi tornano in mente le parole nel film "Salvate il sodato Rayan", dette prima di morire dal capitano Miller (Tom Hanks) al soldato Rayan: "meritatelo" e alla fine del film quando l'ormai vecchio reduce Rayan difronte alla tomba del suo capitano, chiede alla moglie se ritenesse che lui fosse stato un brav'uomo e se avesse condotto una vita degna e decorosa, perchè era quella l'unica maniera per ricambiare in qualche modo tutti quei morti in azione e ripagarli per la perdita della loro vita per la sua salvezza.
Dovremmo farlo anche noi, perchè direttamente o indirettamente dobbiamo sempre qualcosa a qualcuno.
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Carlo Pollaci 23/02/2011 11:55
La foto è penalizzata dall'inquadratura. Essa avrebbe avuto ben altra valenza se la scritta si fosse trovata, canonicamente) ad 1/3 del margine inferiore.Così com'è, l'occhio per prima arriva al centro, sottolineato dal bordo sup. della croce, quindi sale, trovando l'eccessivo spazio nero, quindi, inappagato, scende (finalmente) in basso cogliendo la scritta.
Anche solo riducendo il formato a 4/3 (partendo dal bordo inferiore) l'equilibrio compositivo migliora.
A mio avviso, ci sono tutti gli elementi, ma la foto è "mancata".
Carlo Atzori 21/02/2011 20:03
Il destino dell'uomo, la conta dei morti in guerra...la tristezza dell'immobilità di queste file infinite di croci, il concetto dell'essere comunque e sempre CONTRO la guerra, non esiste dolore più grande, per una madre, per una moglie, per i figli e per chiunque abbia aspettato inutilmente il "ritorno", sperando che non toccasse al proprio caro....una foto che fa pensare, che inorridisce nella sua infinita semplicità...Complimenti all'autore/autrice.
Roberto Ragghianti 21/02/2011 19:39
Bello scatto.Io come titolo darei: VERGOGNAMOCI
Se si pensa a tutti quei ragazzi morti nelle guerre, se pensiamo ai nostri nonni o bisnonni che si sono battuti per darci un futuro migliore...
Se pensiamo a tutti coloro che hanno ucciso o sono stati uccisi in nome della Patria, di un ideale di libertà e di unione e poi guardiamo come siamo adesso...
a dove ci stanno portando coloro che hanno governato l'italia e il mondo negli ultimi 40 anni...bhe,
non rimane che vergognarsi...
Ovviamente parere personalissimo.
Un saluto a tutti,
Roberto
Davide Dall' Angelo 21/02/2011 19:38
A me da l'impressione di una lunga processione verso un luogo che purtroppo tutti dovremo raggiungere.Mi sembra molto ben realizzata soprattutto con l'ottimo sfocato che enfatizza la scena.
Ma se dovessi darle un titolo direi: MERITIAMOCELO.
Davide.
Francesco Torrisi 21/02/2011 18:48
Io darei un titolo a questo scatto: MERITATEVELO !Arnaldo Pettazzoni 21/02/2011 18:21
Invadono sempre con tristezza i sentimenti di chi le osserva...nella sua staticità non è altro che un grido al dramma di umana follia.Non trovo nulla di errato sulla composizione, non trovo stupore nelle belle parole del Torrisi, ha soltanto completato con esse il senso della foto
Francesco Torrisi 21/02/2011 17:38
Un particolare close up con in più una profondità di visuale a simboleggiare e attestare l'entità dell'evento dai grandi numeri (purtroppo).Ottimo il B&W ben strutturato bel il tipo di "racconto".
Un momento di riflessione per farci sempre ricordare che oggi siamo quello che siamo anche grazie ai sacrifici di queste persone.
Mi tornano in mente le parole nel film "Salvate il sodato Rayan", dette prima di morire dal capitano Miller (Tom Hanks) al soldato Rayan: "meritatelo" e alla fine del film quando l'ormai vecchio reduce Rayan difronte alla tomba del suo capitano, chiede alla moglie se ritenesse che lui fosse stato un brav'uomo e se avesse condotto una vita degna e decorosa, perchè era quella l'unica maniera per ricambiare in qualche modo tutti quei morti in azione e ripagarli per la perdita della loro vita per la sua salvezza.
Dovremmo farlo anche noi, perchè direttamente o indirettamente dobbiamo sempre qualcosa a qualcuno.
ClaudioBosco 21/02/2011 17:16
ben fatta!laura fogazza 21/02/2011 15:34
bella e ben realizzata.laura