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Salve a tutti...
vorrei spezzare una lancia a favore dell'autore dell'immagine. La drastica lavorazione in post mi pare venga ingiustamente crocifissa. Ingiustamente in quanto ritengo si tratti di una voluta manipolazione di una realtà.
Mi spiego, il piccione, il cielo, le linee perfettamente orrizziontali o verticali, le nuvole... non mi piacciono così come le ha viste la mia macchina fotografica; quindi passo un paio d'ore su photoshop ed ottengo questo risultato.
Perchè un pittore può dipingere un paesaggio con il cielo verde o un ritratto di una ragazza con gli occhi gialli???
Siamo d'accordo sul fatto che non a tutti può piacere.... però.
Personalmente faccio i complimenti all''autore per averci provato... a me piace.
Ciao Carlo
Non dirmi che, sapendo tutte queste cose che hai scritto in fatto di fotografia e post, hai fatto una foto del genere...
Scherzo! Ognuno esprime quello che prova nel vedere una foto, ma difficilmente si spinge nella ricerca del particolare. Si guarda molto spesso l' insieme, che a volte può risultare poco armonico.
Ciao Davide.
La cornice produce un tremendo fastidio, che impedisce letteralmente la lettura dell'immagine (di per se fin troppo affollata di elementi).
Non ho letto gli interventi che precedono. Probabilmente conterranno buoni consigli. Di mio, consiglio all'Autore una maggiore semplicità nella post-produzione (ignorando, in particolare, qualsivoglia facile effetto): ogni foto (bella o brutta che sia) ne trarrà giovamento.
autore:se come dici, fosse sufficiente bianconero scuro e sfocato per ottenere consenso sarebbe facile. autore, io credo che c'è chi fa foto per sè. chi per altri. quelli che sono per altri fanno foto per ottenere consenso, in impeti di autovanità, per con-piacere con propria esclamazione. chi fa foto perchè sente foto, ha altro tipo di vanità, intima e senza chiasso, e fa colori o bianconero, uguale. ho in mente alcuni fotografi qui in fc che fanno bianconero(ma anche colori), anche un poco sfocato. nessuno di questi fa foto per altri. questa (per me)è differenza.
come differenza è pensare che questo piccione al passo in bianconero scuro e sfocato possa essere. per me no è mai, nè con colori che in bianconero. la questione (per me)è sul pensiero che fa la foto, no sulla qualità o quantità di elaborazione, che è altro ma non è foto.
poi, (per dire diverterte, e senza volere offendere, ma solo sorridere un pò) parlare di fumo e arrosto con foto di piccione, mi fa venire in mente episodio in Marcovaldo di Calvino.
INTERVENTO DELL'AUTORE:
"Debbo ringraziare tutti coloro che sono intervenuti, perché mi ha fatto molto piacere leggere le loro critiche, visto che io preferisco quest’ultime agli elogi e non per masochismo ma per umiltà di ricerca.
Mi spiace che qualcuno abbia interpretato le mie spiegazioni come volessero essere una sorta di difesa, le ho postate solo – lo ripeto – per la risposta di Francesco Torrisi – che ha mostrato una grande attenzione nei confronti del mio lavoro e ha elaborato una sua versione.
La spiegazione non è quindi difensiva, mi pareva però che una foto elaborata e maniacale, come qualcuno ha riferito, potesse richiedere più tempo e forse maggior cura nell’essere giudicata, proprio a motivo della complessità.
Personalmente trovo molte foto postate sul sito prive di qualsiasi interesse – sono molti i fotografi che credono che basti una foto in bn scattata per strada per fare un’opera d’arte, magari un po’ scura o sfocata. La realtà è che solo il lavoro di ricerca continuo paga, mentre rifare per mille volte la stessa foto non paga quasi mai. E’ ovvio che ognuno segue la propria sensibilità, ma di solito quando dietro ad un lavoro c’è fatica e tempo perso difficilmente si tratta di fumo senza arrosto e comunque a me spinge ad usare un’analisi più attenta. Capisco che certo genere di immagini possa suscitare le reazioni di molti, ma se avessi voluto avere consensi avrei postato la versione in bn senza nessuna elaborazione, magari un po’ sfocata e buia e tutti sarebbero stati d’accordo!
Credo però che occorra essere sempre in gioco ed accettare nuove sfide, proponendo anche immagini che sdegnino qualcuno, ma incomincino a far passare magari nuovi modi di intendere l’arte figurativa, visto che me ne occupo a vario titolo da quarant’anni e non mi sono mai piaciute le solite cose.
Pertanto sono contento delle reazioni negative, perché mi danno la misura di cosa riesco a far passare e ancor di più delle reazioni che riesco a generare, ma spero anche di essere riuscito, nel mio piccolo, a far anche pensare".
"A volte la bellezza stà nella semplicità " direi quasi sempre Francesco, la tua opignone la sottolineo , dunque.... condivido in pieno il tuo intervento.
la post non puo' "snaturare" uno scatto (vedi anche la desaturazione parziale)....quant'e' piu' bella ed interessante la versione proposta da Torrisi? Parecchio.
A volte la bellezza sta nella semplicita'....capisco la sperimentazione,lo smanettamento con fotosciòp,il cercare nuove strade....ma sono dell'idea che piu' ci si addentra nell'elaborazione,piu' ci si allontana dalla fotografia
Premetto che postare in Agorà non è facile ed è necessario essere disposti ad accettare stroncature a volte drastiche (ne so qualcosa). D'altra parte non è un obbligo: o lo si fa a mente apertissima, oppure non lo si fa ;-))
Ho letto la lunghissima e dettagliata spiegazione dell'autore, ma, alla fine concordo con Dmitrij: scuola o pensiero?
La scuola, và da sè, dovrebbe servire ad apprendere i rudimenti della scienza, ad approfondirla .. in fondo non è altro che una valigia di "ferri del mestiere" che ci serviranno per esprimere le nostre potenzialità, con i nostri mezzi.
Il pensiero, per venir espresso, dovrà per forza utilizzare i rudimenti imparati a scuola, ma il pensiero non è detto che ci sia.
Mi spiace, ma in questo caso io vedo una elaborazione che può piacere o non piacere, sicuramente difficilissima da fare (viste le spiegazioni dell'autore), ma il "pensiero" non mi giunge.
caro autore io della post con utilizzo di hdr piuttosto che livelli e canali faccio un utilizzo o nullo o portato agli eccessi.
Richiedono ore di lavoro per poter rappresentare qualcosa che noi abbiamo dentro e non sempre riusciamo a trasmetterlo agli altri questo è indubbio (si evince anche dalla discussione nata).
Poi quando capita di chiedere commenti ci troviamo difronte ad una platea che per gusti esperienze ed interpretazioni personali non gradiscono il lavoro che sta dietro ad un'immagine.
Ho letto il tuo intervento pieno di delucidazioni sui dettagli della tua immagine ma credo che la cura maniacale dei dettagli (per altro fatta in modo quasi perfetto) abbia fatto perdere il significato dell'immagine cioè trasmettere un messaggio se questo era il tuo intento.
se era solo un'immagine didascalica non serviva tanta cura del dettaglio.
ti rinnovo i complimenti per la pp ma l'immagine mi dice ancora poco emotivamente anche dietro le tue chiare spiegazioni.
Raul
pensiero. e scuola. che differenza. uno pensa. poi uno fa che dettaglio sia pensiero. e dice a altri di superficie.
non so. non so se comprendo. ma dettaglio segue o precede pensiero? se precede come questo caso, allora passo di piccione, dico passo di piccione, ci sta. se segue pensiero, come io credo, passo di piccione non solo non ci sta, ma non si pensa. (per me.)
(postproduzione così pensata per me impossibile a fare, nel senso che non lo so fare.)
Per l'autore:
be',a volte bisogna pur ammettere che il nostro lavoro,pur monumentale in fatto di ore e fatica spese,non arrivi a tutti (nella fattispecie,quasi a nessuno,come da tua ammissione)...questo te lo dice un vero esperto in materia di foto fallite....inutile,quindi,tutta questa spiegazione sul come e perche'....le persone guardano e giudicano la parte finale del lavoro,poco importa come ci si e' arrivati....
con stima da parte mia
Francesco
INTERVENTO DELL'AUTORE:
"Avevo deciso di non rispondere, ai commenti che mi sono stati rivolti, non perché siano praticamente tutti negativi, se si eccettua Vera Shulga, piuttosto perché mi apparivano superficiali e troppo frettolosi.
Soltanto l’intervento di Francesco Torrisi, fotografo che pur coltivando idee profondamente diverse dalle mie gode della mia più ampia stima, mi ha convinto a rispondere (perché ha dedicato tempo a suffragio del suo intervento e questo mi onora).
Debbo tuttavia dire che a me non pare che la cornice rubi la scena al tema dell’immagine, che sono i piccioni e più precisamente il piccione al centro che si sta muovendo verso destra (unico soggetto in movimento nella staticità dell’immagine).
Piuttosto è abbastanza facile capire che per forma (specchietto automobilistico o per le allodole) e movimento (la cornice riproduce la medesima foto con un movimento contrario a quello del piccione soggetto), la sua ragione d’essere si debba ricercare nell’antitesi e nel bilanciamento al contempo (non si utilizzano le cornici se non per un significato particolare). Certamente anche la sola immagine sarebbe stata sufficiente, come lo sarebbe stata ugualmente anche senza alcuna elaborazione, perché bastavano probabilmente i piccioni e lo sfondo delle abitazioni per giustificarla. Tuttavia a me interessa la ricerca e mi piace che ci siano molti centri di attrazione in un’immagine, anche se tutti debbono convergere sullo scopo della medesima.
Pertanto le elaborazioni sono strettamente funzionali e non un indebito arricchimento di una foto vuota (anche se ciascuno è libero di pensarla come vuole), perché le elaborazioni relative ai riflessi, che sono sfumate verso il punto di ripresa per fondersi con la pavimentazione (che vicino all’obiettivo è necessariamente sfocata), sono un moltiplicatore delle parti salienti dell’immagine che ne concentrano l’attenzione (anche se qualcuno anche qui può pensare il contrario, se non altro a sua difesa).
Le elaborazioni del fondale e del cielo si presentano scure, ma sono tutt’altro che piatte: sono state realizzate in questo modo per caricare l’atmosfera dell’immagine e sottolineare ulteriormente il movimento del piccione. Tutto ciò lo si evince guardando sotto i portici delle abitazioni dello sfondo: ogni particolare risulta visibile e questo dovrebbe far capire all’occhio esperto del fotografo che tale fatto è reso possibile soltanto da una accurata ricerca delle luminanze tramite l’utilizzo di sovrapposizioni di diverse immagini, atte a generare il carattere scuro, ma ricco di dettagli, similmente a quanto sarebbe visibile ad occhio in quelle medesime condizioni, ma che la fotocamera non potrebbe registrare in un solo scatto (a motivo della media delle luminanze).
Infine l’ultima elaborazione consente una definizione dei dettagli molto fine, ma non è dovuta alla maschera di contrasto, mezzo rude che produce sfrangiamenti di colore sui bordi, che mi pare qui non si riscontrino, piuttosto ad una elaborazione del filtro contrasta migliore su sovrapposizioni di immagini di grigio neutro (e particolari canali colore) che non coinvolgono il colore, ma soltanto la definizione.
Ammesso che si conoscano approfonditamente queste tecniche e le si sperimenti ogni giorno, senza dimenticare che lo scatto in sede di ripresa deve essere già di per sé perfetto e che il progetto della foto sia seguito in tutti i suoi singoli momenti, difficilmente si giungerebbe a liquidare con poche parole il lavoro di parecchie ore.
Questo non toglie che ad alcuni fotografi, pur conoscendo e sperimentando le varie possibilità, non piaccia questo particolare tipo di elaborazione e la loro scelta è assolutamente legittima, un po’ meno lo è se invece il loro approccio è stato di reazione superficiale. Ringrazio comunque tutti coloro che hanno avuto l’onere dell’intervento, perché in qualche modo mi hanno insegnato molto".
Mi piace la posa che fa sembrare i piccioni dei turisti a passeggio. Ritengo un errore la sfocatura del piccione in primo piano e anche la mano pesante in post. Direi che senza la parte inferiore riflessa sarebbe meglio.
Ciao Davide.
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carlo jacuzzi 01/12/2010 15:30
Salve a tutti...vorrei spezzare una lancia a favore dell'autore dell'immagine. La drastica lavorazione in post mi pare venga ingiustamente crocifissa. Ingiustamente in quanto ritengo si tratti di una voluta manipolazione di una realtà.
Mi spiego, il piccione, il cielo, le linee perfettamente orrizziontali o verticali, le nuvole... non mi piacciono così come le ha viste la mia macchina fotografica; quindi passo un paio d'ore su photoshop ed ottengo questo risultato.
Perchè un pittore può dipingere un paesaggio con il cielo verde o un ritratto di una ragazza con gli occhi gialli???
Siamo d'accordo sul fatto che non a tutti può piacere.... però.
Personalmente faccio i complimenti all''autore per averci provato... a me piace.
Ciao Carlo
Davide Dall' Angelo 18/11/2010 1:53
Non dirmi che, sapendo tutte queste cose che hai scritto in fatto di fotografia e post, hai fatto una foto del genere...Scherzo! Ognuno esprime quello che prova nel vedere una foto, ma difficilmente si spinge nella ricerca del particolare. Si guarda molto spesso l' insieme, che a volte può risultare poco armonico.
Ciao Davide.
Carlo Pollaci 15/11/2010 13:31
La cornice produce un tremendo fastidio, che impedisce letteralmente la lettura dell'immagine (di per se fin troppo affollata di elementi).Non ho letto gli interventi che precedono. Probabilmente conterranno buoni consigli. Di mio, consiglio all'Autore una maggiore semplicità nella post-produzione (ignorando, in particolare, qualsivoglia facile effetto): ogni foto (bella o brutta che sia) ne trarrà giovamento.
dm.fe 15/11/2010 2:47
autore:se come dici, fosse sufficiente bianconero scuro e sfocato per ottenere consenso sarebbe facile. autore, io credo che c'è chi fa foto per sè. chi per altri. quelli che sono per altri fanno foto per ottenere consenso, in impeti di autovanità, per con-piacere con propria esclamazione. chi fa foto perchè sente foto, ha altro tipo di vanità, intima e senza chiasso, e fa colori o bianconero, uguale. ho in mente alcuni fotografi qui in fc che fanno bianconero(ma anche colori), anche un poco sfocato. nessuno di questi fa foto per altri. questa (per me)è differenza.come differenza è pensare che questo piccione al passo in bianconero scuro e sfocato possa essere. per me no è mai, nè con colori che in bianconero. la questione (per me)è sul pensiero che fa la foto, no sulla qualità o quantità di elaborazione, che è altro ma non è foto.
poi, (per dire diverterte, e senza volere offendere, ma solo sorridere un pò) parlare di fumo e arrosto con foto di piccione, mi fa venire in mente episodio in Marcovaldo di Calvino.
Maricla Martiradonna 14/11/2010 15:07
INTERVENTO DELL'AUTORE:"Debbo ringraziare tutti coloro che sono intervenuti, perché mi ha fatto molto piacere leggere le loro critiche, visto che io preferisco quest’ultime agli elogi e non per masochismo ma per umiltà di ricerca.
Mi spiace che qualcuno abbia interpretato le mie spiegazioni come volessero essere una sorta di difesa, le ho postate solo – lo ripeto – per la risposta di Francesco Torrisi – che ha mostrato una grande attenzione nei confronti del mio lavoro e ha elaborato una sua versione.
La spiegazione non è quindi difensiva, mi pareva però che una foto elaborata e maniacale, come qualcuno ha riferito, potesse richiedere più tempo e forse maggior cura nell’essere giudicata, proprio a motivo della complessità.
Personalmente trovo molte foto postate sul sito prive di qualsiasi interesse – sono molti i fotografi che credono che basti una foto in bn scattata per strada per fare un’opera d’arte, magari un po’ scura o sfocata. La realtà è che solo il lavoro di ricerca continuo paga, mentre rifare per mille volte la stessa foto non paga quasi mai. E’ ovvio che ognuno segue la propria sensibilità, ma di solito quando dietro ad un lavoro c’è fatica e tempo perso difficilmente si tratta di fumo senza arrosto e comunque a me spinge ad usare un’analisi più attenta. Capisco che certo genere di immagini possa suscitare le reazioni di molti, ma se avessi voluto avere consensi avrei postato la versione in bn senza nessuna elaborazione, magari un po’ sfocata e buia e tutti sarebbero stati d’accordo!
Credo però che occorra essere sempre in gioco ed accettare nuove sfide, proponendo anche immagini che sdegnino qualcuno, ma incomincino a far passare magari nuovi modi di intendere l’arte figurativa, visto che me ne occupo a vario titolo da quarant’anni e non mi sono mai piaciute le solite cose.
Pertanto sono contento delle reazioni negative, perché mi danno la misura di cosa riesco a far passare e ancor di più delle reazioni che riesco a generare, ma spero anche di essere riuscito, nel mio piccolo, a far anche pensare".
Arnaldo Pettazzoni 14/11/2010 11:34
"A volte la bellezza stà nella semplicità " direi quasi sempre Francesco, la tua opignone la sottolineo , dunque.... condivido in pieno il tuo intervento.Francesco Marino 13/11/2010 16:51
la post non puo' "snaturare" uno scatto (vedi anche la desaturazione parziale)....quant'e' piu' bella ed interessante la versione proposta da Torrisi? Parecchio.A volte la bellezza sta nella semplicita'....capisco la sperimentazione,lo smanettamento con fotosciòp,il cercare nuove strade....ma sono dell'idea che piu' ci si addentra nell'elaborazione,piu' ci si allontana dalla fotografia
Rosalba Crosilla 13/11/2010 16:48
Premetto che postare in Agorà non è facile ed è necessario essere disposti ad accettare stroncature a volte drastiche (ne so qualcosa). D'altra parte non è un obbligo: o lo si fa a mente apertissima, oppure non lo si fa ;-))Ho letto la lunghissima e dettagliata spiegazione dell'autore, ma, alla fine concordo con Dmitrij: scuola o pensiero?
La scuola, và da sè, dovrebbe servire ad apprendere i rudimenti della scienza, ad approfondirla .. in fondo non è altro che una valigia di "ferri del mestiere" che ci serviranno per esprimere le nostre potenzialità, con i nostri mezzi.
Il pensiero, per venir espresso, dovrà per forza utilizzare i rudimenti imparati a scuola, ma il pensiero non è detto che ci sia.
Mi spiace, ma in questo caso io vedo una elaborazione che può piacere o non piacere, sicuramente difficilissima da fare (viste le spiegazioni dell'autore), ma il "pensiero" non mi giunge.
Raul Pitis 13/11/2010 14:51
caro autore io della post con utilizzo di hdr piuttosto che livelli e canali faccio un utilizzo o nullo o portato agli eccessi.Richiedono ore di lavoro per poter rappresentare qualcosa che noi abbiamo dentro e non sempre riusciamo a trasmetterlo agli altri questo è indubbio (si evince anche dalla discussione nata).
Poi quando capita di chiedere commenti ci troviamo difronte ad una platea che per gusti esperienze ed interpretazioni personali non gradiscono il lavoro che sta dietro ad un'immagine.
Ho letto il tuo intervento pieno di delucidazioni sui dettagli della tua immagine ma credo che la cura maniacale dei dettagli (per altro fatta in modo quasi perfetto) abbia fatto perdere il significato dell'immagine cioè trasmettere un messaggio se questo era il tuo intento.
se era solo un'immagine didascalica non serviva tanta cura del dettaglio.
ti rinnovo i complimenti per la pp ma l'immagine mi dice ancora poco emotivamente anche dietro le tue chiare spiegazioni.
Raul
Francesco Marino 13/11/2010 14:09
Sottoscrivo il pensiero del sig. Fedorovicdm.fe 13/11/2010 13:46
pensiero. e scuola. che differenza. uno pensa. poi uno fa che dettaglio sia pensiero. e dice a altri di superficie.non so. non so se comprendo. ma dettaglio segue o precede pensiero? se precede come questo caso, allora passo di piccione, dico passo di piccione, ci sta. se segue pensiero, come io credo, passo di piccione non solo non ci sta, ma non si pensa. (per me.)
(postproduzione così pensata per me impossibile a fare, nel senso che non lo so fare.)
Francesco Marino 13/11/2010 12:28
Per l'autore:be',a volte bisogna pur ammettere che il nostro lavoro,pur monumentale in fatto di ore e fatica spese,non arrivi a tutti (nella fattispecie,quasi a nessuno,come da tua ammissione)...questo te lo dice un vero esperto in materia di foto fallite....inutile,quindi,tutta questa spiegazione sul come e perche'....le persone guardano e giudicano la parte finale del lavoro,poco importa come ci si e' arrivati....
con stima da parte mia
Francesco
Maricla Martiradonna 13/11/2010 9:42
INTERVENTO DELL'AUTORE:"Avevo deciso di non rispondere, ai commenti che mi sono stati rivolti, non perché siano praticamente tutti negativi, se si eccettua Vera Shulga, piuttosto perché mi apparivano superficiali e troppo frettolosi.
Soltanto l’intervento di Francesco Torrisi, fotografo che pur coltivando idee profondamente diverse dalle mie gode della mia più ampia stima, mi ha convinto a rispondere (perché ha dedicato tempo a suffragio del suo intervento e questo mi onora).
Debbo tuttavia dire che a me non pare che la cornice rubi la scena al tema dell’immagine, che sono i piccioni e più precisamente il piccione al centro che si sta muovendo verso destra (unico soggetto in movimento nella staticità dell’immagine).
Piuttosto è abbastanza facile capire che per forma (specchietto automobilistico o per le allodole) e movimento (la cornice riproduce la medesima foto con un movimento contrario a quello del piccione soggetto), la sua ragione d’essere si debba ricercare nell’antitesi e nel bilanciamento al contempo (non si utilizzano le cornici se non per un significato particolare). Certamente anche la sola immagine sarebbe stata sufficiente, come lo sarebbe stata ugualmente anche senza alcuna elaborazione, perché bastavano probabilmente i piccioni e lo sfondo delle abitazioni per giustificarla. Tuttavia a me interessa la ricerca e mi piace che ci siano molti centri di attrazione in un’immagine, anche se tutti debbono convergere sullo scopo della medesima.
Pertanto le elaborazioni sono strettamente funzionali e non un indebito arricchimento di una foto vuota (anche se ciascuno è libero di pensarla come vuole), perché le elaborazioni relative ai riflessi, che sono sfumate verso il punto di ripresa per fondersi con la pavimentazione (che vicino all’obiettivo è necessariamente sfocata), sono un moltiplicatore delle parti salienti dell’immagine che ne concentrano l’attenzione (anche se qualcuno anche qui può pensare il contrario, se non altro a sua difesa).
Le elaborazioni del fondale e del cielo si presentano scure, ma sono tutt’altro che piatte: sono state realizzate in questo modo per caricare l’atmosfera dell’immagine e sottolineare ulteriormente il movimento del piccione. Tutto ciò lo si evince guardando sotto i portici delle abitazioni dello sfondo: ogni particolare risulta visibile e questo dovrebbe far capire all’occhio esperto del fotografo che tale fatto è reso possibile soltanto da una accurata ricerca delle luminanze tramite l’utilizzo di sovrapposizioni di diverse immagini, atte a generare il carattere scuro, ma ricco di dettagli, similmente a quanto sarebbe visibile ad occhio in quelle medesime condizioni, ma che la fotocamera non potrebbe registrare in un solo scatto (a motivo della media delle luminanze).
Infine l’ultima elaborazione consente una definizione dei dettagli molto fine, ma non è dovuta alla maschera di contrasto, mezzo rude che produce sfrangiamenti di colore sui bordi, che mi pare qui non si riscontrino, piuttosto ad una elaborazione del filtro contrasta migliore su sovrapposizioni di immagini di grigio neutro (e particolari canali colore) che non coinvolgono il colore, ma soltanto la definizione.
Ammesso che si conoscano approfonditamente queste tecniche e le si sperimenti ogni giorno, senza dimenticare che lo scatto in sede di ripresa deve essere già di per sé perfetto e che il progetto della foto sia seguito in tutti i suoi singoli momenti, difficilmente si giungerebbe a liquidare con poche parole il lavoro di parecchie ore.
Questo non toglie che ad alcuni fotografi, pur conoscendo e sperimentando le varie possibilità, non piaccia questo particolare tipo di elaborazione e la loro scelta è assolutamente legittima, un po’ meno lo è se invece il loro approccio è stato di reazione superficiale. Ringrazio comunque tutti coloro che hanno avuto l’onere dell’intervento, perché in qualche modo mi hanno insegnato molto".
Davide Dall' Angelo 13/11/2010 2:42
Mi piace la posa che fa sembrare i piccioni dei turisti a passeggio. Ritengo un errore la sfocatura del piccione in primo piano e anche la mano pesante in post. Direi che senza la parte inferiore riflessa sarebbe meglio.Ciao Davide.
Alberto Busini 12/11/2010 23:02
Caro/a autore/autrice, dì la verità, l'hai fatta apposta per scatenare l'ira dei puristi...?Saluti
Alberto