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L'amore per se stessi è la condizione necessaria per amare gli altri, e dunque: abbracciare se stessi è un modo per abbracciare l'amore e la sua connessione gli altri esseri.
Riporto una bella massima di Meister Eckhart, che, a mio avviso, ben esplicita il senso dell'immagine: "Se ami te stesso, ami gli altri come ami te stesso. Finchè amerai un'altra persona meno di te stesso, non riuscirai mai ad amare te stesso, ma se ami tutti nello stesso modo, compreso te stesso, li amerai come una persona, e quella persona è sia Dio sia l'uomo. E' grande e giusto chi, amando se stesso, ama in egual modo il suo prossimo."
Trovo bellissimo questo trittico per il graduale chiusura su sè stessa della posa, ben descritto anche dal passaggio dal colore al b/n e per il ridursi delle dimensioni. Complimenti sinceri
Grande maestria della tecnica fotografica in tutti i suoi aspetti. La desaturazione dei bellissimi effetti cromatici e il ristrengimento dei formati dei tre rettangoli seguondo e rafforzano il movimento sequienziale della modella nel suo atteggiamento di chiudersi nel proprio intimismo, in una sorta di ascolto del proprio sé interiore. lavoro stupendo. PREFERITA
Eppure il drago è solo...ma gli uomini ne fanno un dio...
Si parte da un assenza,che ancora non è dolore,per arrivare ai tono grigi(il colore della malinconia,almeno per me)dove l'assenza diventa il nulla che prima era solo un vuoto....
Delicatissima immagine.
Mi sembra molto ben studiata e riuscita.
Io tuoi scatti fanno pensare.Fanno andare dentro.
Ti chiedo scusa per le letture che do....
Ma non riesco a farne a meno......
una riflessione sulla costruzione delle foto in trittico: avrei meglio visto una dimensione dei singoli scatti uguale.
Il primo è leggermente più grande del secondo e il terzo è troppo più stretto rispetto agli altri due.
Parto dal presupposto che la disuguaglianza della larghezza non sia essenziale nella lettura di questa fotografia, per cui così, sic et simpliciter, mi sembra che si chiuda bruscamente la sequenza come su sè stessa.
Per il resto c'è il concetto interpretato in quel personalissimo stile di Paola che ne dimostra volta dopo volta la bravura
Fra le varie sfaccettature di questo trittico, mi saltano all'occhio due cose in primis, una, il gioco luce/ombre, la seconda, i tagli diversi dei vari frame.
Per il concetto luce, direi che il tutto è stato composto partendo dalla voglia di dare all'ombra priorità e primo impatto, e tutte e tre rispecchiano "esigenze" ben distaccate fra di loro.
La scelta del taglio porta a dare importanza al contenuto, elastica e disponibile la voglia di esporsi (nel primo a sx), intenso e riservato nella parte finale, accompagnato dal centrale, con sviluppo neutro, per fare da intermediario fra la voglia di essere e quella rivolta ad una sicurezza solo verso te stessa.
Un trittico molto ben concepito sia a livello interpretativo che tecnico.
Brava Paola!
.. scolorando man mano ..
mentre l'ombra abbraccia
A mio personalissimo gusto troppo saturo il primo frame, o con una predominanza che avrei preferito diversa.
Certo che il fascino ed il movimento c'è, come il racconto.. sei brava Paola ;-))))
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biagio donati 22/12/2012 21:04
bene... complimenti per le tue immaginie .. performance..Guido Caruso 27/09/2012 19:50
"My sweet prince" è un capolavoro secondo me!!!!!feiz 27/09/2012 10:27
bellissimo film,brava, molto
Alessandro Russo 26/09/2012 23:36
mi associo ai collegri sopragino lombardi 26/09/2012 20:18
L'amore per se stessi è la condizione necessaria per amare gli altri, e dunque: abbracciare se stessi è un modo per abbracciare l'amore e la sua connessione gli altri esseri.Riporto una bella massima di Meister Eckhart, che, a mio avviso, ben esplicita il senso dell'immagine: "Se ami te stesso, ami gli altri come ami te stesso. Finchè amerai un'altra persona meno di te stesso, non riuscirai mai ad amare te stesso, ma se ami tutti nello stesso modo, compreso te stesso, li amerai come una persona, e quella persona è sia Dio sia l'uomo. E' grande e giusto chi, amando se stesso, ama in egual modo il suo prossimo."
Confermi la tua bravura.
Gino
b. monica 26/09/2012 15:31
interessante lavoro e studio di self. trasgressivo, provocante, eccentrico. ciao paola, complimentiLuciano Caldera 26/09/2012 14:39
Trovo bellissimo questo trittico per il graduale chiusura su sè stessa della posa, ben descritto anche dal passaggio dal colore al b/n e per il ridursi delle dimensioni. Complimenti sinceriNicole Paladino 26/09/2012 12:42
Eccola .D Molto bella, bella sequenza e il lento sbiadirsi dei colori fase dopo fase! Brava Paola ;)- René - 26/09/2012 12:04
... abbracciare la parte più intima di te stessa. Molto bella!alberto16-menuder 26/09/2012 8:55
bravissima paola mi piace moltissimo complimenti alberto-ciao ciaoRenzo Baggiani 26/09/2012 8:49
Grande maestria della tecnica fotografica in tutti i suoi aspetti. La desaturazione dei bellissimi effetti cromatici e il ristrengimento dei formati dei tre rettangoli seguondo e rafforzano il movimento sequienziale della modella nel suo atteggiamento di chiudersi nel proprio intimismo, in una sorta di ascolto del proprio sé interiore. lavoro stupendo. PREFERITAcristian volpara 26/09/2012 7:29
Eppure il drago è solo...ma gli uomini ne fanno un dio...Si parte da un assenza,che ancora non è dolore,per arrivare ai tono grigi(il colore della malinconia,almeno per me)dove l'assenza diventa il nulla che prima era solo un vuoto....
Delicatissima immagine.
Mi sembra molto ben studiata e riuscita.
Io tuoi scatti fanno pensare.Fanno andare dentro.
Ti chiedo scusa per le letture che do....
Ma non riesco a farne a meno......
lucy franco 26/09/2012 0:09
una riflessione sulla costruzione delle foto in trittico: avrei meglio visto una dimensione dei singoli scatti uguale.Il primo è leggermente più grande del secondo e il terzo è troppo più stretto rispetto agli altri due.
Parto dal presupposto che la disuguaglianza della larghezza non sia essenziale nella lettura di questa fotografia, per cui così, sic et simpliciter, mi sembra che si chiuda bruscamente la sequenza come su sè stessa.
Per il resto c'è il concetto interpretato in quel personalissimo stile di Paola che ne dimostra volta dopo volta la bravura
Marco Lascialfari 25/09/2012 23:06
Fra le varie sfaccettature di questo trittico, mi saltano all'occhio due cose in primis, una, il gioco luce/ombre, la seconda, i tagli diversi dei vari frame.Per il concetto luce, direi che il tutto è stato composto partendo dalla voglia di dare all'ombra priorità e primo impatto, e tutte e tre rispecchiano "esigenze" ben distaccate fra di loro.
La scelta del taglio porta a dare importanza al contenuto, elastica e disponibile la voglia di esporsi (nel primo a sx), intenso e riservato nella parte finale, accompagnato dal centrale, con sviluppo neutro, per fare da intermediario fra la voglia di essere e quella rivolta ad una sicurezza solo verso te stessa.
Un trittico molto ben concepito sia a livello interpretativo che tecnico.
Brava Paola!
Rosalba Crosilla 25/09/2012 22:54
.. scolorando man mano ..mentre l'ombra abbraccia
A mio personalissimo gusto troppo saturo il primo frame, o con una predominanza che avrei preferito diversa.
Certo che il fascino ed il movimento c'è, come il racconto.. sei brava Paola ;-))))