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Agorà/Sotto i riflettori: "Mumbai, 2006" - 1.

Agorà/Sotto i riflettori: "Mumbai, 2006" - 1.

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Aldo Feroce


Free Account, Roma

Agorà/Sotto i riflettori: "Mumbai, 2006" - 1.

Questa settimana proponiamo alla vostra attenzione tre belle fotografie di Aldo Feroce per il nostro spazio di lettura fotografica, "Sotto i riflettori", interno ad Agorà.

Anche stavolta tre fotografie "belle", di un fotografo di indubbio spessore, che dichiara nel suo profilo, con la modestia che ce lo rende caro, "per migliorarmi ho bisogno delle vostre critiche. Non fatevi scrupoli, né mi offendo né sono permaloso... si impara di più con una critica negativa che con una positiva".

Allora... "non fatevi scrupoli", visitate le tre fotografie di Aldo ed esprimete il vostro parere!
E se vi piacciono e non avete critiche e osservazioni da fare, provate a chiarire "perché" secondo voi funzionano e quali sono i loro punti di forza.
Qui il forum di riferimento, con l'intervento dello stesso Aldo:
http://www.fotocommunity.it/forum/read.php?f=56&i=42925&t=42925
(team di fotocommunity)

Comentarios 4

  • Carlo Atzori 20/02/2012 23:46

    Aldo è, prima di tutto, un uomo che sa raccontare, che sa vedere, che sa filtrare attraverso la sua sensibilità infinità il mondo che ha intorno, questo mondo che a volte ci ferisce, attraverso situazioni che non accettiamo e che ci fanno male....
    Aldo ha girato e gira il mondo, nel vero senso della parola e le sue foto non sono altro che la risposta ad un'esigenza che sente profondamente, quello di documentare e restituire persone, sguardi, situazioni, sorrisi, dolori, sogni, speranze......con un talento ed una classe che hanno il sapore delle cose vere......
    questi scatti sono solo un piccolo esempio del suo mondo "fotografico".......grandi foto, grande fotografo, ma sopratutto, un grande uomo.....
  • ennio valotto 20/02/2012 23:36

    Difficile trovare un ritratto cosi' vivo intenso avvincente come questo.
  • Guglielmo Rispoli 20/02/2012 15:28

    Fare una fotografia risponde ad un'esigenza estetica
    così come ad un'esigenza tecnica
    credo che Aldo riesca bene, e questa foto lo dimostra,
    a ben coniugarle entrambe, così presentando una straordinaria immagine in cui la regola dei terzi e la forza compositiva
    fanno un passo indietro rispetto alla forza del soggetto
    forse già precedentemente ripreso
    #14
    #14
    Aldo Feroce

    dando il valore giusto agli occhi (da sempre la potenza assoluta dei ppp)
    In questa immagine mi sembra che
    l'energia comunicativa dello sguardo sia rafforzata

    dal gesto della bambina che si gira [parte del collo inquadrata] con un movimento
    che il click ferma dando lo spazio ai capelli [parte opposta al collo] di continuare a dare movimento alla
    leggerezza della giovane età della modella
    Inoltre il viso della bambina incorniciato nella classica "V" trova due punti asimmetrici che sembrano scegliere la forza della torsione del collo quasi andando con una traiettoria immaginaria verso l'obiettivo;
    la semiellisse tra capelli e viso rafforza la centrazione dello sguardo dinamico dell'utente osservatore che ondeggia da sinistra a destra
  • paolo pasquino 20/02/2012 12:51

    provo:
    tre e opposte..
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    paolo pasquino

    1. Aldo appoggia la composizione sul terzo inferire sinistro, crea un nuovo orizzonte dinamico e lo pone al centro della foto. tutto si svolge in relazione al mosso, calibrato come chi sa, sa farlo. non è didascalico, a lui non interessa parlare, mostrare o definire cosa sia la street, o la streeet o la streeeet, lui la fa.

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    paolo pasquino

    2. qui al contrario della precendente, separa i soggetti, li pone all'estremo, congela il ballo negli occhi del chitarrista, e porta al centro del fotogramma il punto compositivo. i due ballerini sembrano apparire solo per potergli consentire lo scatto. l'impressione è che subito dopo il clic continuino il ballo al di fuori della foto.

    3. questa. è emozione. solo emozione. cercata attraverso gli occhi della bambina. il fatto compositivo è secondo, lui cerca il suo sguardo. l'ombra c'è, quasi a scusarsi dell'abboccamento della bimba nel voltarsi, lascia quella parte di collana che, per me, limita un poco la foto.

    tre e opposte, in partecipazione, in composizione, in sguardo ed in lettura. ma in tutte e tre, Aldo è riuscito a privarle del momento di involontarietà, roba difficile a farsi. lui è presente, sempre, riesce, nella frazione di un clic, a dire senza parlare, a fermare senza rubare.

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