Anna
Aveva così tanta musica dentro Anna. Bastava che tenesse serrati gli occhi mentre cantava che quella le affiorava sul volto in bizzarre trame di colore. Trame sgargianti se felice, scialbe se i tristi ricordi malamente celati del passato le muovevano tutta la musica che aveva dentro. Cambiava di umore più volte durante lo spettacolo; come un'equilibrista rimaneva sospesa sul filo sottile tra la gioia e il dolore, così che chi rimaneva ad ascoltare la sua musica assisteva sul suo volto a mutevoli e fenomenali albe di fuoco, tramonti da sogno, a mari tempestosi e primavere profumate. Dischiudeva le palpebre mentre l'ultimo accordo della sua chitarra terminava di vibrare e la magia si concludeva senza preavviso ne replica sotto lo sguardo stupefatto degli spettatori basiti.
Quando qualcuno le chiedeva come diavolo facesse, lei scoppiava in un riso da bambina. Mettetevi davanti a uno specchio stasera, gli rispondeva, pensate alla cosa più bella o la più brutta che sapete possibile, tanto non fa differenza, e piangete. Piangete fino a quanto c'è ne e al momento giusto aprite il più in fretta possibile gli occhi, solo uno magari, impiegherete meno tempo è sicuro! Vedere la propria anima mica è da tutti é una bestia veloce a cui non piace la compagnia.
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Sergio Zolessi 15/09/2011 1:23
Grande cattura. Magnifico post. Bella didascalia.