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Splendida nella sua estrema pulizia. Per la prima volta vedo in una tua immagine una contrapposizione netta.Quella tra la perfezione e l'ordine dei capitelli della balaustra e la casualità e disordine delle foglie cadute a terra. E questo mi piace moltissimo.
In un certo senso comunque stiamo dicendo le stesse cose magari con parole diverse.
Mi fa pure piacere che nomini i Dream Theatre in contrapposizione a Beethoven. Due situazione che per motivi diversi apprezzo molto e che potrei associare proprio a questa foto.
L'estrema pulizia e rigore del parapetto in pietra della parte superiore della foto, con il caos completo delle foglie nella parte bassa.
Personalmente non vedo tutto questo rigore; anzi trovo una bella contrapposizione tra le due situazioni come pure lo è lo stesso bianco e nero.
Poi è ovvio, si fotografa e si cerca di comunicare influenzati ovviamente dai propri gusti, che poi possano essere più o meno aprezzati.
L'arte classica l'ho sempre amata, certe arti contemporanee un pò meno. E magari già questo influenza il mio modo di fotografare..
tre piani, tre elementi, tre forme diverse, il rigore schematico dello sfondo e dell'uomo in contrapposizione all'affascinante casualità del primo piano e della natura.
Bella davvero.
Sono un po' indecisa sull'interpretazione di questa foto... Sarà la recinzione a fare da cornice alle foglie o le foglie a far da cornice alla perfezione stilistica della recinzione? In ogni caso uno scatto molto ben composto che cattura lo sguardo.
Ciao, Valeria
Allora, trovo estremamente intelligente il fatto che tu non abbia preso le mie parole come critiche sterili ai tuoi lavori... e sai quanto ti stimo come fotografo.
ti rispondo in modo puntuale:
il rigore è d'obbligo solo come scelta poetica appunto come dici tu ma non credo che sia mai d'obbligo in assoluto per alcuna forma d'arte... neanche per l'architettura per quanto strano possa sembrare.. il rigore è qualcosa di strumentale ad eseguire un "progetto" nel migliore dei modi per trovare e appoggiarci se ne sentiamo il bisogno ad una estetica come dici tu "riconoscita e approvata" fatta delle proporzioni che già egiziani e greci ricercavano... ma ciò non vuol dire che la proporzione di se stessa e gli studi sulla sezione aurea siano di per se stessi "arte".
per quanto riguarda la musica le sinfonie di Beethoven anche se imprigionate per ragioni logistiche nello schema matematico della musica contengono il sospiro del caos... nel sentimento nell'imprevedibilità e irragionevolezza dlle emozioni... al contrario dei freddi e bloccati concept album dei dreamtheater.
per quanto riguarda il terzo punto la natura non è mai quella che è. nel senso che quello che noi vediamo è il frutto di quello che vogliamo vedere o meglio per cultura noi vediamo..mi spiego: noi vediamo la geometria dei disegni sulle ali di una farfalla perchè la stendiamo su un piano immaginario e la nostra percezione "bisognosa" di schema e rigore la sciaccia su un foglio perpendicolare al nostro sguardo in modo che possiamo percepirla come una macchia simmetrica e di uguale dimensione... ma... prima di tutto non è MAI perfettamente geometrica e inoltre quello che noi realmente vediamo sono colori che si muovono con casualità nell'aria.
infine, come ti dicevo io NON credo affatto che l'arte sia casualità.. me ne guarderei bene dall'affermarlo.. penso invece che essa sia un armonia che l'uomo ricerca per quegli elementi che ogni giorno agitano e sconvolgono i nostri sensi.. oppure li calmano e li cullano... con il caos dell'emozione e dell'inspiegabile.
con questo non voglio dire che tu non trasmetta una estetica e una gradevolezza a chi guarda le tue foto.. studiatissime, intense, emotivamente interessanti nell'uso del colore nel controllo della composizione e nella luce..... solo voglio affermare che molti tuoi scatti (non tutti) risultano ai miei occhi eccessivamente rigidi e perdono per questo in poesia a scapito del piacere della mente di controllare il reale.
...Ordine e Disordine
..geometrie rigide, dirigono il pensiero
sempre uguali, immutevoli, eterne
consapevolezze mai scalfite
reggono il mondo per non lasciarlo cadere.
...caos e genialità, regnano nel cuore del poeta
sparpagliano emozioni, illogiche e fantasiose
in un continuo movimento, che non avrà mai fine.
Ordine e Disordine,
opposti, contrari
indispensabili nel dipinto della vita
ne potresti fare a meno?...
non si può negare assolutamente che questa sia una gran bella foto...con della poesia tra quelle colonnine...
ma credo che siano le foglie per terra a "disturbare" quell'ordine che tu hai voluto imprimere nello scatto... quelle foglie disordinate, sparse dal vento.... per me la poesia dello scatto sta li... i miei complimenti, caro andea... (avrei, come in tutti i tuoi scatti, dato un titolo che racchiudesse un pò il tuo stato d'animo al momento dello scatto...ma questa è una questione lunga da discutere..)ciao
Complimenti per questa grafica artistica traslata nella fotografia.Sono perfettamente d'accordo con quanto tu dici, se vogliamo considerare la fotografia un'arte ( e lo è certamente) come in tutte la altre forme d'arte non ci dovrebbero essere ...limiti.
Ciao Osvaldo
Giulia, mi ha fatto enorme piacere leggere il tuo commento, ovviamente come quello degli altri. Però il tuo mi ha fatto oltremodo riflettere.
Mi ha fatto pensare se effettivamente sbaglio in qualcosa oppure no nella mia idea di fotografia.
Non nascondo che del “disegno tecnico” probabilmente ed inconsciamente attingo a quanto studiato alle superiori e per cui mi sono diplomato… (perito edile).
Ma penso che questo sia comunque marginale. Penso che sia errato pensare o immaginare di imprigionare la poesia in una sorta di griglia come fosse la grata di una prigione. Penso invece che per certe forme d’arte un certo rigore sia obbligatorio oltre ovviamente a dare spazio alla creatività, al sogno… In fondo, per fare un esempio, la regola dei terzi non l’ho inventata io… quindi un certo indirizzo in tal senso c’è già ed è pienamente riconosciuto ed approvato.
Facciamo un altro esempio: la musica. Pensi che il caos oppure imprevedibilità delle note che si susseguono possano trasformarsi in bella musica. Credo di no. Immagina per fare solo un esempio le sinfonie di Bheetoven (si scrive così?). Hanno un rigore estremo e non solo sul pentagramma se ascolti attentamente l’esecuzione. E si parla di capolavori. Pensi che per questo rigore abbia vincolato la poesia e l'espressione delle melodie? Credo proprio di no.
.. e secondo te esiste un "caos naturale"?. La natura in per se stessa è molto rigorosa invece in certe sue forme. I nidi di un alveare, i fiocchi di neve, i disegni sulle ali delle farfalle, ecc ecc... quindi non propongo nulla di nuovo in fondo se ci pensi.
E poi alla fine sei te la prima che scrivi commenti del tipo: “e come composizione non è perfetta poichè secondo il mio gusto il bambino è troppo vicino al bordo sinistro”. Quindi anche te vai alla ricerca di una certa composizione e di una certa geometria in una foto, che sia tua immagino oppure quella degli altri… ;-)
Io non nego la casualità e neppure la poesia… ma cerco semplicemente di dargli una forma sotto formo di foto.. almeno credo, almeno ci provo…
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sweetdafne 18/01/2008 15:33
mi fa pensare a un quadro di Dali ma in bianco e nero. Bello davvero, come le altre del restoAlberto Peroni 06/11/2006 15:13
Splendida nella sua estrema pulizia. Per la prima volta vedo in una tua immagine una contrapposizione netta.Quella tra la perfezione e l'ordine dei capitelli della balaustra e la casualità e disordine delle foglie cadute a terra. E questo mi piace moltissimo.Antofano 66 03/11/2006 19:22
Ciao Andrea,bellissimo b/n semplice e ipnotico
Andrea Grosso 03/11/2006 13:31
In un certo senso comunque stiamo dicendo le stesse cose magari con parole diverse.Mi fa pure piacere che nomini i Dream Theatre in contrapposizione a Beethoven. Due situazione che per motivi diversi apprezzo molto e che potrei associare proprio a questa foto.
L'estrema pulizia e rigore del parapetto in pietra della parte superiore della foto, con il caos completo delle foglie nella parte bassa.
Personalmente non vedo tutto questo rigore; anzi trovo una bella contrapposizione tra le due situazioni come pure lo è lo stesso bianco e nero.
Poi è ovvio, si fotografa e si cerca di comunicare influenzati ovviamente dai propri gusti, che poi possano essere più o meno aprezzati.
L'arte classica l'ho sempre amata, certe arti contemporanee un pò meno. E magari già questo influenza il mio modo di fotografare..
Antonella Scimone 03/11/2006 9:23
Istinto e razionalità, bianco e nero.. bellissima foto..complimenti!Paolo Padovani 03/11/2006 0:37
tre piani, tre elementi, tre forme diverse, il rigore schematico dello sfondo e dell'uomo in contrapposizione all'affascinante casualità del primo piano e della natura.Bella davvero.
Valeria Bazzan 02/11/2006 22:09
Sono un po' indecisa sull'interpretazione di questa foto... Sarà la recinzione a fare da cornice alle foglie o le foglie a far da cornice alla perfezione stilistica della recinzione? In ogni caso uno scatto molto ben composto che cattura lo sguardo.Ciao, Valeria
Nicola Morandini 02/11/2006 21:51
Resto sempre incantato davanti ai tuoi b/n!Giulia Meozzi 02/11/2006 16:23
Allora, trovo estremamente intelligente il fatto che tu non abbia preso le mie parole come critiche sterili ai tuoi lavori... e sai quanto ti stimo come fotografo.ti rispondo in modo puntuale:
il rigore è d'obbligo solo come scelta poetica appunto come dici tu ma non credo che sia mai d'obbligo in assoluto per alcuna forma d'arte... neanche per l'architettura per quanto strano possa sembrare.. il rigore è qualcosa di strumentale ad eseguire un "progetto" nel migliore dei modi per trovare e appoggiarci se ne sentiamo il bisogno ad una estetica come dici tu "riconoscita e approvata" fatta delle proporzioni che già egiziani e greci ricercavano... ma ciò non vuol dire che la proporzione di se stessa e gli studi sulla sezione aurea siano di per se stessi "arte".
per quanto riguarda la musica le sinfonie di Beethoven anche se imprigionate per ragioni logistiche nello schema matematico della musica contengono il sospiro del caos... nel sentimento nell'imprevedibilità e irragionevolezza dlle emozioni... al contrario dei freddi e bloccati concept album dei dreamtheater.
per quanto riguarda il terzo punto la natura non è mai quella che è. nel senso che quello che noi vediamo è il frutto di quello che vogliamo vedere o meglio per cultura noi vediamo..mi spiego: noi vediamo la geometria dei disegni sulle ali di una farfalla perchè la stendiamo su un piano immaginario e la nostra percezione "bisognosa" di schema e rigore la sciaccia su un foglio perpendicolare al nostro sguardo in modo che possiamo percepirla come una macchia simmetrica e di uguale dimensione... ma... prima di tutto non è MAI perfettamente geometrica e inoltre quello che noi realmente vediamo sono colori che si muovono con casualità nell'aria.
infine, come ti dicevo io NON credo affatto che l'arte sia casualità.. me ne guarderei bene dall'affermarlo.. penso invece che essa sia un armonia che l'uomo ricerca per quegli elementi che ogni giorno agitano e sconvolgono i nostri sensi.. oppure li calmano e li cullano... con il caos dell'emozione e dell'inspiegabile.
con questo non voglio dire che tu non trasmetta una estetica e una gradevolezza a chi guarda le tue foto.. studiatissime, intense, emotivamente interessanti nell'uso del colore nel controllo della composizione e nella luce..... solo voglio affermare che molti tuoi scatti (non tutti) risultano ai miei occhi eccessivamente rigidi e perdono per questo in poesia a scapito del piacere della mente di controllare il reale.
un bacio a presto.
Terzocchio 02/11/2006 15:06
...Ordine e Disordine..geometrie rigide, dirigono il pensiero
sempre uguali, immutevoli, eterne
consapevolezze mai scalfite
reggono il mondo per non lasciarlo cadere.
...caos e genialità, regnano nel cuore del poeta
sparpagliano emozioni, illogiche e fantasiose
in un continuo movimento, che non avrà mai fine.
Ordine e Disordine,
opposti, contrari
indispensabili nel dipinto della vita
ne potresti fare a meno?...
Enrico Doria 02/11/2006 13:23
non si può negare assolutamente che questa sia una gran bella foto...con della poesia tra quelle colonnine...ma credo che siano le foglie per terra a "disturbare" quell'ordine che tu hai voluto imprimere nello scatto... quelle foglie disordinate, sparse dal vento.... per me la poesia dello scatto sta li... i miei complimenti, caro andea... (avrei, come in tutti i tuoi scatti, dato un titolo che racchiudesse un pò il tuo stato d'animo al momento dello scatto...ma questa è una questione lunga da discutere..)ciao
Simona Carli 02/11/2006 12:53
sei perfetto con il b/n......Osvaldo Graniglia 02/11/2006 12:23
Complimenti per questa grafica artistica traslata nella fotografia.Sono perfettamente d'accordo con quanto tu dici, se vogliamo considerare la fotografia un'arte ( e lo è certamente) come in tutte la altre forme d'arte non ci dovrebbero essere ...limiti.Ciao Osvaldo
Jacopo Moro 02/11/2006 11:56
... Ottima le tue geometrie..il bn come sempre è molto pulito e ben contrastato..Ciao
ja
Andrea Grosso 02/11/2006 11:38
Giulia, mi ha fatto enorme piacere leggere il tuo commento, ovviamente come quello degli altri. Però il tuo mi ha fatto oltremodo riflettere.Mi ha fatto pensare se effettivamente sbaglio in qualcosa oppure no nella mia idea di fotografia.
Non nascondo che del “disegno tecnico” probabilmente ed inconsciamente attingo a quanto studiato alle superiori e per cui mi sono diplomato… (perito edile).
Ma penso che questo sia comunque marginale. Penso che sia errato pensare o immaginare di imprigionare la poesia in una sorta di griglia come fosse la grata di una prigione. Penso invece che per certe forme d’arte un certo rigore sia obbligatorio oltre ovviamente a dare spazio alla creatività, al sogno… In fondo, per fare un esempio, la regola dei terzi non l’ho inventata io… quindi un certo indirizzo in tal senso c’è già ed è pienamente riconosciuto ed approvato.
Facciamo un altro esempio: la musica. Pensi che il caos oppure imprevedibilità delle note che si susseguono possano trasformarsi in bella musica. Credo di no. Immagina per fare solo un esempio le sinfonie di Bheetoven (si scrive così?). Hanno un rigore estremo e non solo sul pentagramma se ascolti attentamente l’esecuzione. E si parla di capolavori. Pensi che per questo rigore abbia vincolato la poesia e l'espressione delle melodie? Credo proprio di no.
.. e secondo te esiste un "caos naturale"?. La natura in per se stessa è molto rigorosa invece in certe sue forme. I nidi di un alveare, i fiocchi di neve, i disegni sulle ali delle farfalle, ecc ecc... quindi non propongo nulla di nuovo in fondo se ci pensi.
E poi alla fine sei te la prima che scrivi commenti del tipo: “e come composizione non è perfetta poichè secondo il mio gusto il bambino è troppo vicino al bordo sinistro”. Quindi anche te vai alla ricerca di una certa composizione e di una certa geometria in una foto, che sia tua immagino oppure quella degli altri… ;-)
Io non nego la casualità e neppure la poesia… ma cerco semplicemente di dargli una forma sotto formo di foto.. almeno credo, almeno ci provo…