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Carità del sole

Tratto dalla raccolta poetica
La porta sull’infinito

Titolo: Carità del sole

“Carità del sole”
Ti ho visto un giorno,
il vento ti sferzava il volto e,
la pioggia ti bagnava le vesti.
Eri chino su un giaciglio,
fatto di cartoni scocciati, vicino al solco,
dove, nel pomeriggio,
erano passate, piccole formiche
in processione.
Vivi per te stesso,
e sei tutto ciò che alla fantasia occorre
per non farti accorgere di nulla.
Capelli arruffati e agitati dal vento,
fiumi in piena, argini distrutti,
non hai vincoli,
sei semplicemente nel tuo viaggio,
hai comprato per la tua vita,
un volo di sola andata senza ritorno.
Lasci che l'esistenza ti scorra nelle vene gonfie di alcol,
sono bluastre e tumefatte da ricordi amari,
con gli occhi umidi e appannati,
chiedi l’elemosina ai passanti.
L'ombra divenne carità del sole,
la speranza si allontanò lentamente,
lasciando sul tuo corpo dolorante,
il peso degli affanni.
Qualcuno senza volto si ferma accanto a te,
depone una moneta sul ciglio della strada,
mentre l'ombra scura della morte scende,
portandoti lentamente con sé nel buio.
Il caffè tra le mani scotta,
ci soffi dentro,
lo bevi d'un sorso,
poi guardi giù nella tazzina vuota,
mentre tra le dita,
una pagina della tua vita,
scivola via insieme ai tuoi anni.

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