come le canne al vento
“siamo proprio come le canne al vento, donna Ester mia. Ecco perché! Siamo canne, e la sorte è il vento.”
G.D.
come le canne al vento
“siamo proprio come le canne al vento, donna Ester mia. Ecco perché! Siamo canne, e la sorte è il vento.”
G.D.
mojique (francesco rega) 14/12/2012 21:01
stavolta il link musicale te lo becchi tu...:)
http://www.youtube.com/watch?v=q2l-T29Asew
Inez Correia Marques 01/12/2012 19:46
wonderful mood!! greatmike snead 06/11/2012 18:27
splendida.Maurizio Moroni (UKPhoto) 06/11/2012 10:48
Alcuni credono che il vento sia un menestrello ed al contempo musa dei cantori... accoglie in se i pensieri e nel suo lungo correre li trasforma in storie e canzoni... poi li deposita sulle fronde degli antichi pazienti alberi dove chi si prende il tempo per farlo può raccoglierli per narrarli a chi si gode il tempo di ascoltare... cosi un uomo che guarda il mare fa nascere nuovi racconti ascoltando quelli raccontati dalle canne... Un immagine che mi ricorda, forse peccando di poca fantasia... The Old Man and the Sea di Hemingway... intensa! Maurizio :)Massimo Salvia 05/11/2012 21:47
E' bello tornare ogni tanto e ritrovarti.Vedo che sei sempre più brava!
Ciao Lucy.
Claudio Micheli 05/11/2012 13:31
Bellissima presentazione.Ciao
gino lombardi 04/11/2012 20:20
L’immagine trasmette con efficacia l’analogia tra la figura umana e le canne che si piegano al volere del vento. E, dunque, anche l’uomo, allo stesso modo delle canne, soggiace a un volere superiore che laicamente viene chiamato sorte: parola che racchiude il senso di fragilità e di caducità della vita umana (come di tutte le vite, del resto). Questo senso è quel che vuol rappresentare – e, in effetti, rappresenta molto bene – la foto in commento: l’uomo ritratto accanto alle canne sembra confondersi con esse, significando una comunanza di destino con delle piante (nessuna superiorità – quanto a sorte biologica – ci distingue dai vegetali). Lo stesso uomo ha di fronte il mare, l’infinito, a indicare il suo essere un puntolino rispetto all’incommensurabile: ulteriore simbologia che ben descrive la finitezza degli esseri senzienti. Infine, l’uomo accanto alle canne guarda il mare, assumendo la consapevolezza che altro non è se non una canna al vento.Una foto che contiene un concetto importante su cui riflettere.
Complimenti, davvero.
Gino
cristian volpara 04/11/2012 18:20
Un bel libro...E un ottima fotografia a rappresentarne il sentimento.
Complimenti Lucy.
antonio rolandi 04/11/2012 18:12
E' proprio una bella immagine. Mi domandavo da dove potesse sbucare con questo b/n che non è estivo ma è carico d'autunno. Poi ho letto l'exif e ho avuto la conferma che in fotografia per fare certe cose o le sai fare o non le sai fare e che nonostyante tutto quel mare alla fine la musica è sempre la stessa: la classe non è acqua. Evocativa, fa riflettere. Infine mi ricorda un bel postob. monica 04/11/2012 18:00
ottima sintonia tra visione e riflessione. nel tuo stile. ciao lucy, buona serataRenzo Baggiani 04/11/2012 17:42
Stupenda fotografia, gran b/n.