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e naturalmente tocca alla donna portare il figlio sulle spalle! sei fenomenale a cogliere nella folla scene così particolari e a scegliere un titolo che è tutto un programma! bellissima immagine, Renzo
chi pur annoiato, sta bene è il bimbo....e come in tutto, sono ottimamente organizzati gli orientali!
ciao Adriana
Sarà stato accecato dalle meraviglie di Firenze (che non ho mai capito quanto questi riescano davvero a vedere e capire) o si sarà accecato da solo, magari infilandosi nell'occhio (per la fretta) quell'orribile auricolare?
Lo scatto è molto valido, il titolo centratissimo!
Enrico
Colpisce lo sguardo dell'unico occhio scoperto dell'adulto,molto buona anche l'espressione del bambino.
Molto ben selezionati i vari piani di messa a fuoco.
Un titolo che la dice tutta su un certo tipo di turismo, che comunque permette a milioni di persone di vedere, sia pure frettolosamente, mondi lontani.
Ciao, Emilio
non sembra molto contenta che tu la fotografi...ottima idea , è vero che il turismo eccessivo sembra deportazione ma la gente non vede nessun problema a portare i bambini come baglagli in viaggi stancanti non adatti per loro...ma quando sei stato rinchiuso nel tuo paese per 50 anni ....la voglia di vedere altro è grande !!! un ottima foto presa al volo che racconta molto cose sul turismo mondiale. complimenti cl
..mi collego al commento antecedente..Anche secondo me hanno avuto un disguido con un museo, magari con una biglietteria..: )..certo sono orientali e quindi famosi per la loro proverbiale compostezza, ma non sarà pur infinito neanche il loro self control!..secondo me quando si è messo in fila aveva ancora i capelli tutti neri e il bambino era ancora in culla..dopo ore di fila si può pur capire il disappunto nello sguardo!:).. apparte le schiocchezze, mi piace molto il momento che sei riuscito magistralmente a cogliere.
Un turismo di massa può diventare talvolta, se non proprio (ironicamente) una deportazione, ma di certo una corvée di stanchezza, tra i disagi del fuso orario, il peso dei bagagli o del bambino che, quand’è stanco, occorre trasportare sulle spalle, l’ambiente, il clima forzatamente diverso da continente a continente. È allora che le gioie delle scoperte della grande novità rappresentata dal paese visitato, dall’esotismo reciproco, perdono di smalto e affondano nella fatica e nella nostalgia di casa.
Il volto bendato che Renzo ha eternato pare esprima tutto questo con un solo occhio e con un solo pensiero: «quand’è che arrivo a casa mia e mi metto finalmente le pantofole?»
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Alfredo Santori 21/05/2012 22:59
Validissimo scatto....evviva..adriana lissandrini 20/05/2012 23:09
e naturalmente tocca alla donna portare il figlio sulle spalle! sei fenomenale a cogliere nella folla scene così particolari e a scegliere un titolo che è tutto un programma! bellissima immagine, Renzochi pur annoiato, sta bene è il bimbo....e come in tutto, sono ottimamente organizzati gli orientali!
ciao Adriana
Enrico 66 20/05/2012 18:55
Sarà stato accecato dalle meraviglie di Firenze (che non ho mai capito quanto questi riescano davvero a vedere e capire) o si sarà accecato da solo, magari infilandosi nell'occhio (per la fretta) quell'orribile auricolare?Lo scatto è molto valido, il titolo centratissimo!
Enrico
Antonio Principato 19/05/2012 16:24
Uno scatto intenso dalle molte letture!maurizio bartolozzi 18/05/2012 23:08
Colpisce lo sguardo dell'unico occhio scoperto dell'adulto,molto buona anche l'espressione del bambino.Molto ben selezionati i vari piani di messa a fuoco.
Gianluca Mariani Nature Photographer 18/05/2012 21:58
uno scatto fantastico,complimenti,buon clic ciaoBruno Fontana 18/05/2012 19:39
mi associo al commento di Argento M M,ottimo lavoro,
ciao
bruno
Emilio Sirletti 18/05/2012 19:26
Un titolo che la dice tutta su un certo tipo di turismo, che comunque permette a milioni di persone di vedere, sia pure frettolosamente, mondi lontani.Ciao, Emilio
claudine capello 18/05/2012 17:34
non sembra molto contenta che tu la fotografi...ottima idea , è vero che il turismo eccessivo sembra deportazione ma la gente non vede nessun problema a portare i bambini come baglagli in viaggi stancanti non adatti per loro...ma quando sei stato rinchiuso nel tuo paese per 50 anni ....la voglia di vedere altro è grande !!! un ottima foto presa al volo che racconta molto cose sul turismo mondiale. complimenti clandrea suzzani 18/05/2012 17:24
Bella,un b/n di classe,complimenti ancora,ciaob. monica 18/05/2012 16:03
ottima street e ottimo ritrattobravo renzo, ciao
Azzurra Giacomelli 18/05/2012 11:44
..mi collego al commento antecedente..Anche secondo me hanno avuto un disguido con un museo, magari con una biglietteria..: )..certo sono orientali e quindi famosi per la loro proverbiale compostezza, ma non sarà pur infinito neanche il loro self control!..secondo me quando si è messo in fila aveva ancora i capelli tutti neri e il bambino era ancora in culla..dopo ore di fila si può pur capire il disappunto nello sguardo!:).. apparte le schiocchezze, mi piace molto il momento che sei riuscito magistralmente a cogliere.e pasquinelli 18/05/2012 11:36
Se quell'occhio potesse sparare saresti già morto:-))) Lunga vita al fotografo. Bravo!!!!!Danilo Da Rin 18/05/2012 10:12
Un turismo di massa può diventare talvolta, se non proprio (ironicamente) una deportazione, ma di certo una corvée di stanchezza, tra i disagi del fuso orario, il peso dei bagagli o del bambino che, quand’è stanco, occorre trasportare sulle spalle, l’ambiente, il clima forzatamente diverso da continente a continente. È allora che le gioie delle scoperte della grande novità rappresentata dal paese visitato, dall’esotismo reciproco, perdono di smalto e affondano nella fatica e nella nostalgia di casa.Il volto bendato che Renzo ha eternato pare esprima tutto questo con un solo occhio e con un solo pensiero: «quand’è che arrivo a casa mia e mi metto finalmente le pantofole?»
SempreGio 18/05/2012 9:57
Non potevi scegliere titolo migliore x questo documento :-)))ciao gio