FESTA DEI CERI - 17 (di 24)
A T T E N Z I O N E !!
Siamo in discesa, la terribile "callata dei neri", con gli spettatori assiepati fino all'inverosimile ai lati della carreggiata.
I ceraioli di San'Antonio stanno scendendo a rotta di collo, terzi della fila dietro a Sant'Ubaldo e San Giorgio.
Guardate in angolo basso a sx il ceraiolo che sta inciampando sulla fusciacca che doveva sostenere i suoi stessi pantaloni! Pochi metri ancora e non ce la farà più a stare in piedi e si getterà da un lato abbandonando la presa della barella e trascinando via con sé il compagno che gli sta dando la spalla. Il Cero ondeggerà paurosamente. Se cadesse si sfragellerebbe al suolo con grande rischio del pubblico. Il "Capitano dei Dieci" che si trova a fare da bilanciere col primario compito di tenere in assetto la corsa del cero, riuscirà a sopportare il tremendo sforzo per non farlo cadere e per proseguire la corsa. Sarà ricordato negli annali della Festa come un eroe. Grazie a questa foto che vinse il 1° Premio del concorso fotografico, io conobbi, un anno dopo, quel Capitano forte e coraggioso. Mi mostrò che per lo sforzo, sulla spalla all'altezza della clavicola sx,. gli si era formato un soprosso rotondo, grande come un mandarino, che gli sarebbe rimasto per sempre ...
Provate con questa colonna sonora:
http://www.youtube.com/watch?v=94dY-QxjDiE
Diapositiva analogica a colori, anni '90, digitalizzata e presentata a fotogramma intero.
Scatto eseguito d'imbracciatura, tenendo la fotocamera in alto ad eludere
intromissioni di spettatori e fotografi che premevano ai fianchi e alle spalle.
2^ SERIE: "La corsa"
La Festa dei Ceri si svolge a Gubbio, in provincia di Perugia, il 15 maggio
d'ogni anno. La tradizione vuole che sia una festa religiosa cattolica in onore
di sant'Ubaldo Baldassini, vescovo e patrono di Gubbio, che morì nel 1160,
e sarebbe il frutto della trasformazione di un'originaria offerta di cera che le
corporazioni medievali eugubine donavano al patrono.
I Ceri sono tre "macchine" di legno coronate dalle statue di Sant'Ubaldo
(patrono di Gubbio), San Giorgio e Sant'Antonio Abate, innestate vertical-
mente su altrettante barelle, a forma di "H", che ne permettono il trasporto
a spalla; il loro peso è di circa 300 kg (oltre 400 con la barella).
Non è soltanto il peso che rende difficoltoso il loro trasporto (in realtà, corsa),
quanto l'altezza, la velocità, le asperità del percorso e i cambi al "volo"
(dette mute) tra i portatori in corsa ...
NOTA DELL'AUTORE
Anche coloro che non conoscono l'evento si renderanno ben conto
della difficoltà e talvolta persino del pericolo insito in queste riprese!
Buona visione!
pat-ricca 23/03/2014 10:31
La scelta della composizione sulla diagonale esalta il forte dinamismo del momento colto...Il "taglio" di alcuni portatori, in testa al corteo, trasmette l'idea che essi "escano" dalla foto, rafforzando il senso di velocità e movimento!!! veramente bella, così come tutta la fantastica serie!! ++++
adriana lissandrini 19/03/2014 17:48
Incredibile il tuo racconto e la fine (si fa per dire..) del Capitani dei dieci! Io avessi il mio uomo lì morirei di paura per la sua incolumità! ogni anno si fa questa cerimonia? fantastica questa serie, non mi stanco di lodarti Renzo e complimenti per il premio!nicola figliuolo 19/03/2014 17:40
Stupenda, dinamica ripresa colta nel vivo dell'azione, molto bella la composizione. Davvero tanti complimentiisabella bertoldo 19/03/2014 15:21
colte al volo..ma sempre in modo mirabile magisterEwa.P 19/03/2014 15:05
Complimenti di cuore Renzo per il premio meritatissimo!! queste tue riprese mi fanno venire una sana invidia,foto di grande qualità in tutto!!! bravissimo e complimenti, ciaoLuciano Caldera 19/03/2014 14:41
Un' istantanea di drammaticità assoluta che, unita al tuo racconto, ci fa intuire la passione e la dedizione che pervadono e spingono i partecipanti a questa "folle" corsa, complimenti sinceri per il meritatissimo premio !Emilio Sirletti 19/03/2014 13:57
Un racconto fotografico pieno di suspence.Su tutti i volti si legge lo sforzo immane e la concentrazione estrema.
Qui non si tratta di folclore ad uso dei turisti, ma di una dura tenzone che ha radici antiche.
Il momento fissato, poi, è da brivido.
Una lezione di fotografia.
Emilio
P.S.
L'accompagnamento musicale è molto appropriato e ne contribuisce a sottolimeare la coralità e la "fatica".
claudine capello 19/03/2014 13:42
proprio un istantanea allora !!! bravo la corsa è resa in un modo eccezionale ! complimenti e grazie per il racconto clSimonetta Cattaneo 2 19/03/2014 13:25
Anzitutto complimenti per il Premio!Poi non so più che dire. Hai immortalato l'evento in ogni suo momento topico. E lo hai fatto anche con grande gusto estetico. Perciò, nuovamente preferita.
Abbraccio, Simo