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"Giovane Homeless... scelta di vita?" di Paolo Zappa

"Giovane Homeless... scelta di vita?" di Paolo Zappa

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"Giovane Homeless... scelta di vita?" di Paolo Zappa

Lo scatto è stato fatto a Milano, durante la mostra nautica tenutasi sul Naviglio Grande, nel fine settimana. Mi ha colpito il contrasto stridente tra questa figura (la cui ricchezza è tutta racchiusa nel carrello in primo piano) e la ricchezza del contorno, fatto di barche di vario genere, ma tutte votate al puro divertimento! Non che questo sia un male... ma il contrasto mi ha colpito.

Paolo Zappa

Comentarios 10

  • ruggero56 01/03/2014 17:40

    Io non avrei scattato.
    "Non fotografare gli straccioni, i senza lavoro, gli affamati.
    Non fotografare le prostitute, i mendicanti sui gradini delle chiese......Ando Gilardi.
  • Bodil Hegnby Larsen 15/05/2011 12:05

    Qui trovo sbagliato quasi tutto: soggetto, composizione, esposizione, post. Mi dispiace :-)
  • Maricla Martiradonna 12/05/2011 8:40

    INTERVENTO DELL'AUTORE:
    "@Seby Privitera: ti ringrazio tantissimo per il tempo che mi hai voluto dedicare, e per i preziosi consigli, che, penso, mi saranno utilissimi in futuro....comprerò una SDcard con più giga, così non dovrò preoccuparmi del numero di scatti da fare, e ne sparerò a decine sui soggetti interessanti, come mi hai ben suggerito! Grazie ancora!".
  • Seby Privitera 09/05/2011 23:13

    sono molto perplesso sulla scelta dell'autore.trice
    di amplificare uno sfondo che alla fine non racconta nulla,
    trattasi di scatto rubato?
    ok, pero' avrei optato sulla maf sul personaggio.
    avrei avvicinato la macchina,
    cambiato angolo,
    pero' capisco la scelta di riprendere la carrozzina
    stracarica di sopravvivenza,
    non sto a giudicare lo scatto,
    so' cosa vuol dire andare in cerca di qualcosa di positivo,
    tuttavia vedo il soggetto immobile,
    fermo ad aspettare,
    non e' uno scatto di passante in cui hai alcuni secondi e poi e' svanito,
    credo che in questo caso il tempo ci dia ragione,
    perche' sofferamarsi su un unico click?
    (scrivo questo perche' in questo caso e' evidente
    dopo l'intervento dell'autore,,trice
    che non ce ne siano altri)
    io personalmente quando mi capiatno certe situazioni,
    certi personaggi,
    gli scarico la scheda,
    x me e' naturale se ho tempo x farlo,
    non ho mai creduto che un unico fotogramma,
    possa soddisfarmi,
    ci sono foto che basta cambiare di un nulla
    e il risultato e' completamente stravolto,
    certo questo non vuol dire che su cento foto
    almeno un capolavoro deve uscirne fuori...
    pero' oggi la digitale ci da' questo grande vantaggio,
    possiamo rivederle...
    (anche se la compatta ti dava l'opportunita' e il vantaggio di rivederla nel mirino, specialmente quando il sole accecante non ti fa vedere il dispaly, anche se credo che col tempo, anche questo handicap delle reflex sara' risolto, perche' onestamente e' una gran rottura di scatole)
    possiamo anche ritagliare la foto,
    prenderci quello che ci serve, perdere un po' di pixel,
    ma riuscire in parte ad ottenere, (forse) quello che avremo voluto fare,
    e' sempre un questione di scelte,
    giuste o sbagliate,
    cerchiamo sempre di sorreggere le nostre posizioni,
    la fotografia e' anche questo,
    noi tutti l'amiamo,
    perche' se cosi' non fosse non passeremo
    notti insonni x cercare di capire.........
    io sono cresciuto, nel mio quartiere,
    con un vecchio fotografo alcolizzato,
    le sue storie, i suoi consigli,
    ancora me li porto dietro,
    lui era il peggiore fotografi di matrimoni della citta',
    ricordo ancora quando mi faceva vedere
    le foto che gli sposi, mai e poi mai avrebbero voluto avere......
    erano scatti del dopo matrimonio,
    quando gli ospiti ubriachi e felici,
    non erano piu' in posa,
    praticamente lui motrandomele..
    mi diceva=questa e' fotografia mio caro Seby..
    pero' purtroppo non ho mai trovato qualcuno che le apprezzasse....
    A quel tempo,
    onestamente neanche io...
    infatti ci ridevo sopra....
    e pensavo che era un pazzo ubriacone....
    mi faceva tenerezza e gli volevo bene,,,
    pero' solo oggi capisco...
    in fondo, il vecchio pazzo aveva ragione..........
  • Ciro Prota 04/05/2011 0:01

    ...a volte le migliori fotografie sono quelle non fatte..
  • laura fogazza 02/05/2011 21:38

    ...mi trovo d'accordo con quanto esplicitato dai precedenti commentatori....soprattutto riguardo l'inquadratura e il post...

    per quanto riguarda l'inquadratura una possibile soluzione (prospettata anche da Rosalba) potrebbe essere di questo tipo:



    ...ma anche in questo modo, a mio giudizio,...i problemi di cui si è discusso prima...non vengono affatto "risolti"...

    laura
  • Maricla Martiradonna 02/05/2011 20:50

    INTERVENTO DELL'AUTORE:
    "Desidero ringraziare per i giudizi che ritengo assolutamente ben motivati e che mi aiuteranno a migliorare (spero)! L'unica cosa, riguardante il crop che restringe l'immagine, è che a dx c'era un gazebo a meno di mezzo metro, e a sx un cartellone pubblicitario, anch'esso a mezzo metro, per cui non ho potuto far altro che "restringere" attorno al soggetto. Per il resto, ripeto, leggendo le osservazioni, non posso che trovarmi d'accordo con gli amici che hanno voluto investire un po' del loro tempo per aiutarmi a vedere e capire i difetti dello scatto, e li ringrazio. Questo è il bello di Agorà, qui si può imparare!".
  • Carlo Atzori 02/05/2011 20:12

    In questa foto esistono evidenti problemi tecnici e di racconto puramente "fotografico"....cooncordo pienamente con Fulvia per qualnto riguarda la mancanza di contestualizzazione, così com'è la foto manca di spessore, il racconto fotografico è completamente assente....il soggetto è troppo "cropato", immagino che l'originale fosse un'immagine più ampia, altra cosa sarebbe stato un contrasto evidente tra il soggetto e una realtà molto più agiata o "fortunata"......lo street necessita di contenuti che facciano pensare, che obbligh chi osserva a "pensare", a farsi delle domande e avere la sensazione di riuscire ad entrare dentro la realtà fermata con l'immagine, è molto difficile, riuscirci......diciamo che la foto rimane troppo "povera" di contenuti...l'aspetto tecnico è il lavoro di post, troppo poco incisivo, un BW che "graffia".......bianchi al limite della "bruciatura" e "neri" poco intensi, insomma da rivedere tutto l'insieme...mi dispiace per l'autore/autrice, ma questa foto arriva poco e male....
  • Rosalba Crosilla 02/05/2011 18:07

    Non posso che essere d'accordo con Fulvia: stretta com'è lì'inquadratura non riesce a raccontare nulla della contrapposizione.
    Altro discorso sarebbe stato il mettere in evidenza un singolo soggetto, in questo caso il ragazzo.
    Al di là della diatriba sull'opportunità di uno scatto del genere (mancanza di rispetto, privacy ecc... che personalmente non vedo messe sul piatto in questo caso), la foto risulterebbe comunque sbagliata. Oltre al post, che confonde, è il taglio stesso ed il punto di ripresa a penalizzarla ed a togliere capacità di trasmettere emozioni.
    Dal punto di vista puramente tecnico, il taglio delle ruote del carrello e la centratura del soggetto, senza aria ai lati, comunque la rendono disarmonica.
  • fulvia menghi 02/05/2011 12:48

    salve autrice/o, se non ci fosse stata la didascalia la foto poco avrebbe raccontato per chi guarda l'immagine!
    non c'è contestualizzazione, la foto dovrebbe raccontare un contrasto? , ma io vedo soltanto un povero "cristo" e la sua povera vita!
    secondo il mio modesto parere quando una foto è spiegata risulta una foto sbagliata,
    forse con il post volevi enfatizzare il tuo pensiero?
    saluti fulvia

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Diafragma 4
Tiempo de exposición 1/640
Distancia focal 15.7 mm
ISO 125