i graffi del tempo
La fotografia in oggetto non ha subito nessun postwork digitale ma è stata lavorata manualmente intervenendo con un taglierino a bisturi e graffiando la superficie fino ad ottenere l'effetto finale.
Questa tecnica è stata riveduta ultimamente dal fotografo varesino Bruno Taddei al quale è stata dedicata la copertina del numero di marzo 2010 de IL FOTOGRAFO. Bruno ha poi condiviso presso l'associazione fotografica di cui sono presidente ( www.fotofficina.org ) la sua esperienza, condivisione che ha portato altri, tra cui il sottoscritto, ad avvicinarsi a questa tecnica.
Enrica Colagrande 28/08/2010 21:18
malinconica... ma originale!