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Federica Ascione


Free Account, Napoli

Il gigante buono

Seduto sulla battigia,
io piccolo piccolo e tu
immenso, prepotente con la tua vastità
ma affettuoso come lo è lo sposo con la sposa
pronto a fare le fusa come un gatto.
Sono qui, seduto per confidarmi
tu, "il gigante buono"
pazientemente, com'è il tuo solito, ascolti.
Parlo, nel mentre mi accarezzi
una prima carezza lieve poi ti ritiri,
per ritornare subito dopo, ti ripeti all'infinito,
qualche tua carezza è più lunga
sembra un ammonimento,
io rovistando nello sciame dei ricordi, racconto.
Mi ascolti pazientemente
non ti burli di me
Mi risponde il brontolio della risacca...
cerco di capire cosa dici..
Poi, come facevo da ragazzino,
raccolgo sassi, li tiro e conto
1,2,3 e poi ripeto, 1, 2 e poi ancora
1,2,3,4, sono riuscito a contarne quattro,
quattro sono le volte che il sasso piatto
ha ribalzato sulla tua superficie.
Ora giochi anche tu, mi spruzzi acqua
mi arriva sulla faccia, sulle labbra.
Ha lo stesso sapore delle mie lacrime,
anche tu piangi?
Riaffiorano raffermi ricordi
di quanti mi hanno preceduto.
Continuo a raccontare
Seduto sulla battigia - Cenzo

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