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Il "Molocco" di Caorso

Il "Molocco" di Caorso

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Rolando Perondi


Free Account, Milano

Il "Molocco" di Caorso

Era una ex cava di ghiaia in prossimità del grande fiume, finita, per varie peripezie, a far da laghetto all'ombra della ex centrale atomica di Caorso.
La prima volta che passai di lì, dieci anni prima, quando mi capitò di vedere il molocco pensai di avere le traveggole. Ma non avevo le traveggole. E non avevo neppure la macchina fotografica.
Era simile ad una enorme manta, nuotava a pelo d'acqua e s'immerse dopo una manciata di secondi. Una anomalia, però, l'avevo notata. Aveva la pelliccia, quindi non poteva essere un pesce, né un anfibio o un rettile, comunque un mammifero (forse una nutria mutante) grande come una manta, in una cava sulla riva del Po, non mi pareva neppure tanto plausibile.
Quando ne parlai alla gente del posto, in paese, notai subito una certa reticenza, forse malfidenza finché, insistendo, riuscii ad ottenere qualche notizia da un tale Beppe, anziano pescatore del luogo.

“A l'è el Muloch” disse davanti il terzo bicchiere di vino che gli offrivo “el mangia tutt quel che ghe capita.”
E lì, forse per colpa del vino, mi raccontò della prima volta che fu avvistato, anni prima, quando una coppia di fidanzati decise di togliersi la vita gettandosi con la maccchina nella cava. I loro corpi non furono mai ritrovati ma qualcuno aveva notato il “mostro” muoversi lentamente nelle acque della cava.

Per almeno una quindicina di giorni all'anno, per dieci anni, armato di Nikon, gli ho fatto la posta al molocco di Caorso finché sono riuscito ad immortalarlo compreso il suo pesce pilota, quello scuro, in basso a destra.
Nella foto il Molocco si sta nutrendo di un grosso pescegatto catturato chissà dove, visto che la cava non dovrebbe avere sbocchi con il Po ma prendere la sua acqua che filtra dal terreno. Il vecchio pescatore, forse sempre a causa del vino, racconta però di averlo visto camminare, strisciando, sulla terra ...

Dopo averlo fotografato, quando mi sono allontanato, notai un tizio con una borsa a tracolla che si dirigeva verso la cava. Udii un urlo soffocato, un tonfo come di un corpo che cade nell'acqua e, tornato sui miei passi notai, sulla riva una macchina fotografica, una Canon.
Accidenti alla sfiga! Io uso Nikon!!

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