"In quel campo strappato al vento" di Arnaldo Pettazzoni Imagen & Foto | agorà, agorà-discussioni interessanti, temi Fotos de fotocommunity
"In quel campo strappato al vento" di Arnaldo Pettazzoni Imagen & Foto de fotocommunity.it ᐅ Mira y evalúa la foto de manera gratuita en fotocommunity.es. Descubre más fotos aquí.
"In quel campo strappato al vento" di Arnaldo Pettazzoni fotocommunity.it
"Sono io che ti chiedo scusa per non aver pubblicato prima le motivazioni di quella foto e il come fu fatta, una leggerezza, non ho considerato la possibilità di un'eventuale incertezza nella chiave di lettura.
Hai perfettamente ragione, la tua riflessione la condivido pienamente, la fotografia non necessita di un canale prestabilito dato dal momento, l'analogica o il digitale è solo lo strumento, se è sterile, insignificante, lo è in entrambi i casi.
Grazie per il tuo pensiero".
Mi dispiace, e chiedo scusa all'autore, se la mia lettura della foto è sembrata (e forse lo è stata) un tantino superficiale. Il fatto, vero e anche personale, è che la foto, indubbiamente bella, non mi ha "preso".
Le note aggiunte sono necessarie, e confermano peraltro quanto ho affermato in diverse occasioni: in analogico, come in digitale, quello che conta veramente è l'idea fotografica, supportatata da gusto, cultura ed esperienza, e il fotografo ha modo di esprimersi utilizzando praticamente gli stessi procedimenti.
"Volevo solo precisare il significato della foto e il come è stata fatta.
Il titolo "In quel campo strappato al vento...": sono parole di una canzone di Fabrizio De Andrè, canzone dedicata a zingari rom, ecco il contesto dove scattai una serie di foto di cui questa fa parte.
La foto è in analogico, una stampa da negativo su carta baritata in formato 20x30, come tutta la serie, non vi è nessun post, nessuna fotocomposizione. Il bambino era dietro a questo vetro rotto coperto di polvere, vetrata di una baracca fatiscente all'interno del campo, la vignettatura negli angoli la feci durante la fase di stampa sotto l'ingranditore in camera oscura, manualmente con mascheratura. Il viraggio seppia giallo paglierino dà una visione anticata alla foto esso consiste in due bagni a parte in bacinella si effettuano dopo la stampa normale, una sbianca e appunto il viraggio".
Una buona idea fotografica, che tuttavia non mi coinvolge e mi sembra da rivedere.
Il bel visino del bambino, molto espressivo, è praticamente decontestualizato, perdendo di mordente.
Il "bordino" bianco che contorna l'incombente e non facilmente decifrabile forma nera mi sembra un chiaro indizio di interventi troppo pesanti in post.
effettivamente nell'impatto iniziale il bianco che è intorno lascia un attimo di "distrazione" apparente e poi si va al cuore.....
un bel cuore....
un bambino notevolmente comunicativo
e ben ripreso
forse anche un po' , ma poco, in pericolo per quel vetro ... (se non è fococomposizione)
ma, tornando alla foto, è un'immagine di impatto
.... dovrebbe fare strada... è bella
e, a mio modesto giudizio, anche tecnicamente ben fatta ed elaborata
La firma è il meraviglioso volto di questo cucciolo d'uomo...la foto è davvero un capolavoro, come un frmmento di un sogno, livelli visivi che di intersecano e si uniscono, diventano un mondo a se...
Complimenti all'utore-trice, perchè la fotografia grazie a queste foto diventa una meraviglia.
Questa foto farà tanta tanta strada, ne sono certo.
Incorpora el siguiente enlace en el campo de comentarios de la conversación deseada en Messenger utilizando 'Pegar' para enviar esta imagen en el mensaje.
El enlace ha sido copiado...
Por favor haz clic en el enlace y utiliza la combinación de teclas "Ctrl" [Win] o "Cmd" [Mac] para copiar el enlace.
paolo pasquino 02/09/2009 14:38
per me... è una bella fotoMaricla Martiradonna 01/09/2009 8:55
RISPOSTA DELL'AUTORE A CARLO POLLACI:"Sono io che ti chiedo scusa per non aver pubblicato prima le motivazioni di quella foto e il come fu fatta, una leggerezza, non ho considerato la possibilità di un'eventuale incertezza nella chiave di lettura.
Hai perfettamente ragione, la tua riflessione la condivido pienamente, la fotografia non necessita di un canale prestabilito dato dal momento, l'analogica o il digitale è solo lo strumento, se è sterile, insignificante, lo è in entrambi i casi.
Grazie per il tuo pensiero".
Carlo Pollaci 01/09/2009 6:52
Mi dispiace, e chiedo scusa all'autore, se la mia lettura della foto è sembrata (e forse lo è stata) un tantino superficiale. Il fatto, vero e anche personale, è che la foto, indubbiamente bella, non mi ha "preso".Le note aggiunte sono necessarie, e confermano peraltro quanto ho affermato in diverse occasioni: in analogico, come in digitale, quello che conta veramente è l'idea fotografica, supportatata da gusto, cultura ed esperienza, e il fotografo ha modo di esprimersi utilizzando praticamente gli stessi procedimenti.
Maricla Martiradonna 31/08/2009 21:17
INTERVENTO DELL'AUTORE:"Volevo solo precisare il significato della foto e il come è stata fatta.
Il titolo "In quel campo strappato al vento...": sono parole di una canzone di Fabrizio De Andrè, canzone dedicata a zingari rom, ecco il contesto dove scattai una serie di foto di cui questa fa parte.
La foto è in analogico, una stampa da negativo su carta baritata in formato 20x30, come tutta la serie, non vi è nessun post, nessuna fotocomposizione. Il bambino era dietro a questo vetro rotto coperto di polvere, vetrata di una baracca fatiscente all'interno del campo, la vignettatura negli angoli la feci durante la fase di stampa sotto l'ingranditore in camera oscura, manualmente con mascheratura. Il viraggio seppia giallo paglierino dà una visione anticata alla foto esso consiste in due bagni a parte in bacinella si effettuano dopo la stampa normale, una sbianca e appunto il viraggio".
Carlo Pollaci 31/08/2009 15:45
Una buona idea fotografica, che tuttavia non mi coinvolge e mi sembra da rivedere.Il bel visino del bambino, molto espressivo, è praticamente decontestualizato, perdendo di mordente.
Il "bordino" bianco che contorna l'incombente e non facilmente decifrabile forma nera mi sembra un chiaro indizio di interventi troppo pesanti in post.
Guglielmo Rispoli 29/08/2009 14:54
effettivamente nell'impatto iniziale il bianco che è intorno lascia un attimo di "distrazione" apparente e poi si va al cuore.....un bel cuore....
un bambino notevolmente comunicativo
e ben ripreso
forse anche un po' , ma poco, in pericolo per quel vetro ... (se non è fococomposizione)
ma, tornando alla foto, è un'immagine di impatto
.... dovrebbe fare strada... è bella
e, a mio modesto giudizio, anche tecnicamente ben fatta ed elaborata
Vincenzo Galluccio 26/08/2009 19:43
Mi piace, anche se , per me, la lettura del contesto non e' stata immediata.nicoletta cirillo 26/08/2009 14:27
Io credo di non aver mai visto uno scatto così...e lo dico sinceramente
è bellissima....
complimenti
By Nico
Carlo Atzori 26/08/2009 14:25
La firma è il meraviglioso volto di questo cucciolo d'uomo...la foto è davvero un capolavoro, come un frmmento di un sogno, livelli visivi che di intersecano e si uniscono, diventano un mondo a se...Complimenti all'utore-trice, perchè la fotografia grazie a queste foto diventa una meraviglia.
Questa foto farà tanta tanta strada, ne sono certo.
Marco Boragine 25/08/2009 16:14
c'è la firma...è tua lo so!!!Per me un capolavoro!!!