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La vita è come un quaderno di scuola. Con aria di festa t'appresti a correre dal cartolaio per comprarne almeno un paio: li metti nella cartella e poi via con quel prezioso carico ansiosa di distenderli sul banco, per guardarli, per annusarli, e girare delicatamente la copertina e nella prima pagina bianca, sulla riga appositamente tracciata, vergare il tuo nome, con la mano più ferma che la solennità del momento richiede e che il polso traballante in quella occasione ti concede. Scricchiola il pennino quando aggredisce la cellulosa del foglio bianco.... patrizia.... esce come per incanto: ecco il quaderno è inaugurato, ora è pronto per la sua missione nel mondo. Ci poni tutta la cura di cui disponi, fai attenzione a mantenerlo sano e bello ma, ahimè, ineluttabilmente, prima o poi cadrà una macchia di inchiostro, prima o poi si formerà una anti estetica orecchia nell'angolo inferiore della pagina destra. L'orecchia la stiri, la pieghi, ma quella no, si ribella e sempre si rialza. Allora con rinnovato vigore la schiacci sotto il gomito che fu la causa di quel dolore, di quel macello, ma il risultato è sempre quello, l'orecchietta non se ne va... e il quaderno non è più bello, la sua sorte è ormai segnata, la sua integrità andrà di male in peggio e non vedi l'ora che sia finito. A volti lo accantoni prima di essere all'ultima pagina arrivata, solo per la gioia di correre dal cartolaio a comprarne uno nuovo, e ricominciare il ciclo da capo.
A pensarci bene il quaderno di scuola non è come la vita: una sola viene data in dotazione perché il bio cartolaio dell’esistenza non l'hanno ancora inventato.
I bambini sono come un quaderno di scuola. C’è nel loro agire la solennità dovuta a un portentoso evento. E ogni accadimento è magico, portentoso. Con cipiglio il bimbo si appresta a fare ogni cosa, a imitazione dei grandi, convinto che da ogni sua mossa dipenderanno le sorti del mondo, e quindi l’atto che sta compiendo va fatto bene, per consegnarlo smagliante alle pagine della Storia, per la gioia dei posteri e delle loro spose, credo si dicano le “postere”, al fine dell’emissione di quell’ardua sentenza di cui tanto si parla.
La bimba della foto è intenta a svolgere come si deve il compito che le hanno assegnato o che ella stessa ha preteso con gran determinazione. Un sacchetto con del mangime le hanno affidato, un’oca va sfamata, prima che sia troppo tardi, prima che stramazzi al suolo contorcendosi per i morsi della fame: una buona azione va oggidì compiuta, per consentire alla Terra di girare intorno al Sole compiaciuta. L’assiste il fratellino, sbalordito dalla maestria ed efficienza con cui la sorella si destreggia in quella importantissima missione umanitaria, o s’ha da definire "paperesca", visto che la beneficiaria è una pennuta dal becco arancione. Semi nascosto il bimbo ha il berretto in testa, per via del fatto che il sole potrebbe all’improvviso diventare cocente e trapanargli il cervello, le maniche più lunghe di quello che prescrive la moda, tanto a breve il braccino si allungherà, e le punte dei piedi stanno divaricate, per consentirgli la massima stabilità. La sorella ha per contro le punta dei piedi un po’ curvate verso l’interno, ella ha da muoversi, e poi ella sa quello che si deve fare. Lo dimostra il prezioso sacchetto che tiene in mano. Oh, si è bene fidata la mamma a consegnarlo alla piccina, e lo dimostra altresì l’ochetta che spontaneamente offre la sua massima collaborazione acciocché tutto si svolga per il meglio, beccando come prescrive il copione, perché quel loro primo incontro sia un successo, per la tranquillità e la pace degli uomini di buona volontà.
A pensarci bene il quaderno di scuola non è come i bambini: restano tali solo per pochi spiccioli della loro vita, giusto il tempo necessario per girare le copertina.
Ciao, Geo.
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Geo Portaluppi 07/08/2009 2:52
La vita è come un quaderno di scuola. Con aria di festa t'appresti a correre dal cartolaio per comprarne almeno un paio: li metti nella cartella e poi via con quel prezioso carico ansiosa di distenderli sul banco, per guardarli, per annusarli, e girare delicatamente la copertina e nella prima pagina bianca, sulla riga appositamente tracciata, vergare il tuo nome, con la mano più ferma che la solennità del momento richiede e che il polso traballante in quella occasione ti concede. Scricchiola il pennino quando aggredisce la cellulosa del foglio bianco.... patrizia.... esce come per incanto: ecco il quaderno è inaugurato, ora è pronto per la sua missione nel mondo. Ci poni tutta la cura di cui disponi, fai attenzione a mantenerlo sano e bello ma, ahimè, ineluttabilmente, prima o poi cadrà una macchia di inchiostro, prima o poi si formerà una anti estetica orecchia nell'angolo inferiore della pagina destra. L'orecchia la stiri, la pieghi, ma quella no, si ribella e sempre si rialza. Allora con rinnovato vigore la schiacci sotto il gomito che fu la causa di quel dolore, di quel macello, ma il risultato è sempre quello, l'orecchietta non se ne va... e il quaderno non è più bello, la sua sorte è ormai segnata, la sua integrità andrà di male in peggio e non vedi l'ora che sia finito. A volti lo accantoni prima di essere all'ultima pagina arrivata, solo per la gioia di correre dal cartolaio a comprarne uno nuovo, e ricominciare il ciclo da capo.A pensarci bene il quaderno di scuola non è come la vita: una sola viene data in dotazione perché il bio cartolaio dell’esistenza non l'hanno ancora inventato.
I bambini sono come un quaderno di scuola. C’è nel loro agire la solennità dovuta a un portentoso evento. E ogni accadimento è magico, portentoso. Con cipiglio il bimbo si appresta a fare ogni cosa, a imitazione dei grandi, convinto che da ogni sua mossa dipenderanno le sorti del mondo, e quindi l’atto che sta compiendo va fatto bene, per consegnarlo smagliante alle pagine della Storia, per la gioia dei posteri e delle loro spose, credo si dicano le “postere”, al fine dell’emissione di quell’ardua sentenza di cui tanto si parla.
La bimba della foto è intenta a svolgere come si deve il compito che le hanno assegnato o che ella stessa ha preteso con gran determinazione. Un sacchetto con del mangime le hanno affidato, un’oca va sfamata, prima che sia troppo tardi, prima che stramazzi al suolo contorcendosi per i morsi della fame: una buona azione va oggidì compiuta, per consentire alla Terra di girare intorno al Sole compiaciuta. L’assiste il fratellino, sbalordito dalla maestria ed efficienza con cui la sorella si destreggia in quella importantissima missione umanitaria, o s’ha da definire "paperesca", visto che la beneficiaria è una pennuta dal becco arancione. Semi nascosto il bimbo ha il berretto in testa, per via del fatto che il sole potrebbe all’improvviso diventare cocente e trapanargli il cervello, le maniche più lunghe di quello che prescrive la moda, tanto a breve il braccino si allungherà, e le punte dei piedi stanno divaricate, per consentirgli la massima stabilità. La sorella ha per contro le punta dei piedi un po’ curvate verso l’interno, ella ha da muoversi, e poi ella sa quello che si deve fare. Lo dimostra il prezioso sacchetto che tiene in mano. Oh, si è bene fidata la mamma a consegnarlo alla piccina, e lo dimostra altresì l’ochetta che spontaneamente offre la sua massima collaborazione acciocché tutto si svolga per il meglio, beccando come prescrive il copione, perché quel loro primo incontro sia un successo, per la tranquillità e la pace degli uomini di buona volontà.
A pensarci bene il quaderno di scuola non è come i bambini: restano tali solo per pochi spiccioli della loro vita, giusto il tempo necessario per girare le copertina.
Ciao, Geo.
lorenza ceruti 03/05/2009 14:57
bellissima! molto delicata e anche il b/n lo trovo delicato adeguato ai protagonisti che sono tutti e tre meravigliosi!AVPhotographer 15/10/2008 10:31
...Un amore l'espressione in questo scatto, la naturalezza che esprime ....complimenti per l'attimo colto...Angelo
Vittoria Mazzoni 01/10/2008 20:47
Brava, ottimo scatto. VicPatrizia Urbinati - www.sorellelumiere.it 01/10/2008 18:29
grazie Federico! :-))si, te la saluto senz'altro!
federico fiorillo 01/10/2008 13:58
bella immagine.salutami Rita :)
Patrizia Urbinati - www.sorellelumiere.it 29/09/2008 9:12
grazie mille a tutti e tre! :-)ciao
Pat
Franco Folgori 28/09/2008 20:09
Immagine tenera e delicata...bravaArale 28/09/2008 16:39
è bellissima.