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Questo tuo lavoro mi ha interessato molto, anche perché ho prestato molta attenzione nel cercare di leggerlo,non è un lavoro di facile lettura e non è detto che ci sia riuscito.
Tu trai spesso spunti dalla Pittura e questo lo sai mi allieta molto, ma al tempo stesso non è facile sempre trovarne il bandolo come nelle foto di paesaggio.
E' evidente in questo caso il riferimento a Sironi quando dipingeva quelle realtà industriali della prima metà del secolo scorso, allora queste erano appena in espansione.
Come ben conosci, in quei quadri il pittore usava colori che andavano dal grigio fumo, ai marroni, al blu di prussia, ai colori carbone, erano visioni spesso notturne e cupe.
Ebbene nella tua composizione tu capovolgi quella visione e la presenti con i colori di un negativo fotografico.
Ed è qui, secondo il mio punto di vista, che si trova la tua intuizione geniale per ben rappresentare quello che vuoi dirci.
Già nel titolo invochi una nuova Rivoluzione industriale, il bisogno di fare industria in modo diverso, più compatibile più sostenibile.
Nell'immagine confermi questa volontà, fai prevalere i bianchi, immaginando dei complessi industriali penso più puliti, più ecologici, meno nocivi per le persone e che tenga conto dell'ambiente.
Anche quell'impressione che dai di passare sopra all'immagina come con una spugna , quasi a voler cancellare tutto quello che c'è sotto, sono tutti indicatori che confermano una denuncia forte a riguardo di queste problematiche sempre più attuali.(vedi ilva di Taranto )
Comunque veramente un gran bel lavoro, come vedi Cristina basta poco a volte per trasmettere qualcosa di significativo agli altri,è infondo il grande potere che ha l'immagine.
Ciao Aldo.
Un immagine che mi fa tornare in mente le parole di John Fante a proposito della Ford....credo che il romanzo fosse "chiedi alla polvere"...
credo che la faccenda si svolse negli anni '30 o '40....
cimitero contemporaneo, esattamente come la ns povera Italia... (lo so che non tutto era positivo, ma si poteva metterci una pezza e rendere tutto compatibile ed a misura di Natura ed uomo). CF
A me questo ricorda molto i quadri di Sironi, a parte il colore. Sembra quasi una foto da day after...gli uomini sono spariti..Bella foto e elaborazione
Nuovamente una ottima immagine ed una super post, questo da un punto di vista fotografico.
Con il titolo che gli hai dato sembra quasi tu voglia dire: Ma forse ne servirebbe Un'altra?
Comunque un gran bel lavoro.
Un saluto.
Alfredo
ci troviamo verso la fine del XIX secolo: in quel tempo - da poco iniziata la rivoluzione industriale - il problema non era ancora l'inquinamento ambientale, ma l'inquinamento della dignità della nuova classe di lavoratori: il proletariato, le cui condizioni di lavoro erano davvero indecenti.
La foto rende perfettamente questo concetto.
Ottima idea e altrettanto ottima elaborazione ed effetto grafico. L'immagine sembra citazione e omaggio della fotografia degli esordi, quella grande, dei calotipi e dagherrotipi.
Un caro saluto,
Carlo
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Luciano Demaio 02/03/2014 9:31
stupefacente mi piace molto ++++++++++Aldo Moglie2313 28/02/2014 23:00
Questo tuo lavoro mi ha interessato molto, anche perché ho prestato molta attenzione nel cercare di leggerlo,non è un lavoro di facile lettura e non è detto che ci sia riuscito.Tu trai spesso spunti dalla Pittura e questo lo sai mi allieta molto, ma al tempo stesso non è facile sempre trovarne il bandolo come nelle foto di paesaggio.
E' evidente in questo caso il riferimento a Sironi quando dipingeva quelle realtà industriali della prima metà del secolo scorso, allora queste erano appena in espansione.
Come ben conosci, in quei quadri il pittore usava colori che andavano dal grigio fumo, ai marroni, al blu di prussia, ai colori carbone, erano visioni spesso notturne e cupe.
Ebbene nella tua composizione tu capovolgi quella visione e la presenti con i colori di un negativo fotografico.
Ed è qui, secondo il mio punto di vista, che si trova la tua intuizione geniale per ben rappresentare quello che vuoi dirci.
Già nel titolo invochi una nuova Rivoluzione industriale, il bisogno di fare industria in modo diverso, più compatibile più sostenibile.
Nell'immagine confermi questa volontà, fai prevalere i bianchi, immaginando dei complessi industriali penso più puliti, più ecologici, meno nocivi per le persone e che tenga conto dell'ambiente.
Anche quell'impressione che dai di passare sopra all'immagina come con una spugna , quasi a voler cancellare tutto quello che c'è sotto, sono tutti indicatori che confermano una denuncia forte a riguardo di queste problematiche sempre più attuali.(vedi ilva di Taranto )
Comunque veramente un gran bel lavoro, come vedi Cristina basta poco a volte per trasmettere qualcosa di significativo agli altri,è infondo il grande potere che ha l'immagine.
Ciao Aldo.
cristian volpara 28/02/2014 21:13
Un immagine che mi fa tornare in mente le parole di John Fante a proposito della Ford....credo che il romanzo fosse "chiedi alla polvere"...credo che la faccenda si svolse negli anni '30 o '40....
Complimenti per la realizzazione.
Carlo Fontana 27/02/2014 13:38
cimitero contemporaneo, esattamente come la ns povera Italia... (lo so che non tutto era positivo, ma si poteva metterci una pezza e rendere tutto compatibile ed a misura di Natura ed uomo). CFPaolo Zappa 26/02/2014 22:58
Formidabile!!!giovannimontesi53 26/02/2014 21:05
Interessante elaborazione! Ciao Giovanni.Alberto Riotta 26/02/2014 17:04
molto bellaFabricio Luiz Guerrini 26/02/2014 11:55
A me questo ricorda molto i quadri di Sironi, a parte il colore. Sembra quasi una foto da day after...gli uomini sono spariti..Bella foto e elaborazioneStefano Cavazzini 25/02/2014 21:37
gran bella immagine an marì cris aschieri, questo lavoro mi piace davvero molto, complimentsadriana lissandrini 25/02/2014 21:04
graffiante ed amara immagine, eccellente lavoro Cris!Alfredo Spagnoli 25/02/2014 19:53
Nuovamente una ottima immagine ed una super post, questo da un punto di vista fotografico.Con il titolo che gli hai dato sembra quasi tu voglia dire: Ma forse ne servirebbe Un'altra?
Comunque un gran bel lavoro.
Un saluto.
Alfredo
RUFFINI SILVANO 25/02/2014 18:50
molto bella........!!complimenti Cris.............!!
ciao.....!
alberto16-menuder 25/02/2014 12:35
un quadro -bravissimaCrisgino lombardi 25/02/2014 8:43
ci troviamo verso la fine del XIX secolo: in quel tempo - da poco iniziata la rivoluzione industriale - il problema non era ancora l'inquinamento ambientale, ma l'inquinamento della dignità della nuova classe di lavoratori: il proletariato, le cui condizioni di lavoro erano davvero indecenti.La foto rende perfettamente questo concetto.
Brava, davvero
G
Carlo.Pollaci 25/02/2014 7:15
Ottima idea e altrettanto ottima elaborazione ed effetto grafico. L'immagine sembra citazione e omaggio della fotografia degli esordi, quella grande, dei calotipi e dagherrotipi.Un caro saluto,
Carlo