Lalibela-
etiopia- 2016 La città "celestiale" di Lalibela, la Gerusalemme d'Etiopia. Undici chiese monolitiche del XII secolo, scavate nel tufo vulcanico rosato. Vere e proprie "preghiere di pietra", divise in due gruppi sulle rive di un fiume chiamato non a caso Giordano, le chiese sono tuttora aperte al culto e collegate fra di loro da una rete di gallerie sotterranee scavate nella roccia. Architetture delle profondità, le basiliche non si stagliano all'orizzonte, è solo a pochi metri dalle fosse, confine fra sacro e profano, che si possono contemplare in tutto il loro mistico fascino. L'Etiopia è cristiana dal 335 e dopo il Concilio di Calcedonia del 451, i Cristiani d'Etiopia aderiscono alla chiesa d'Egitto, detta appunto Copta. Nel corso del secolo successivo l'ondata Islamica che travolge l'Africa, isola l'Etiopia e la Chiesa locale il cui rito, a differenza di quella europea, non subisce alcuna modificazione. Col passare dei secoli la Chiesa Etiope conserva un Cristianesimo primitivo che per molti aspetti ricorda l'originario mondo Biblico. Lalibela è rimasta a lungo isolata tra le Ambe etiopi per le cattive condizioni dei collegamenti stradali, il piccolo villaggio accoglie il visitatore con i mendicanti, la polvere e le pulci, ma offre i gioielli delle chiese rupestri, i più grandi monumenti monolitici di tutta l'Africa. Esplorare i meandri che collegano le chiese è un’esperienza indimenticabile. Tutte le chiese sono decorate sia all’interno che all’esterno, alcune sono affrescate. La più bella è quella dedicata a S.Giorgio: un monolite a forma di croce greca incassato per 13m nella roccia
wkbilder 08/04/2016 19:05
nice, peterFavaretto Mario 30/01/2016 22:47
Le persone disposte lungo il perimetro della chiesa sembrano in continuo movimento circolare quasi a voler far parte integrante del religioso silenzio. Buona domenica, Mario.