l'incanto delle macerie
E nuovamente mi tornano incontro
meridiani d'ombra, steccati aperti
e la voce del fiume antico.
Tremano lampi e aghi, qui
e vapori oltre i rami -
mormora il grigio, il sangue batte,
i ricordi sono sospesi:
testimoni mi siano gli alberi,
fiduciosi e presenti.
Nuovamente un respiro evapora
dal sottosuolo:
invisibile fiato avvolge i tronchi;
un concerto sottile ascende
ai mutevoli cieli
…
Il profilo del monte scivola
nel mio cuore notturno -
e io resto
accoccolata in attesa.
Mario Ventura 17/01/2011 18:51
Parole ben incastonate, nell'anima. Come quelle pietre, resitenti al tempo e i suoi dilemmi..lucy franco 03/01/2011 0:47
le parole che accompagnano la tua immagine, fanno da sostegno, cornice, dolce culla.mi piace questa tua visualizzazione, così profonda
lucy
carla ippoliti 02/01/2011 13:32
Bellissima la tua poesia... a dar voce ad una bella immagine.ciao Carla