---l'insostenibile leggerezza dell'essere--- Imagen & Foto | concettuale Fotos de fotocommunity
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Vorrei tanto un’epoca mia, un’epoca in cui sia io a decidere liberamente della mia morale, ovvero una morale senza sovrastrutture, una morale che non consideri la morale di coloro che la predicano per paura che altri abbiano i coraggio di infrangerla, coraggio che essi non hanno avuto. Alla fine è insostenibile ciò che si crede sia insostenibile, quando, invece, altro non è che aria fritta. Etheronym l’ha letta, ma non è andato via, vuole rimanere per cambiare il mondo, è un illuso, ma non gliel’ho detto.
Immagine altamente creativa su come una scelta di leggerezza possa apparire pesantissima da assumere.
Soprattutto per chi è cresciuto col principio che la vita sia solo un onere da cui è immorale esonerarsi, e che la mancanza di esso coincida con un' altrettanta mancanza di spessore morale.
Mentalità difficile da dismettere in un'epoca che presenta ancora troppe tracce di puritanesimo e ove sono ancora onnipresenti messaggi repressivi del tipo:
“ Ciò che è facile da ottenere contiene insidie”
“ Una cosa divertente non può essere che riprovevole”
“La responsabilità non sarà mai collettiva ma per forza di qualcuno che dovrà espiare a nome di tutti. Se non si trova un altro, quel qualcuno sarò io. “
Ecc. ecc.
A Etheronym , che con grande fatica regge sulle spalle la leggerezza come fosse il peso del mondo, voglio lasciare questa poesia di James Kavanaugh (prete ribelle americano)
Someday I’ll walk away
And be free
And leave the sterile ones
Their secure sterility.
I’ll leave without a forwarding address
And walk across some barren wilderness
To drop the world there
Then wander free of care
Like an unemployed Atlas.
La traduzione è mia:
Un giorno me la filerò da qui
E sarò libero
Di affidare gli inutili
Alle loro sterili sicurezze.
Andrò via senza lasciar recapito,
In cerca di una landa deserta
Dove scaricare il mondo
Per poi vagar senza impegni
come un disoccupato Atlante.
Fossi in te però non gliela lascerei leggere; non si sa mai, caro Lom, il tuo fedele potrebbe anche decidere di appendere il cappello anzitempo... ahahaha (un rischio da non correre)
Di nuovo complimenti per la realizzazione, mica roba da tutti...
CIAo!
PS. Mi scuso per la prolissità, ma non avevo niente da fare...
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Giorgio Montani 04/02/2017 15:57
Ah! se fosse andato in palestra..................gino lombardi 03/02/2017 18:35
Vorrei tanto un’epoca mia, un’epoca in cui sia io a decidere liberamente della mia morale, ovvero una morale senza sovrastrutture, una morale che non consideri la morale di coloro che la predicano per paura che altri abbiano i coraggio di infrangerla, coraggio che essi non hanno avuto. Alla fine è insostenibile ciò che si crede sia insostenibile, quando, invece, altro non è che aria fritta. Etheronym l’ha letta, ma non è andato via, vuole rimanere per cambiare il mondo, è un illuso, ma non gliel’ho detto.ann mari cris aschieri 03/02/2017 17:46
Immagine altamente creativa su come una scelta di leggerezza possa apparire pesantissima da assumere.Soprattutto per chi è cresciuto col principio che la vita sia solo un onere da cui è immorale esonerarsi, e che la mancanza di esso coincida con un' altrettanta mancanza di spessore morale.
Mentalità difficile da dismettere in un'epoca che presenta ancora troppe tracce di puritanesimo e ove sono ancora onnipresenti messaggi repressivi del tipo:
“ Ciò che è facile da ottenere contiene insidie”
“ Una cosa divertente non può essere che riprovevole”
“La responsabilità non sarà mai collettiva ma per forza di qualcuno che dovrà espiare a nome di tutti. Se non si trova un altro, quel qualcuno sarò io. “
Ecc. ecc.
A Etheronym , che con grande fatica regge sulle spalle la leggerezza come fosse il peso del mondo, voglio lasciare questa poesia di James Kavanaugh (prete ribelle americano)
Someday I’ll walk away
And be free
And leave the sterile ones
Their secure sterility.
I’ll leave without a forwarding address
And walk across some barren wilderness
To drop the world there
Then wander free of care
Like an unemployed Atlas.
La traduzione è mia:
Un giorno me la filerò da qui
E sarò libero
Di affidare gli inutili
Alle loro sterili sicurezze.
Andrò via senza lasciar recapito,
In cerca di una landa deserta
Dove scaricare il mondo
Per poi vagar senza impegni
come un disoccupato Atlante.
Fossi in te però non gliela lascerei leggere; non si sa mai, caro Lom, il tuo fedele potrebbe anche decidere di appendere il cappello anzitempo... ahahaha (un rischio da non correre)
Di nuovo complimenti per la realizzazione, mica roba da tutti...
CIAo!
PS. Mi scuso per la prolissità, ma non avevo niente da fare...