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Monte di Pietà (1530-35)

Monte di Pietà (1530-35)

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ettore caburlotto


Free Account, Padova

Monte di Pietà (1530-35)

Il Monte di Pietà fu istituito alla fine del Quattrocento per combattere la piaga dell’usura, che allora imperversava, anche a Padova. Dopo aver occupato altre sedi, il Monte si trasferì nel Cinquecento in Piazza Duomo, nel palazzo oggi sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. L’edificio fu costruito nel 1530-1535, su disegno del veronese G.M. Falconetto, sopra i resti - costituiti da un portico a sei fornici e dal paramento murario sottostante - di un precedente palazzo distrutto da un incendio e appartenuto, guarda caso, a Reginaldo Scrovegni, noto usuraio e padre di quell’Enrico che sarà il committente della Cappella degli Scrovegni. Dell’antica "casa brusada" degli Scrovegni rimane qualche traccia nelle arcate in terracotta, sotto il portico.
Notevole è la facciata. Fra la terza e la quarta arcata, essa mostra lo splendido rilievo in stucco della Pietà, opera di Silvio Cosini, mentre - fra la sesta e la settima arcata - si trova la statua del Beato Bernardino, opera di G.B. Albanese. Il prospetto su Via Monte di Pietà è stato realizzato - in stile barocco - nel 1613-18, su disegno di Vincenzo Dotto. Il corpo centrale della facciata mostra quattro statue con i protettori della città - Sant'Antonio, San Prosdocimo, San Daniele e Santa Giustina - scolpite dall’Albanese. Tra le opere più importanti dell’interno, sono gli affreschi del Campagnola che raffigurano il Beato Bernardino da Feltre, quello di G.B. Bissoni, con il Beato Bernardino e la Carità, e quello di G. Giona, con San Bernardino che implora la Vergine in trono.

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