"Nuvole in viaggio" di Mojique (Francesco Rega)
Idea: avere una nuvola come compagna di viaggio.
Modo di esecuzione: foto scattate in sequenza, a distanza di pochi minuti l'una dall'altra, con una digitale compatta, durante un viaggio in treno, dal finestrino; infatti, in alcuni scatti, si notano, volutamente non corretti in post, macchie e riflessi sul vetro.
La nuvola è sempre la stessa, seguita nelle sue evoluzioni.
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Ciro Prota 25/06/2009 1:17
....anche per me Eugenio dice bene...dice:non succede niente....ed e' proprio questo il punto...non capita nulla che possa raccontare il tuo "estraniarti" di quel momento....e' stato un colloquio tra te e la nuvola..ma tale e' rimasto...a noi,o meglio pardon..a me...non arriva nulla che non sia cio' che si vede..e questo e' molto limitativo....insomma hai avuto un momento di "riflessione" ma raccontato in modo molto...come dire...."ermetico"......a presto
Ciro
Vincenzo Galluccio 24/06/2009 18:19
Cosa posso dirti caro "autore" mio? Ecco, mi viene in mente un proverbio nigeriano che dice "foto spiegata, foto sbagliata", mi viene da suggerirti di leggere il commento di Sinatra con il quale mi trovo d'accordo: se di riflessi si deve parlare che siano allora chiari e ben accentuati; tutta la fotografia, nella forma e nella sostanza, mi sembra alquanto "sfumata", sia nei riflessi, sia nella ridondanza (non tutto cio' che e' voluto e' per forza bello).PS:suggerisco all'autore di guardarsi la mostra di Moschitti "VETRINITA'".
Un caro abbraccio, Vincenzo
VeronicaGiossi 24/06/2009 0:16
trovo lo scatto, un atto creativo, ovvero pensato, sentito e vissutoper me la fotografia è questo
personalmente se devo dare un giudizio tecnico avrei scelto un bn diverso
ma non conosco la maturità fotografica del fotografo e quindi non so fino a che punto è voluto così e quindi esprime il suo gusto in materia di bn
ciao :-)
Maricla Martiradonna 23/06/2009 10:11
RISPOSTA DELL'AUTORE:"Pieno rispetto che non piaccia la ridondanza, ma ci tengo a precisare, se ce ne fosse bisogno, che la serie di foto è volutamente ridondante: si parla di una nuvola che accompagna il viaggiatore, con le sue evoluzioni...
poi parliamo dei riflessi sul finestrino...
io l'ho precisato in didascalia perché, non essendo nitidissimi e non essendo presenti in tutti gli scatti, i riflessi potevano essere scambiati per semplici macchie, come nella seconda immagine. ma invito vincenzo galluccio di avallone a riguardare con più attenzione anche la 5^ immagine: c'è un riflesso anche lì, sfumato, sfocato, ma c'è (il "fantasma" del fotografo...) e lo dice l'immagine, come lui suggerisce che andasse fatto, non "solo" la didascalia...
;-))))))))))))))))))
Vincenzo Galluccio 21/06/2009 11:42
Nel complesso la foto non mi piace perchè ridondante.Ammetto, non avevo compreso la presenza del finestrino, ma qui sta anche il limite di tutta la fotografia che appare semplicemente "macchiata" nel secondo fotogramma: se la fotografia voleva essere un riflesso allora il riflesso andava sottolineato ( in forma di immagine e non con una didascalia), in pratica e' una fotografia che fatta attraverso un vetro ha ridotto la "luminosità e nitidezza" dell'obiettivo.