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Eccomi di ritorno, GinoLom, ci ho messo parecchio a ripresentarmi ma ogni volta che mi affacciavo mi ritornava l’ilarità…
E poi…cosa poter aggiungere di inedito?
Vabbè a pensarci bene mi viene in mente questo:
Cuore di mamma non ha occhi perché ogni figlio (soprattutto se maschio) lo vede bello e bravo.
E' un suo piezz e core e lo difenderà comunque a spada tratta come difenderebbe se stessa.
Un po’ diverso l’atteggiamento emotivo verso le povere figlie femmine trattate con disparità fin dalla culla.
Abitiamo nel Paese del mammismo: le mamme imperversano sempre a cominciare dalle favole che ci raccontano da bambini.
Si tratta spesso di incaute donne, responsabili dei guai che capitano ai figli, o meglio alle figlie, tipo la mamma di Cappuccetto Rosso che spedisce la bimba per boschi raccomandandole di stare attenta al lupo…
Ma vogliamo scherzare?? Si può sapere perchè non ci è andata lei stessa a portare le merendine alla nonna?
Oppure quell’altra smemorata regina che, alla festa di battesimo, dimentica di invitare una delle buone fate dispensatrici di doni celesti, la quale poi - offesa - lancerà un maleficio sulla neonata innocente.
Dimenticanze imperdonabili, quasi lapsus freudiani, oltretutto contrastanti con l’etichetta di corte! Per cosa è stipendiato a fare il Ciambellano?
E che dire della lunga sequela di mamme che hanno il vizio novellistico di morire prematuramente abbandonando i propri figli nelle sgrinfie di matrigne invidiose, sfruttatrici o avvelenatrici!
La mancanza di presenza materna imperversa nelle fiabe, sottintendendo proditoriamente che è lei la figura genitoriale di riferimento, fonte di ogni bene quando presente e di ogni male quando assente, paralizzando il bambino nella costante angoscia di abbandono. Infatti il padre è quasi sempre dipinto come uno sconsiderato inetto, un fallito, un babbeo disinteressato dei propri figli, che inevitabilmente si fa gabbare dalla donna sbagliata, e a lei li abbandona senza curarsi se vengono maltrattati, uccisi o finiscano in un inferno di guai.
Insomma, va detto chiaro e tondo…è andata meglio a Pinocchio - che di mamma non avendone nessuna - si è potuto almeno divertire un po’.
A prescindere dalle madri, un discorso a parte meritano gli Scarrafoni, i quali, partendo da uno svantaggio fisico, spesso compensano le presunte carenze con una superiore intelligenza e nella disgrazia fisica (come Leopardi) riescono a sviluppare risorse meglio di tanti altri.
Molto bene, CIAo! cris
sono sempre sorpresa piacevolmente dai tuoi capolavori.
Ed ogni volta c'è qualcosa in più. Mente fervida la tua... e grande, grandissima abilità.
Nello scarrafone hai saputo imprimere signorilità di portamento - ereditata dalla madre -:) tale da far dimenticare la sua poca bellezza...
Complimenti Gino tanti tanti
Immagine molto simpatica che al contempo comporta nella sua attualità tutta una serie di sottesi abbastanza drammatici che si ripercuotono sul vivere comune odierno specie legato all'abdicare de facto di molti genitori al ruolo educativo che viene compensato con un iper protettività dei pargoli visti (e sempre pargoli restano indipendentemente dall'età) come paladini senza macchia anche se di fatto sono teppisti in erba (e in troppi casi neppure troppo in erba). Penso all'impossibilità da parte di molti insegnanti di esercitare il proprio compito formativo a causa dell'ostracismo di genitori schierati a prescindere in nome di un presunto senso di persecuzione che sempre tali insegnanti applicherebbero a loro vedere, nei confronti dei loro figli... penso a quei genitori pronti a definire giochi le sevizie dei loro figli maggiorenni verso vittime minorenni ree di non corrispondere ai loro canoni estetici... penso ai genitori pronti a definire sciocchezze da adolescenti gli stupri di branco...
Come se il senso di smarrimento e di angoscia di fronte all'esistenza di kafkiana memoria si ripercuota in modo selettivo nel delineare confini all'interno della società... i figli divengono baluardi contro l'ingerenza dell'alienazione sociale e quindi la loro purezza e bellezza è da difendere a prescindere perchè oggi si va ben oltre alla difesa del proprio sangue... si difende acriticamente un frammento della propria identità. Quindi il detto della tradizione assurge a scudo giustificativo di atteggiamenti aberranti tanto dal figlio "bello" che della mamma sua... Sarebbe veramente molto importante riuscire a riacquistare il controllo e l'onestà intellettuale che consenta di vedere i nostri figli per ciò che sono in modo da estrarli dal loro castello di illusioni e prepararli adeguatamente ad una vita che non lesinerà colpi bassi. Ancora una volta un tema socialmente importante e di estrema attualità che presentato con ironia lo rende anche più piacevole da affrontare! Maurizio :)
gli scarafaggi ci sono superiori ecco perché i figli bisogna lasciarli andare via dalle grinfie di mamma e papà non sono possedimenti... altrimenti li schiacciano i loro scarrafoni, come scarafaggi. magari pure in buona fede... come persone solari.
bella, per me. complimenti.
ciao Gino.
paola
adesso mi metti di buon umore anche di sera..!Ha ragione Ann mari ....ma dove le peschi??
Penso nel lago profondo della tua genialità!!!!Ti ringrazio anch'io.....
Giuro: mi hai scatenato un'ilarità irrefrenabile, come se avessi lanciato una bomba al gas esilarante!
Ma dove le scovi? questa è una genialata senza precedenti, da far rialzare di botto il mercato azionario.
Da premio, spero che Editor's Choice la terrà nel dovuto conto.
Sono KO dal mal di pancia ...ritornerò appena riacquistato il mio UmorNero!
CIAo e....GRAZIE
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Luisa Masala 27/11/2015 0:18
troppo simpatica!ann mari cris aschieri 26/10/2014 19:40
Eccomi di ritorno, GinoLom, ci ho messo parecchio a ripresentarmi ma ogni volta che mi affacciavo mi ritornava l’ilarità…E poi…cosa poter aggiungere di inedito?
Vabbè a pensarci bene mi viene in mente questo:
Cuore di mamma non ha occhi perché ogni figlio (soprattutto se maschio) lo vede bello e bravo.
E' un suo piezz e core e lo difenderà comunque a spada tratta come difenderebbe se stessa.
Un po’ diverso l’atteggiamento emotivo verso le povere figlie femmine trattate con disparità fin dalla culla.
Abitiamo nel Paese del mammismo: le mamme imperversano sempre a cominciare dalle favole che ci raccontano da bambini.
Si tratta spesso di incaute donne, responsabili dei guai che capitano ai figli, o meglio alle figlie, tipo la mamma di Cappuccetto Rosso che spedisce la bimba per boschi raccomandandole di stare attenta al lupo…
Ma vogliamo scherzare?? Si può sapere perchè non ci è andata lei stessa a portare le merendine alla nonna?
Oppure quell’altra smemorata regina che, alla festa di battesimo, dimentica di invitare una delle buone fate dispensatrici di doni celesti, la quale poi - offesa - lancerà un maleficio sulla neonata innocente.
Dimenticanze imperdonabili, quasi lapsus freudiani, oltretutto contrastanti con l’etichetta di corte! Per cosa è stipendiato a fare il Ciambellano?
E che dire della lunga sequela di mamme che hanno il vizio novellistico di morire prematuramente abbandonando i propri figli nelle sgrinfie di matrigne invidiose, sfruttatrici o avvelenatrici!
La mancanza di presenza materna imperversa nelle fiabe, sottintendendo proditoriamente che è lei la figura genitoriale di riferimento, fonte di ogni bene quando presente e di ogni male quando assente, paralizzando il bambino nella costante angoscia di abbandono. Infatti il padre è quasi sempre dipinto come uno sconsiderato inetto, un fallito, un babbeo disinteressato dei propri figli, che inevitabilmente si fa gabbare dalla donna sbagliata, e a lei li abbandona senza curarsi se vengono maltrattati, uccisi o finiscano in un inferno di guai.
Insomma, va detto chiaro e tondo…è andata meglio a Pinocchio - che di mamma non avendone nessuna - si è potuto almeno divertire un po’.
A prescindere dalle madri, un discorso a parte meritano gli Scarrafoni, i quali, partendo da uno svantaggio fisico, spesso compensano le presunte carenze con una superiore intelligenza e nella disgrazia fisica (come Leopardi) riescono a sviluppare risorse meglio di tanti altri.
Molto bene, CIAo! cris
Tery22 21/10/2014 14:40
ahahahah, troppo bella, complimenti di cuore!!!!!Tery
Paperina 20/10/2014 8:05
sono sempre sorpresa piacevolmente dai tuoi capolavori.Ed ogni volta c'è qualcosa in più. Mente fervida la tua... e grande, grandissima abilità.
Nello scarrafone hai saputo imprimere signorilità di portamento - ereditata dalla madre -:) tale da far dimenticare la sua poca bellezza...
Complimenti Gino tanti tanti
cristian volpara 17/10/2014 13:34
Sei un genio(È un po che non te lo dicevo :)
Maurizio Moroni (UKPhoto) 17/10/2014 11:21
Immagine molto simpatica che al contempo comporta nella sua attualità tutta una serie di sottesi abbastanza drammatici che si ripercuotono sul vivere comune odierno specie legato all'abdicare de facto di molti genitori al ruolo educativo che viene compensato con un iper protettività dei pargoli visti (e sempre pargoli restano indipendentemente dall'età) come paladini senza macchia anche se di fatto sono teppisti in erba (e in troppi casi neppure troppo in erba). Penso all'impossibilità da parte di molti insegnanti di esercitare il proprio compito formativo a causa dell'ostracismo di genitori schierati a prescindere in nome di un presunto senso di persecuzione che sempre tali insegnanti applicherebbero a loro vedere, nei confronti dei loro figli... penso a quei genitori pronti a definire giochi le sevizie dei loro figli maggiorenni verso vittime minorenni ree di non corrispondere ai loro canoni estetici... penso ai genitori pronti a definire sciocchezze da adolescenti gli stupri di branco...Come se il senso di smarrimento e di angoscia di fronte all'esistenza di kafkiana memoria si ripercuota in modo selettivo nel delineare confini all'interno della società... i figli divengono baluardi contro l'ingerenza dell'alienazione sociale e quindi la loro purezza e bellezza è da difendere a prescindere perchè oggi si va ben oltre alla difesa del proprio sangue... si difende acriticamente un frammento della propria identità. Quindi il detto della tradizione assurge a scudo giustificativo di atteggiamenti aberranti tanto dal figlio "bello" che della mamma sua... Sarebbe veramente molto importante riuscire a riacquistare il controllo e l'onestà intellettuale che consenta di vedere i nostri figli per ciò che sono in modo da estrarli dal loro castello di illusioni e prepararli adeguatamente ad una vita che non lesinerà colpi bassi. Ancora una volta un tema socialmente importante e di estrema attualità che presentato con ironia lo rende anche più piacevole da affrontare! Maurizio :)
lucy franco 17/10/2014 9:11
ahahahahahhahahhahhami associo alla risata generale, una trasposizione ironica e "vera" direttamente da tradizione popolare al nostro monitor, grazie a te!
nevedicarne di cara polvere 17/10/2014 8:54
gli scarafaggi ci sono superiori ecco perché i figli bisogna lasciarli andare via dalle grinfie di mamma e papà non sono possedimenti... altrimenti li schiacciano i loro scarrafoni, come scarafaggi. magari pure in buona fede... come persone solari.bella, per me. complimenti.
ciao Gino.
paola
isabella bertoldo 16/10/2014 22:05
adesso mi metti di buon umore anche di sera..!Ha ragione Ann mari ....ma dove le peschi??Penso nel lago profondo della tua genialità!!!!Ti ringrazio anch'io.....
Nicola Matarrese 16/10/2014 21:49
Semplicemente : geniale !ciao :-)
ann mari cris aschieri 16/10/2014 21:24
Giuro: mi hai scatenato un'ilarità irrefrenabile, come se avessi lanciato una bomba al gas esilarante!Ma dove le scovi? questa è una genialata senza precedenti, da far rialzare di botto il mercato azionario.
Da premio, spero che Editor's Choice la terrà nel dovuto conto.
Sono KO dal mal di pancia ...ritornerò appena riacquistato il mio UmorNero!
CIAo e....GRAZIE