Palermo
Mi aggiravo con la macchina fotografica, come dentro a un set di un film western. Capivo che la mia città, in quell'angolo irrazionale, sperduto, era davvero vicina. La fiutavo. Così voltandomi ho visto le case abbandonate, ferite, trascurate. Le tende a righe al sole. Ho provato amore, di quello irrisolto, come un sorriso nel dispiacere.
Un camion andava via, alzando un'altra nube, e a un tratto quella che respiravo era la polvere delle catacombe, dei morti di peste e di mafia, la stessa terra sulle ginocchia sbucciate dei bambini che... "Susìti, ca un c'è nienti." ....Perchè bisogna rialzarsi, sempre.
Palermo è una mamma che dice "non piangere, se no ti do il resto" - delle botte, si intende. La mamma che non ti fa piangere mai, anche se fa male.
Eccola dov'era la mia Palermo, in quel fiato, in quel sudore, in mezzo al niente, tra le case assolate.
Come in un grande scenario di guerra, ma nella pausa set.
Scan film ELITEchrome - Diana F+
Enrico Doria 11/12/2012 12:35
:-)))bella rivederla ogni tanto...
e sapere che io l'ho a portata di mano.....
patrizia gasparini 28/09/2012 17:51
complimenti x le tue parole e l' espressivita' della fotoMichele Sasso 25/09/2012 12:25
Bravo, molto espressivalucy franco 23/09/2012 15:00
meravigliosa, nella sua emozionante comunicativitàPaolo JuliuS Sceusa 12/09/2012 21:13
Davvero interessante !!!Ciao, Paolo.
Giòruggy 12/09/2012 14:56
una dichiarazione d'amore alla tua terra e alla tua città!Complimenti sia per la foto sia per le parole.
- René - 12/09/2012 7:49
Bella...