Piccolo cimitero di campagna
A guardarti m’indugio intenerito,
d’oltre il muretto basso che ti cinta,
piccolo cimitero di campagna.
Aperto al celo, alla mercé del vento
della pioggia, vegliato dalle stelle,
tu ancora partecipi alla vita.
Soave come l’improvviso sonno
che chiude gli occhi al piccolo che piange,
l’erba qui addormenta le speranze
delle fanciulle, l’ansia delle madri
e tutto il nostro affaccendarci invano...
Qui la vita e la morte si dan mano
come sorelle...
Tutto ciò che è,
è un poco ciò che fu, un poco ciò
che sarà...
Qui è facile pensare
che quella farfalletta che là alia,
chiusa la sua vicenda, rivivrà
nel geranio fiammante del balcone
o nei capelli d’una donna amata...
Piccolo cimitero di campagna,
in questo poco sole di settembre
è così dolce quel che insegni al cuore
ch’egli di gratitudine si gonfia.
E, uscendo da me stesso, mi vedo,
in altre forme in sempre nuove forme
essere eternamente come i cieli.
http://www.paoloborsoni.net/sbarbaro.htm
Izabella Vegh 09/07/2011 17:02
bellissima BNChiara Ab. 03/07/2011 22:33
Molto bella e molto dolce s'intona perfettamente alla poesia che hai scelto.Stropp 03/07/2011 17:34
Simplemente bella! "Soave come l'improvviso sonno ...", parole molto belle.Complimenti, Ana