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Benedetta Spagnuolo


Free Account, Catania

portrait # A

Come se fossi in un teatro, in uno spettacolo, le parti: “trasparente” ed “evidente” sono ormai attori; se da una parte, le immagini, sono mascherate e quindi “non chiare” da poter dare sicurezza, perché appunto sconosciute dall’occhio umano, dall’altra la trasparenza e l’evidenza di un’immagine di noi che di solito sconosciamo e non riusciamo a gettar fuori. Quello che sembra una contraddizione di queste definizioni “non chiare” e “trasparenti”, sono semplicemente l’ibrido esatto che contiene l’essere da me celato, un essere androgino, un essere che scappa da un corpo ormai stanco di essere “definito”, un essere che cambia seconda di ciò che ha davanti, un essere fatto di schegge infinite di sè, un essere che si ribella ad una società ormai troppo cieca e ormai pronta a giudicare anche il “nostro fantasma”.

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