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però...va bene così...
il mosso è il movimento, il colore resta, anche nei suoi luccichii, la ripresa dal basso aiuta a snellire il quadro, il soggetto è sufficientemente chiaro da non esser scambiato per quel che non è. ciao antonio, sempre fusi tra loro cervello percettivo e narrativo. sì, perchè, anche se non ci credi, oltre al tuo titolo, si sente sia il suono delle fanfare, sia lo scalpiccio degli scarponi, sia il brusio della folla. ops, anche il click del tuo otturatore e il tuo respiro trattenuto nel farlo
Una fotografia viene considerata errata in base ad una regola prestabilita, quindi una immagine che deroga ad una norma.
Ma la definizione di errore non è immutabile, al contrario è sottoposta a incessanti variazioni.
L’incostanza degli errori dipende soprattutto da colui che li giudica tali.
Il carattere riuscito od errato di una fotografia - scrive Serge Tisseron – è legato all’idea che il suo autore si è fatto di ciò che debba essere una “ buona “fotografia.
Ecco rivelato un elemento evidentemente basilare per la definizione stessa di “errore”: la sua variabilità.
Nel tempo, e nello spazio…fluido è il confine.
Si crea allora nelle zone grige, una “estetica dell’imperfezione”, la fotografia che fa degli errori il punto di forza, la meraviglia visiva, l’efficacia della ripresa.
“…mossa, mossa, mossa….però.”
Illuminanti le stesse parole dell’Autore.
Sintesi e declamazione assolutamente puntuale, della “fautographie”
(considerazioni liberamente tratte da Clèment Chèroux “L’errore fotografico” )
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Andreas Boeckh 26/10/2011 7:53
immagine originale con movimento e gioiaAndreas
Vinicio Sforzi 07/07/2011 22:57
Bella!!!!!!!!!!!!!!!Alessandro Russo 02/07/2011 22:39
bel movimentob. monica 20/06/2011 14:53
però...va bene così...il mosso è il movimento, il colore resta, anche nei suoi luccichii, la ripresa dal basso aiuta a snellire il quadro, il soggetto è sufficientemente chiaro da non esser scambiato per quel che non è. ciao antonio, sempre fusi tra loro cervello percettivo e narrativo. sì, perchè, anche se non ci credi, oltre al tuo titolo, si sente sia il suono delle fanfare, sia lo scalpiccio degli scarponi, sia il brusio della folla. ops, anche il click del tuo otturatore e il tuo respiro trattenuto nel farlo
lucy franco 20/06/2011 0:01
Una fotografia viene considerata errata in base ad una regola prestabilita, quindi una immagine che deroga ad una norma.Ma la definizione di errore non è immutabile, al contrario è sottoposta a incessanti variazioni.
L’incostanza degli errori dipende soprattutto da colui che li giudica tali.
Il carattere riuscito od errato di una fotografia - scrive Serge Tisseron – è legato all’idea che il suo autore si è fatto di ciò che debba essere una “ buona “fotografia.
Ecco rivelato un elemento evidentemente basilare per la definizione stessa di “errore”: la sua variabilità.
Nel tempo, e nello spazio…fluido è il confine.
Si crea allora nelle zone grige, una “estetica dell’imperfezione”, la fotografia che fa degli errori il punto di forza, la meraviglia visiva, l’efficacia della ripresa.
“…mossa, mossa, mossa….però.”
Illuminanti le stesse parole dell’Autore.
Sintesi e declamazione assolutamente puntuale, della “fautographie”
(considerazioni liberamente tratte da Clèment Chèroux “L’errore fotografico” )
Lucy
Ambra Menichini 19/06/2011 20:11
wow!!!!!!potente eh!!!
++++++
A & G
Michele Pierro 19/06/2011 18:07
Meravigliosa