"SISLE...Y" di Renato Orsini Imagen & Foto | agorà, agorà-discussioni interessanti, temi Fotos de fotocommunity
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Le parole di Renato Orsini, un caro amico in "carne ed ossa" ,valgono a sottolineare una mia idea di sempre, ovvero che la vita e' una tragedia per chi sente, una commedia per chi pensa, e quando immaginiamo la fotografia come un "gioco" vale la pena ricordare che non c'è gioco se non c'è partecipazione.
C'è un "modo" di scrivere e di dire, c'è un modo di "leggere" e di sentire, ovvero quello che conta e' la qualità della relazione con le cose e le persone, al di fuori di questo spazio ci sono solo giustificazioni emozionali a comportamenti personali.
La fotografia e' un punto di vista alla luce del sole che nasce in camera oscura, per cui Agorà puo' diventare il "cestino" delle nostre buone intenzioni, oppure uno spazio libero in cui esercitarci alla "critica".
Con affetto verso tutti, Vincenzo
Il senso dell'Agorà è stato ben chiarito da Maricla.
Per parte mia è stata una piacevole sorpesa scoprire che questa foto, tanto "commentata", è di un caro amico e di un fotografo che apprezzo ...... nessun risentimento da parte dell'autore, ovviamente.
In una circostanza diversa, se avesse postato la foto nel suo portfolio visibile gli avrei scritto in privato:
"Renà ma che schifezza è questa !!" :-)))) ... e gli avrei detto esattamente le stesse cose ........
Poi è ovvio che " .... la fotografia è un punto di vista alla luce del sole" ...per cui ciascun autore coglie alcuni aspetti delle immagini altrui trascurandone altri anche in maniera inconsapevole e questo perchè fc è un sito di fotoamatori e non di Maestri della Fotografia che albergano in ben altri lidi :-))))
Carlo ha ragione nel richiedere una maggior partecipazione all'Agorà ed a proporsi per una discussione "spersonalizzata" .
Di questo, io per primo faccio ammenda ...........
A presto.
Luca
Già, non è facile mettersi in gioco ed accettare l'altrui giudizio, peggio ancora se è non benevolo, non edificante per il notro ego, perchè alla fine di tutti i discorsi, quell oche conta davvero è sapere che il giudizio degli altri, anche se negativo, serve a capire se la "strada" fotografica che abbiamo intrapreso è capita. se il nostro modo di fare foto diventa davvero un messaggio, un modo per far arrivare agli altri il nostro modo di vedere la realtà che ci circonda...certo, a volte qualcuno esagera, va oltre il ocmmento ed il giudizio della foto, altri si limitano a scrivere bello, bellissimo, carino, grande...ma non è questo il senso di Agorà, quì tutto cambia, ci si mette in gioco, senza reti di protezione, senza nessuno che sappia davvero chi è l'autore, a volte lo si intuisce dall ostile, da quel tocco che ognuno di noi ha, ma spesso sbagliamo.....l'importante è che anche le critiche siano scritte con i sovuti modi, e sopratutto si dovrebbe anche scrivere cosa sarebbe stato megli ofare per migliorare questa o quella foto, dare un aiuto tecnico, per chi di bagaglio tecnico e di esperienza ne ha di più.....ma offendere le persone, questo no, non si dovrebbe mai fare, perchè ogni fotografia ed ogni fotografo ha la propria dignità e questo è un diritoo sacrosanto, che nessuno può togliere a nessuno.
Spero che questa discussione possa servire a riportare davvero molta più gente quà su Agorà, Vincenzo (Cartechini) vieni anche tu quì, posta el tue foto, lascia i tuoi commenti, vedrai che vedendolo da dentro tutto questo ti sembrerà migliore, dall'esterno non arriva del tutto l'atmosfera di questo luogo, ma soratutto, come ha detto siustamente Renato, è un gioco, niente di meno e niente di più.
Un saluto a tutti e finitela di fare i "ragazzacci", che ormai gli anni per farlo son oandati via, mi spiego Vincenzo (Galluccio Di Avallone)?? ha ha ha...scherzo, ovviamente, anche per stemperare gli animi.
dai ragazzi è solo un gioco.. in cui ci si mette in gioco.. per sentire qualche parere... storto, sghembo, obliquo o dritto che sia!
buon w.e. a tutti!
Carissimo Vincenzo,
questa sezione è uno spazio speciale per discutere di fotografia, nessuno ha intenzione di pontificare o giudicare, è un gioco pensato così.
Partecipa solo chi vuole sottoporsi alle letture altrui. Per chi scrive, è sicuramente impegnativo strutturare dei commenti come quelli che leggi. E' molto più facile scrivere "bella" o "non mi piace" ;-)
E' una reciproca messa in gioco, dell'autore e dei commentatori. L'autore, per un certo numero di giorni, è anonimo, proprio per evitare qualsiasi compromissione, anche involontaria, con l'amicizia e la simpatia che nascono qui spontaneamente tra noi. I giudizi sono quindi assolutamente "sinceri", e l'autore che partecipa li desidera proprio così :-)
ciao, Maricla
Foto storte, inclinate, sghembe ???
Personalmente questa immagine mi lascia perplesso.
C'è una scelta precisa dell'autore e questa è l'unica cosa certa.
Quelle linee non portano da nessuna parte.
Il cartellone pubblicitario che voleva essere l'elemento di richiamo, insieme al titolo (recuperato dall'autore al 90° minuto), non appare assolutamente incidere nella pretesa comunicativa della foto.
Mio parere naturalmente :-))
A mio parere la foto e' "storta", e mi dispiace "contraddire" Carlo Pollaci, ma non c'è nessun "rigoroso scorcio prospettico".
Allora, la "fotografia tradizionale" ha nella stragrande maggioranza dei casi un orientamento verticale oppure orizzontale, l'uno e l'altro rispettano alcune regole: quella dei terzi e quello dell'orizzonte parallelo al piano di ripresa.
Perchè l'orizzonte "storto" è per noi un difetto? Semplicemente perchè l'occhio, nel suo andare da sinistra a destra fa piu' fatica a "leggere " un orizzonte " pendente piuttosto che uno parallelo al piano di "lettura".
Insomma definisco "storta"questa foto perchè non c'è nessuna coerenza geometrica e lo sguardo vaga alla ricerca di una relazione tra le diverse linee: la linea di inclinazione del palazzo non cade nella diagonale , la scritta in basso è tagliata, il cartellone pubblicitario ha un orientamento approssimativo, tutto questo negando una coerenza "formale" senza la quale non si va da nessuna parte.
Condivido in pieno il giudizio di Carlo Pollaci.....personalmente l'immagine mi "arriva" poco anche se si nota una ricerca compositiva e cromatica per nulla standardizzate.....ma a volte non è sufficiente cercare di non essere banali....bisogna "toccare" o l'anima o l'intelligenza (ancora meglio tutte e due!)....
Apprezzabile e anche efficace ricerca di un rigoroso scorcio prospettico, che fa leva su geometrie e colori molto saturi. Ritengo sia questa la principale (forse unica) chiave di lettura della foto, che trovo ben composta, ma non particolarmente coinvolgente.
Per Vincenzo: la differenza sta nella volontarietà della scelta...storta è quando per inesperienza o inettitudine con controlliamo le linee orizzontali e verticali, diversa inclinazione sta nello stabile a priori la direzione ed il talgi oda dare ad una foto...tutto quì.
Io non trovo affato questa foto banale, anzi...è diofficile essere originali, trovare spunti e visuali diverse nelle geometrie urbane, è un modo diverso di impattare con la fotografia...trovo perfettamente riusciti gli equilibri visivi, i colori contrastanti, il soggetto incastonato tra i piani del palazzo, la prospettiva atipica, originale e l'occhio va naturalmente a finire in questo cielo cobalto che offre contrasto e completezza all'intera foto....mi piace l'azzardo delle linee diagonali che corrono verso il cielo, mi piace sopratutto il coraggio di una composizione che è studiata, pensata, voluta......vedi come a volte la stessa foto provoca concetti completamente opposti......credo sia questo importante in Agorà, le impressioni personali, quello che ti arriva da una foto e descrivere queste sensazioni ed eventualmente dire perchè qualcosa non ti piace o invece ti piace, tutto questo serve sopratutto alla FOTOGRAFIA,,,,nessuna polemica Francesco, lo sai...solo miei pensieri liberi.
Che l'autore/ice non si offenda...ma io la trovo banale...
Non ho nulla da dire su taglio, colore, post o eventuale concept..se ne dovesse avere uno...ma io non arrivo ad afferrarlo..
è che proprio nel suo insieme dovrebbe essere uno scatto da "guardare"... e per questo è un po' povero...non c'è gran che da ammirare
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laura fogazza 04/11/2009 15:55
....ahhhh....tua era!!!Ciao, Renato!!
laura:-))
Vincenzo Galluccio 31/10/2009 12:21
Le parole di Renato Orsini, un caro amico in "carne ed ossa" ,valgono a sottolineare una mia idea di sempre, ovvero che la vita e' una tragedia per chi sente, una commedia per chi pensa, e quando immaginiamo la fotografia come un "gioco" vale la pena ricordare che non c'è gioco se non c'è partecipazione.C'è un "modo" di scrivere e di dire, c'è un modo di "leggere" e di sentire, ovvero quello che conta e' la qualità della relazione con le cose e le persone, al di fuori di questo spazio ci sono solo giustificazioni emozionali a comportamenti personali.
La fotografia e' un punto di vista alla luce del sole che nasce in camera oscura, per cui Agorà puo' diventare il "cestino" delle nostre buone intenzioni, oppure uno spazio libero in cui esercitarci alla "critica".
Con affetto verso tutti, Vincenzo
Luca Ciardiello 31/10/2009 0:01
Il senso dell'Agorà è stato ben chiarito da Maricla.Per parte mia è stata una piacevole sorpesa scoprire che questa foto, tanto "commentata", è di un caro amico e di un fotografo che apprezzo ...... nessun risentimento da parte dell'autore, ovviamente.
In una circostanza diversa, se avesse postato la foto nel suo portfolio visibile gli avrei scritto in privato:
"Renà ma che schifezza è questa !!" :-)))) ... e gli avrei detto esattamente le stesse cose ........
Poi è ovvio che " .... la fotografia è un punto di vista alla luce del sole" ...per cui ciascun autore coglie alcuni aspetti delle immagini altrui trascurandone altri anche in maniera inconsapevole e questo perchè fc è un sito di fotoamatori e non di Maestri della Fotografia che albergano in ben altri lidi :-))))
Carlo ha ragione nel richiedere una maggior partecipazione all'Agorà ed a proporsi per una discussione "spersonalizzata" .
Di questo, io per primo faccio ammenda ...........
A presto.
Luca
Carlo Atzori 30/10/2009 19:21
Già, non è facile mettersi in gioco ed accettare l'altrui giudizio, peggio ancora se è non benevolo, non edificante per il notro ego, perchè alla fine di tutti i discorsi, quell oche conta davvero è sapere che il giudizio degli altri, anche se negativo, serve a capire se la "strada" fotografica che abbiamo intrapreso è capita. se il nostro modo di fare foto diventa davvero un messaggio, un modo per far arrivare agli altri il nostro modo di vedere la realtà che ci circonda...certo, a volte qualcuno esagera, va oltre il ocmmento ed il giudizio della foto, altri si limitano a scrivere bello, bellissimo, carino, grande...ma non è questo il senso di Agorà, quì tutto cambia, ci si mette in gioco, senza reti di protezione, senza nessuno che sappia davvero chi è l'autore, a volte lo si intuisce dall ostile, da quel tocco che ognuno di noi ha, ma spesso sbagliamo.....l'importante è che anche le critiche siano scritte con i sovuti modi, e sopratutto si dovrebbe anche scrivere cosa sarebbe stato megli ofare per migliorare questa o quella foto, dare un aiuto tecnico, per chi di bagaglio tecnico e di esperienza ne ha di più.....ma offendere le persone, questo no, non si dovrebbe mai fare, perchè ogni fotografia ed ogni fotografo ha la propria dignità e questo è un diritoo sacrosanto, che nessuno può togliere a nessuno.Spero che questa discussione possa servire a riportare davvero molta più gente quà su Agorà, Vincenzo (Cartechini) vieni anche tu quì, posta el tue foto, lascia i tuoi commenti, vedrai che vedendolo da dentro tutto questo ti sembrerà migliore, dall'esterno non arriva del tutto l'atmosfera di questo luogo, ma soratutto, come ha detto siustamente Renato, è un gioco, niente di meno e niente di più.
Un saluto a tutti e finitela di fare i "ragazzacci", che ormai gli anni per farlo son oandati via, mi spiego Vincenzo (Galluccio Di Avallone)?? ha ha ha...scherzo, ovviamente, anche per stemperare gli animi.
Renato Orsini 30/10/2009 16:51
dai ragazzi è solo un gioco.. in cui ci si mette in gioco.. per sentire qualche parere... storto, sghembo, obliquo o dritto che sia!buon w.e. a tutti!
Maricla Martiradonna 29/10/2009 16:33
Carissimo Vincenzo,questa sezione è uno spazio speciale per discutere di fotografia, nessuno ha intenzione di pontificare o giudicare, è un gioco pensato così.
Partecipa solo chi vuole sottoporsi alle letture altrui. Per chi scrive, è sicuramente impegnativo strutturare dei commenti come quelli che leggi. E' molto più facile scrivere "bella" o "non mi piace" ;-)
E' una reciproca messa in gioco, dell'autore e dei commentatori. L'autore, per un certo numero di giorni, è anonimo, proprio per evitare qualsiasi compromissione, anche involontaria, con l'amicizia e la simpatia che nascono qui spontaneamente tra noi. I giudizi sono quindi assolutamente "sinceri", e l'autore che partecipa li desidera proprio così :-)
ciao, Maricla
Luca Ciardiello 29/10/2009 11:16
Foto storte, inclinate, sghembe ???Personalmente questa immagine mi lascia perplesso.
C'è una scelta precisa dell'autore e questa è l'unica cosa certa.
Quelle linee non portano da nessuna parte.
Il cartellone pubblicitario che voleva essere l'elemento di richiamo, insieme al titolo (recuperato dall'autore al 90° minuto), non appare assolutamente incidere nella pretesa comunicativa della foto.
Mio parere naturalmente :-))
Vincenzo Galluccio 24/10/2009 12:23
A mio parere la foto e' "storta", e mi dispiace "contraddire" Carlo Pollaci, ma non c'è nessun "rigoroso scorcio prospettico".Allora, la "fotografia tradizionale" ha nella stragrande maggioranza dei casi un orientamento verticale oppure orizzontale, l'uno e l'altro rispettano alcune regole: quella dei terzi e quello dell'orizzonte parallelo al piano di ripresa.
Perchè l'orizzonte "storto" è per noi un difetto? Semplicemente perchè l'occhio, nel suo andare da sinistra a destra fa piu' fatica a "leggere " un orizzonte " pendente piuttosto che uno parallelo al piano di "lettura".
Insomma definisco "storta"questa foto perchè non c'è nessuna coerenza geometrica e lo sguardo vaga alla ricerca di una relazione tra le diverse linee: la linea di inclinazione del palazzo non cade nella diagonale , la scritta in basso è tagliata, il cartellone pubblicitario ha un orientamento approssimativo, tutto questo negando una coerenza "formale" senza la quale non si va da nessuna parte.
laura fogazza 23/10/2009 17:27
Condivido in pieno il giudizio di Carlo Pollaci.....personalmente l'immagine mi "arriva" poco anche se si nota una ricerca compositiva e cromatica per nulla standardizzate.....ma a volte non è sufficiente cercare di non essere banali....bisogna "toccare" o l'anima o l'intelligenza (ancora meglio tutte e due!)....Elisa M 23/10/2009 9:39
Me gustan estas apuestas atrevidas.Carlo Pollaci 22/10/2009 21:48
Apprezzabile e anche efficace ricerca di un rigoroso scorcio prospettico, che fa leva su geometrie e colori molto saturi. Ritengo sia questa la principale (forse unica) chiave di lettura della foto, che trovo ben composta, ma non particolarmente coinvolgente.Carlo Atzori 20/10/2009 20:23
Per Vincenzo: la differenza sta nella volontarietà della scelta...storta è quando per inesperienza o inettitudine con controlliamo le linee orizzontali e verticali, diversa inclinazione sta nello stabile a priori la direzione ed il talgi oda dare ad una foto...tutto quì.Vincenzo Galluccio 20/10/2009 19:37
Che differenza c'è tra una foto ""storta" ed una a "diversa inclinazione"? E questa, e' l'una o altra cosa?Carlo Atzori 20/10/2009 19:13
Io non trovo affato questa foto banale, anzi...è diofficile essere originali, trovare spunti e visuali diverse nelle geometrie urbane, è un modo diverso di impattare con la fotografia...trovo perfettamente riusciti gli equilibri visivi, i colori contrastanti, il soggetto incastonato tra i piani del palazzo, la prospettiva atipica, originale e l'occhio va naturalmente a finire in questo cielo cobalto che offre contrasto e completezza all'intera foto....mi piace l'azzardo delle linee diagonali che corrono verso il cielo, mi piace sopratutto il coraggio di una composizione che è studiata, pensata, voluta......vedi come a volte la stessa foto provoca concetti completamente opposti......credo sia questo importante in Agorà, le impressioni personali, quello che ti arriva da una foto e descrivere queste sensazioni ed eventualmente dire perchè qualcosa non ti piace o invece ti piace, tutto questo serve sopratutto alla FOTOGRAFIA,,,,nessuna polemica Francesco, lo sai...solo miei pensieri liberi.Francesco Torrisi 20/10/2009 11:58
Che l'autore/ice non si offenda...ma io la trovo banale...Non ho nulla da dire su taglio, colore, post o eventuale concept..se ne dovesse avere uno...ma io non arrivo ad afferrarlo..
è che proprio nel suo insieme dovrebbe essere uno scatto da "guardare"... e per questo è un po' povero...non c'è gran che da ammirare