terzo pollo
Ohhh…, meno male, finalmente arriva anche il terzo polo, ne sentivamo proprio la mancanza!!!
Jovanotti cantava: “ se io mangio due polli e tu nessuno non abbiamo mangiato uno per uno!”. In teoria un pollo per uno e si sarebbe fatto il bipollarismo perfetto! Invece no, qua nessuno vuol rinunciare ai propri polli, così hanno deciso di tagliare la testa al toro, allargare il Porcellum e far entrare altri polli!
Sembra d’essere in una fattoria!
Premesso che io non condivido l'idea che i governi siano gli unici responsabili del degrado sociale e della crisi. Suona come un alibi bello e buono per scrollarsi di dosso le proprie responsabilità, dimenticare le proprie brutte abitudini di consumo, gli sprechi e soprattutto la mancanza di partecipazione alla vita democratica, astensionismo, oppure non di meno credere sufficiente la sola espressione del voto. Tuttavia mi irrita ogni volta che i politici tirano in ballo i bambini e il loro futuro per motivare le stangate e spostare in avanti le palette sulle promesse fatte! Passano decenni e di questi bambini abbiamo visto crescere ed invecchiare intere generazioni senza mai raggiungere questi paletti!
Pensate, nemmeno un quinto dei nostri bimbi sono coperti dai servizi sociali e asili nido, per non parlare di scuola e università, incentivi sulle spese sostenute dalle famiglie per l’istruzione dei figli, fondi per la ricerca e formazione, tutta una serie di strumenti e strutture di cui se non si occupano, se non fanno mai mezzo passo avanti, dovrebbero almeno tacere senza nominare invano il futuro dei nostri figli.
Mi irrita sentir parlare dei bambini e speculare sul loro futuro – come se fossero una razza a parte conservata su una specie di arca di Noè lanciata direttamente nel futuro – mentre la riduzione delle risorse sta costringendo i comuni ai tagli sui costi penalizzando fortemente i fondi per lo sviluppo, tra cui quelli per l’avviamento delle nuove strutture destinate ai servizi sociali ed asili nido.
Dati istat – periodo di rif. 2011 – indicano che solo il 18,7% dei bambini di 0-2 anni frequentano un asilo nido pubblico o privato, contro il 33% la soglia minima stabilita dalla comunità europea; l’obiettivo di Lisbona, che tra l’altro avrebbe dovuto essere raggiunto entro il 2010. Nel merito, ancora una volta, l'Italia è il fanalino di coda dell' Europa; in Danimarca superano il 60%, in Irlanda 40% ed i cugini francesi il 30%.
Dall’altro lato una forte riduzione – il 40% in meno - del tetto massimo parzialmente detraibile sui costi sostenuti per le cosiddette spese meritevoli di incentivo o di tutela, tra cui l’asilo nido, peggiora ulteriormente il bilancio delle famiglie rendendo ancor meno raggiungibile l’obiettivo europeo.
Paradossalmente si direbbe che ora come ora questi dati non dovrebbero preoccuparci, tanto se non c’è lavoro la gente sta in casa, si occupa dei bimbi e si risparmia sui servizi sociali, ma allora che ci risparmino pure le favole sulla crescita e sul futuro dei bambini.
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http://www.youtube.com/watch?v=Ae-wbTciIK0
Cobrak 06/02/2013 22:24
magnifica:-)Mehran Falsafi 02/02/2013 15:28
Non ti sbagli, la foto è recente, solo che di bimba lì c’è solo l’Aurora, ti sentissero Leonardo e Santiago t’spennerebbero come un pollo :))))Che dire, da buon fotografo hai fatto una panoramica sulla situazione italiana nitida oltre i confini. Vedi bene, il grave divario tra i vari stati sociali nel mondo rende incompatibili le loro economie. È chiaro che le forzature della globalizzazione non rendono giustizia in maniera equa, ma la finanza virtuale se ne infischia dell’equità.
Il neoliberismo fa leva su degli strumenti cui per un bel pezzo della storia recente si era impossessato trascinandoli in circuiti a lui favorevole. Circuiti viziosi e virtuali che hanno contrapposto la finanza all’economia reale. Questo circuito ora è in crisi, in realtà lo è da un bel po’ di tempo e da 2008 in poi si può chiaramente definirlo in crollo. È chiaro ed evidente che stia cercando di riorganizzarsi e non è detto che non ci riesca, almeno in parte, ovvero per un altro pezzo della storia fin quando la sua stessa sregolatezza non lo trascini definitivamente ad autodistruggersi, purtroppo con gravi danni all’economia reale.
Vedi caro, io sono convinto che la società civile in fondo abbia più sostanza di questi fenomeni. Al di là delle sue responsabilità oggettive, i fattori ideologici, i benefici di un gruppo a danno dell’altro, i favori alla casta e cosi via, che la rendono sì complice di questa disfatta, io credo che abbia il modo e tutte le ragioni per sopravvivere e di uscirne fuori. Sono cicli antropologici e dato che la profezia di Maya non si è avverata, almeno non per ora, credo che si possa e si debba sperare per il meglio.
Quel che mi rende triste e in parte mi fa paura è il disfattismo allo stato puro. Ci sono degli strumenti necessari per lo sviluppo; istituzioni, organismi, fondamenti e costituzioni imprescindibili purché la società civile riesca ad esprimersi, riformarsi e continuare ad esistere, cui oggi purtroppo vedo in grave pericolo a prova di linciaggio mediatico.
L’esecuzione sommaria di tutti questi strumenti non è la via di uscita da una crisi che io chiamerei soprattutto la crisi delle regole, delle idee e dei valori. Non sto dicendo che questa sia una crisi virtuale, soltanto culturale, ma che una rivoluzione culturale sia estremamente necessario, da porsi anzitutto senza per questo distruggere i beni comuni.
È faticoso rimettere in ordine questa marasma, venir fuori da questa grave confusione, ma ancor più dispendioso sarà dover ricostruire un tessuto sociale che oggi alcuni mirano a bruciare per rabbia e delusione. Vedi l’esecuzione sommaria ai danni della politica e quindi alla democrazia per colpa dei politici e sistemi corrotti, alle banche per colpa della finanza virtuale e sregolatezze istituzionali, alla giustizia per il malore del sistema giudiziario, e cosi via.
Noi dobbiamo cominciare a rivoluzionare l’informazione, risolvere i conflitti d’interesse nel merito e rispolverare i linguaggi. Non si sente più la ragione in mezzo a tutti questi gridi, urli e spergiuri, e così non riusciremo mai nell’intento di riunirci, capirci e darci da fare per cambiare lo stato sociale.
Non è un verdetto, non è detto la parola fine, ma io temo che almeno una generazione ci abbia rimesso, si sia persa, ma possiamo ancora e dobbiamo pensarci a questi bimbi… …all’innocenza.
R. Brex. 01/02/2013 23:27
ciao mehranche belle faccine rubiconde, sorridenti, con il pollice in sù, che bei braccialettini, per un attimo ho immaginato ad una vecchia foto e quelle bimbe divenute ormai donne, invece no ( braccialettino di plastica con justice) la foto è più recente e le bimbe penso che siano ancora oggi piccole, quindi a loro è rivolto il senso della tua lunga nota sul futuro dei bimbi da noi.
che dirti ... mi vien in mente di scriverti cose che condividerai immagino .... che in italia come in europa, tutti ci rendiamo conto che lo stato sociale e il welfar si stanno progressivamente riducendo, che la gran parte dei genitori non potrà sperare di regalare una vita migliore della propria ai propri figli; tu pensi ai bimbi io penso ai figli: ho una figlia di 22 anni che come la gran parte dei suoi coetanei non ha ancora la possibilità di costruirsi un progetto di vita, decidere dove vuol vivere, avere una famiglia, avere una casa e dei figli se lo desidera, l'unica certezza è di avere un reddito incerto ed un percorso professionale frammentario e precario ... i bimbi, i figli e molti di noi che non hanno prospettive ... io vedo senza la minima ombra di dubbio che è in atto in maniera schiacciante e sistematica una controffensiva del capitalismo attraverso l'armatura ideologica del neoliberismo: la finanziarizzazione di ogni aspetto della società e dell'esistenza umana; grazie all'arretramento delle posizioni dell'intera sinistra europea e all'annichilimento di gran parte dei sindacati ci siamo ritovati con l'ideologia neoliberale a farla da padrona ... gurda il caso fiat a pomigliano, guarda la facilità con cui in questi anni i governi hanno tagliato fondi per la scuola, per l'università, per la sanita, guarda come velocemente hanno tagliato pensioni ed assistenza ... ok, scusami ... è che i bimbi, i figli mi fanno pensare alle disuguaglianze che stanno crescendo e ci vedo chiaramente i responsabili, mi sento una classe (sociale), una classe sconfitta e vedo una classe dominante, la vedo è talmente evidente: i grandi proprietari di patrimoni, i top maneger dell'industria e del sistema finanziario, i politici di primo piano che spesso hanno rapporti con la classe econimica dominante oppure sono la classe dominante, i grandi proprietari di patrimoni immobiliari, i grandi proprietari terrieri di paesi emergenti come l'india o il brasile .... sono loro che stanno determinando la crisi che stiamo vivendo ... e ci sono operai all'est che guadagnano 200 euro al mese e milioni di lavoratori che nelle aree sterminate dei terzi e quarti mondi guadagnano 1 dollaro o 50 cent. al giono.
Alberto Angelici 20/01/2013 13:00
Ogni tanto la riguardo, osservo queì tre faccini freschi dolci e garbatamente biricchini. Ogni volta è come bere una sorsata di acqua di fonte, oni volta mi rassereno, ogni volta ti mando un ...grazie di cuore! :-)Alberto
marisa marcellini 19/01/2013 20:16
Un bel trio di birbanti, speriamo crescano con più coscienza del sociale perchè cocordo con te se non ci fossero tanti vizi diffusi non avremmo politicanti senza vergogna, ciaoIvana Campilongo 31/12/2012 23:48
sei assolutamente.................. (segue)Ambra Menichini 29/12/2012 11:00
......che delizia........magari i nostri dinosauri fossero spazzati via dalla gioia di questi bambini!!!!!!!!!ennio valotto 28/12/2012 0:13
Noi non siamo che dei parlatori , gente che parla , che discute , che vive della parola che esce di bocca , e cosi' a tutti i livelli...."abbiamo salvato l'Italia"...."l'unica forza che si oppone alla sinistra".... "mi dimetto se viene provato..." ...."Roma ladrona".....ed una massa che segue alla TV le parole , che garda gli sprechi con indifferenza , che non reagisce a niente ed intanto le provincie ...non se ne parla...numero e stipendi e benefici dei deputati e senatori...non se ne parla...banche che pensano solo a sanare i loro bilanci e strozzano imprese , iniziative, bloccano sogni stringendo i cordoni , ...del lavoro...non se ne parla...con una fiscalita' medievale abbiamo fatto fuggire tutti , stranieri investitori , impresari italiani che producono all'estero , centri di ricerca che perdono i cervelli , ....l'ultima e recente e' l'IMU sulla CASA DELLA SPERANZA a Padova nata dalla volonta' di pochi sostenuta dalla carita' di molti che da lavoro e sostegno e ricerca e cure ed assistenza.....Io sono orgoglioso d'essere italiano e ne ho fatto un vanto in giro per il mondo per anni , ma ora....ora non resta che andare a votare a febbraio ....ma sara' importante per noi ????? sara' governabile questa Italia ??? chi perdera' sara' disposto a collaborare alla rinascita o sara' tutto come sempre ....opposizione pura e dura ???
Non vorrei dire come Gaber.....io non mi sento italiano , ma per fortuna o purtroppo lo sono....
maurizio bartolozzi 27/12/2012 22:38
Un'immagine deliziosa e simpatica per i soggetti e meno,purtroppo,per la realtà di cui hai scelto di parlare.
Quale futuro ci sarà per questi bambini?
Giòruggy 27/12/2012 16:32
Lo scatto è molto bello.Le considerazioni molto condivisibili.
Uno dei difetti di noi Ittaliani è che siamo un popolo di attendisti, nel senso che attendiamo che ALTRI facciano, e siamo anche un popolo troppo lento all'ira: ci prendono per i fondelli, ci derubano ma noi niente, anzi ammiriamo i furbetti. Lasciamo macerie ai nostri figli
Claudio Zambonin 27/12/2012 16:06
Tre piccoli volti pieni di felicità nel gioco del momento, ..... giustamente viene da pensare quale futuro lasceremo loro? ...... bella provocazione ..... bravoRenzo Baggiani 27/12/2012 15:27
Bravissimo Mehran, per la bellissima immagine e per i concetti espressi in didascalia che anch'io condivido in pieno! Speriamo che per le nostre famiglie ed i nostri bambini si realizzino risposte più soddisfacenti nel nuovo anno a venire!Ewa.P 27/12/2012 13:52
Tu non ti smentisci mai per le foto e didascalie,Complimenti Mehran!ciao e Buon Anno!ewaAlberto Angelici 27/12/2012 13:32
Bella cattura, caro Mehran! Ne approfitto per augurarti un 2013 di Salute e Serenità- :-) Albertoann mari cris aschieri 27/12/2012 12:09
MEHRAN FALSAFI for President!