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"Trasferimento anomalo di colore" di Francesco Marino

"Trasferimento anomalo di colore" di Francesco Marino

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"Trasferimento anomalo di colore" di Francesco Marino

di Francesco Marino

Comentarios 37

  • Francesco Torrisi 23/11/2009 12:50

    ...ma a me il caffè piace...;o)
    Trovo anch'io interessante lo sviluppo proposto da Eugenio di una serie che dia motivo di esistere ad una singola foto che, se resta tale, trova scarse motivazioni.
    A volte la soluzione è giusto dietro l'angolo...
    Un plauso ad Eugenio per il contributo portato alla discussione.
    All'autore...che si dia da fare... ;o)
  • laura fogazza 23/11/2009 11:47

    ....suggerimento davvero interessante quello di Eugenio Sinatra.....
    laura
  • Carlo Atzori 22/11/2009 21:39

    Non sarebbe male la tua idea Eugenio, anzi è ottima
    ...da rifletterci su, in effetti una serie ha un senso, una sola foto rimane tale se non già perfetta di per se....riflettiamo gente, riflettiamo.
  • Francesco Torrisi 20/11/2009 13:01

    Ecco...noi ci disperiamo a costruire ipotesi e teorie...arriviamo ad avere anche le "visioni" ..ed il solito Marco, con crudele sintesi ed obiettività,... riprende il filo e ci riporta sul pianeta Terra...ed io lo ringrazio...perchè ero già alle porte di una grave crisi mistica le cui complicanze sarebbero state indicibili.
  • Marco Bembo 18/11/2009 21:15

    Suvvia, amici, qui un'automobile bruciata è un'automobile bruciata. Se poi ognuno è libero di esercitare a suo piacimento la fantasia questo non fa che confermarmi il fascino dell'arte fotografica. Cari saluti. MB
  • Massimo Fiore 18/11/2009 19:31

    Per Carlo.
    Non inchinarti, non sono un prelato nè un Predicatore ed in quanto (non) tale, non ho pretese di convincere Nessuno, Te compreso.
    La mia analisi coinvolge ed ha coinvolto solo il mio e (spero) lo stato d'animo dell'Aiutore, senza alcuna intenzione "politica" (persona l'uso/abuso del termine).
    Ognuno prova ciò che sente ed esprime ciò che prova, in totale libertà.
    Adoperare una o più parole è un esercizio meramente caratteriale; altrettanto a dirsi sulla necessità o meno di un titolo, che io disapprovo in linea di massima, come ho spiegato più sopra, salve rare ipotesi (come questa, con autocritica).
    Con stima.
    Saluti
  • Carlo Atzori 18/11/2009 15:20

    Azz...Massimo, è un trattato di composizione e arte fotografica il tuo, un inchino a cotanta perizia nello descrivere :-)))))))
    .....peccato tu non sia riuscito a farmi cambiare idea, per me rimane una foto che non mi arriva e possiamo rigirala come vuoi, non mi arriva comunque...troppe parole per spiegare una foto, o arriva o non arriva.....abolirei i titoli quà su Agorà, troppo fuorvianti, evasivi, e che fanno travisate le intenzioni vere del fotografo...
    Con il massimo rispetto di tutti, autore/autrice compreso, come sempre, si parla solo ed esclusivamente di questa foto.
  • Massimo Fiore 18/11/2009 10:09

    Molta discussione.
    La leggerò dopo, non per mancanza di rispetto, ma per una mia opinione sull'immagine "tabula rasa".
    Purtroppo per me, questo mio intervento mette in discussione ciò che ho sostenuto (e sostengo) sulla necessità o l'opportunità di dare un titolo.
    Il (uno dei) paradigma della crescita culturale, però, è la capacità di analizzare criticamente - soprattutto - le proprie idee.
    Spiegherò meglio oltre.
    La Foto.
    Nessun giudizio tecnico, almeno per quanto mi riguarda.
    Questa è una delle più belle immagini che ho visto in Agorà.
    Tanto affermo perchè la rappresentazione propostaci risponde, da sola, agli interrogativi che ci si deve porre nel confronto: ovviamnete il taglio è di tipo fotogiornalistico...tuttavia con della "aperture" interessanti.
    Ne colgo il dramma di un'auto incendiata (l'autocombustione è statisticamente irrilevante e sarebbe insignificante, qui), con tutti i potenziali retroscena dell'evento (malavita organizzata, taglieggiamento, minaccia; ma anche il disagio del proprietario dell'auto, le paure et cetera); colgo un ambiente degradato,ma non più di tanto: il quartiere, o comunque la strada,teatro del sinistro, denota una certa cura, che percepisco dalla tenda della finestra.
    E, probabilmente, ciò accentua il nostro senso di insicurezza, posto che tutto può accadere, a chiunque ed in ogni dove.
    Un quadro, quindi, di disagio, di rassegnazione, d'impotenza.
    Ancor peggio, un quadro di indifferenza.
    E torno alla mia (auto) critica: lo strumento del titolo, in questa occasione, non "spiega", ma ironizza con garbo e sottigliezza, con il linguaggio prossimo a Chi fotografa, su di un evento in sè sul quale poco cè da ridere.
    L'Autore supera l'apparenza della realtà, con la realtà fotografica, quella che pochi altri "vedrebbero" e ne costruisce un argomento di riflessioni, in chiave diversa, e discussioni.
    L'Autore ha superato il muro dell'indifferenza e tanto a me basta per apprezzare il valore del suo intento.
    Saluti
  • Luca Ciardiello 18/11/2009 8:48

    @ Francesco.
    3^ possibilità:
    - Cambio sito .......
  • Francesco Torrisi 18/11/2009 8:42

    @ Luca
    2 possibilità:
    1) cambia monitor...
    2) cambia fornitore...


    ;o)
  • Luca Ciardiello 18/11/2009 1:18

    A' regà ..... io le "visioni" non le ho avute ...
    Mi devo preoccupare ??? :-))
  • Tommaso Vicomandi 17/11/2009 22:47

    ehi................. !!!!!!!!!!
    mentre ero via secondo me l'immagine del papa si è spostata !!!!!!!!
    allora non vale..... questa và nella sezione filmini........!!!!!!
    (L'autore mi perdoni. )
  • Carlo Atzori 17/11/2009 22:31

    @Laura:
    bhò.....
  • laura fogazza 17/11/2009 22:08

    ....come ora ti è tutto chiaro?.....argh!!....e il mistero....il non detto.....l'allusione.....il fraintendimento......il vedo e non vedo.....il so ma non so.....dove lo mettiamo?
    :-))))))
  • Carlo Atzori 17/11/2009 21:51

    @Laura:
    ora mi è tutto chiaro, anzi chiarissimo:-))))