Tre sedie vuote mi fanno compagnia.
"Tre sedie vuote mi fanno compagnia"
Siede sulluna la mia sboccacciata voglia
misero diletto senza pane
s'agita
nell'ombranera della cupidigia
su queste gonfie labbra disadorne
Nell'altra soffre
quel che il piolo non digerisce
di questo anello mio spezzato
E' il navigante d'altri mari
con me a scoprirsi tela
di fasciatura imbelle
che decantando la mia arte
funambola su quadro mi dipinse
La terza è comoda poltrona
tra le follie
di quelle foto sgangherate
poggiate allo schienale
come bandiere
che sul seduto fanno buco
Sarà che è primavera
e il camino arde
Sarà per questi fiori alle pareti
o per la mia finestra trasparente
che l'ospite non venne ad occuparle
Ma mi bussò fantasma
nella fiammella.
"Veitla".
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