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Santino Mineo


Free Account, Venezia

VAJONT I°

Vajont è il nome del torrente che scorre nella valle di Erto e Casso per confluire nel Piave, davanti a Longarone e a Castellavazzo, in provincia di Belluno (Italia).

La storia di queste comunità venne sconvolta dalla costruzione della diga del Vajont, che determinò la frana del monte Toc nel lago artificiale. La sera del 9 ottobre 1963 si elevò un immane ondata, che seminò ovunque morte e desolazione.


La stima più attendibile è, a tutt'oggi, di 1910 vittime.

Sono stati commessi tre fondamentali errori umani che hanno portato alla strage: l'aver costruito la diga in una valle non idonea sotto il profilo geologico; l'aver innalzato la quota del lago artificiale oltre i margini di sicurezza; il non aver dato l'allarme la sera del 9 ottobre per attivare l'evacuazione in massa delle popolazioni residenti nelle zone a rischio di inondazione.

Fu aperta un'inchiesta giudiziaria. Il processo venne celebrato nelle sue tre fasi dal 25 novembre 1968 al 25 marzo 1971 e si concluse con il riconoscimento di responsabilità penale per la previdibilità di inondazione e di frana e per gli omicidi colposi plurimi.

Ora Longarone ed i paesi colpiti sono stati ricostruiti.
La zona in cui si è verificato l'evento catastrofico continua a parlare alla coscienza di quanti la visitano attraverso la lezione, quanto mai attuale, che da esso si può apprendere.

Lo scatto e' stato fatto sopra al centro della famosa diga.La furia e la potenza dell'acqua spazzo' via la strada dove si poteva camminare sopra di essa.Ora c'e' una passerella in metallo.E proprio li al centro (dove c'e il nuovo paese ricostruito) la forza distruttiva dell'acqua distrusse l'intera citta'.In queste pareti di montagna strette l'acqua assunse una potenza ancor maggiore.

Una tragedia che si poteva evitare.

Comentarios 10

  • Ezio Fumanelli 03/11/2010 9:42

    Si, si sarebbe potuta evitare sicuramente.
    Se gli uomini non fossero stati cosí stupidi,
    pressapochisti e avidi di denaro.
    Complimenti di nuovo per il tuo lavoro
    Ezio
  • romano volpato 13/09/2010 19:37

    bel documento Santino bravo
    ciao+++
  • lucy franco 13/09/2010 11:06

    ho letto di questo, ho visto un film fatto come dio comanda, so.....

    bravo

    Lucy
  • Carlo Pollaci 13/09/2010 7:53

    Foto di fortissimo impatto visivo.
    Tragico memento dell'immane tragedia, che ha rivelato quanto fragili siano le difese tecnologiche, se non adeguatamente supportate dall'efficienza e dalla buona amministrazione.
    Un carissimo saluto,
    Carlo
  • Ambra Menichini 13/09/2010 6:24

    .............sembra che si entra nella foto e si precipiti giù con violenza.............come quel maledetto giorno..........
    immagine di grande forza emotiva
    A & G
  • adriana lissandrini 12/09/2010 23:55

    Bel lavoro di ricostruzione e di ripresa Santino, ci sono stata anch'io l'anno scorso e il ricordo è così vivido ancora...Ho visto di tutto sulla tragedia, ricostruzioni del susseguirsi di errori umani inqualificabili...
  • Paride Pierini 12/09/2010 23:51

    Bello scatto e documento, complimenti !!
    Paride
  • Donato Mengarelli 12/09/2010 23:15

    Fantastica Santino: il punto di ripresa lascia immaginare l'immane tragedia accaduta quella sera e quello che può aver combinato quella enorma massa d'acqua ...
    ... Parola di geologo.
  • andrea75 12/09/2010 22:46

    bravo!,un bello scatto x non dimenticare,
    ciao,Andrea
  • davide canta 12/09/2010 21:35

    bello scatto ma che angoscia