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grazie Nevio Semprini, e nevedicarne di cara polvere
penso che i vostri sono stati i migliori commenti che mi hanno fatto per una mia foto .
in realtà il nome ha un doppio senso che soltanto io potevo saperlo
non nascondo che ho esitato a dare questo titolo alla foto.
ma era unidirezionale visto che la voto in realtà era vecchia (2010)
soltanto ora l ho ''tirata fuori'' e data il carattere dell lo stato d animo che ho ora.
la frase " l'immagine è cruda, fredda, di un realismo che rende potente il senso di solitudine urbana. " era proprio quello che sentivo
Era un po’ ironico, in realtà ho pensato che la definizione diretta precisa “vecchia” era in tema con lo stile della foto. Sono d’accordo con te Paola, sull’uso corretto delle parole, ma di fatto, per una forma falsa di rispetto e perbenismo ipocrita, le parole che hanno connotazione negativa (perché noi gliela diamo) dopo un po’ vengono “edulcorate”. Es. negro (sempre usato nei vecchi romanzi) diventa nero, poi “di colore”; handicappato diventa “portatore di handicap”, poi diversamente abile; spazzino diventa operatore ecologico etc etc. Ma non di certo dalle parole usate ( o non solo) si misura l’atteggiamento piu’ o meno razzista delle persone.. ci manca solo il morto, ora divenuto defunto, che diventerà “diversamente vivo” poi siamo a posto. Chiedo scusa all'autore per la divagazione semiseria...
al contrario di Nevio, come la foto il titolo mi piace trovo non sia affatto irriguardoso e proprio le parole adeguate per me che Nevio usa lo sottolineano e che mi permetto di ripetere:
" l'immagine è cruda, fredda, di un realismo che rende potente il senso di solitudine urbana. "
vecchia è la parola. autentica. reale. cruda ma non crudele, secondo me. cruda sì. fredda? anche ma anche no. le parole prendono e succhiano la vita ma è solo nutrirsi. per me sono architetture [quasi] perfette le parole
si diventa vecchi, vecchio è una parola che ha cuore insostituibile che non è riuscita a stare al passo con i tempi moderni e ' nuovi' nei quali nulla pare mai invecchiare, visto l' usa e getta le cose non hanno tempo di invecchiare ma ma gli esseri umani ancora sì nonostante tutto nonostante gli accanimenti terapeutici tanto spesso e dolorosamente inutili.
questo la mia personale e opinabile considerazione. [ poi c' è la solitudine dei vecchi che a volte non è una solitudine buona ma drammatica tragica fatale. ]
un saluto e un ciao a Nevio.
paola
A parte il titolo (volutamente, credo) un po' irriguardoso, l'immagine è cruda, fredda, di un realismo che rende potente il senso di solitudine urbana, e molto bella, secondo me.
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saki p. 13/09/2014 20:50
grazie Nevio Semprini, e nevedicarne di cara polverepenso che i vostri sono stati i migliori commenti che mi hanno fatto per una mia foto .
in realtà il nome ha un doppio senso che soltanto io potevo saperlo
non nascondo che ho esitato a dare questo titolo alla foto.
ma era unidirezionale visto che la voto in realtà era vecchia (2010)
soltanto ora l ho ''tirata fuori'' e data il carattere dell lo stato d animo che ho ora.
la frase " l'immagine è cruda, fredda, di un realismo che rende potente il senso di solitudine urbana. " era proprio quello che sentivo
saki p. 13/09/2014 20:37
dank Mrs. Tamron!!Nevio Semprini 12/09/2014 19:35
Era un po’ ironico, in realtà ho pensato che la definizione diretta precisa “vecchia” era in tema con lo stile della foto. Sono d’accordo con te Paola, sull’uso corretto delle parole, ma di fatto, per una forma falsa di rispetto e perbenismo ipocrita, le parole che hanno connotazione negativa (perché noi gliela diamo) dopo un po’ vengono “edulcorate”. Es. negro (sempre usato nei vecchi romanzi) diventa nero, poi “di colore”; handicappato diventa “portatore di handicap”, poi diversamente abile; spazzino diventa operatore ecologico etc etc. Ma non di certo dalle parole usate ( o non solo) si misura l’atteggiamento piu’ o meno razzista delle persone.. ci manca solo il morto, ora divenuto defunto, che diventerà “diversamente vivo” poi siamo a posto. Chiedo scusa all'autore per la divagazione semiseria...nevedicarne di cara polvere 12/09/2014 15:48
al contrario di Nevio, come la foto il titolo mi piace trovo non sia affatto irriguardoso e proprio le parole adeguate per me che Nevio usa lo sottolineano e che mi permetto di ripetere:" l'immagine è cruda, fredda, di un realismo che rende potente il senso di solitudine urbana. "
vecchia è la parola. autentica. reale. cruda ma non crudele, secondo me. cruda sì. fredda? anche ma anche no. le parole prendono e succhiano la vita ma è solo nutrirsi. per me sono architetture [quasi] perfette le parole
si diventa vecchi, vecchio è una parola che ha cuore insostituibile che non è riuscita a stare al passo con i tempi moderni e ' nuovi' nei quali nulla pare mai invecchiare, visto l' usa e getta le cose non hanno tempo di invecchiare ma ma gli esseri umani ancora sì nonostante tutto nonostante gli accanimenti terapeutici tanto spesso e dolorosamente inutili.
questo la mia personale e opinabile considerazione. [ poi c' è la solitudine dei vecchi che a volte non è una solitudine buona ma drammatica tragica fatale. ]
un saluto e un ciao a Nevio.
paola
Nevio Semprini 12/09/2014 14:14
A parte il titolo (volutamente, credo) un po' irriguardoso, l'immagine è cruda, fredda, di un realismo che rende potente il senso di solitudine urbana, e molto bella, secondo me.Mrs. Tamron 12/09/2014 12:34
starke Szene, gefällt mir, v.g. Jutta