a volte Imagen & Foto | fotografia concettuale, salvate, temi Fotos de fotocommunity
a volte Imagen & Foto de gino lombardi ᐅ Mira y evalúa la foto de manera gratuita en fotocommunity.es. Descubre más fotos aquí.
A volte ci si sente tra l'orlo del precipizio e l'essere solo un fantasma che fluttua intangibile ed invisibile tra le pieghe dell'esistenza... la mente ed il cuore umano sono invero strani soggetti... si brama l'oblio almeno quanto la compagnia... spesso esagerando in entrambe le direzioni e rimanendo in uno stato di perenne frustrazione da insoddisfazione... L'equilibrio ci è negato e con esso la capacità di comprendere che quello che sembra un salto improbo è solo il primo ma più difficile, passo verso la luce! Veramente bella! Maurizio :)
So già una cosa che non farei mai: cercare di rassicurarti che i fantasmi non esistono perché non c’è nulla di peggio delle rassicurazioni verbali per consolidare una paura irrazionale.
Però però… ti conosco come persona sufficientemente razionale da scartare l’ipotesi che tu creda al fantasmino che s’aggira per le antiche dimore e si diverte a fare dispetti, spostando oggetti e ululando nei corridoi, trascinando catene coperto da un lenzuolo.
ahahahah
La grande area scura da cui spicca il fantasma può far pensare in senso più lato alla paura del buio che, al contrario di quanto si potrebbe credere, non è paura atavica, perchè, nascendo noi dal buio, non lo temiamo istintivamente, anzi caso mai è dalla luce che appena nati siamo infastiditi. La paura del buio è una paura che si inizia a sperimentare dal momento in cui capiamo che il buio – contrariamente alla luce - ci impedisce il controllo immediato della realtà circostante.
Ora mi sento di escludere che non è dal buio in sé che l’amico Etheronym è messo in crisi, bensì dal malessere procuratogli dalla sensazione di non avere il controllo pieno delle situazioni.
Questa tesi è avvalorata dalla posizione in cui il nostro tipo si trova - poro lui - ovvero sull’orlo del Precipizio da cui l’unico sbocco è un bel Salto nel Vuoto, qui inteso come simbolo di INCOGNITA.
Evito di cadere sul termine ormai sfruttato della tua “genialità” grafica, limitandomi a menzionare la tua “creatività fantasmagorica”, espressione appositamente coniata in quanto consona all’argomento trattato.
CIAo! cris
Incorpora el siguiente enlace en el campo de comentarios de la conversación deseada en Messenger utilizando 'Pegar' para enviar esta imagen en el mensaje.
El enlace ha sido copiado...
Por favor haz clic en el enlace y utiliza la combinación de teclas "Ctrl" [Win] o "Cmd" [Mac] para copiar el enlace.
Maurizio Moroni (UKPhoto) 30/03/2014 10:53
A volte ci si sente tra l'orlo del precipizio e l'essere solo un fantasma che fluttua intangibile ed invisibile tra le pieghe dell'esistenza... la mente ed il cuore umano sono invero strani soggetti... si brama l'oblio almeno quanto la compagnia... spesso esagerando in entrambe le direzioni e rimanendo in uno stato di perenne frustrazione da insoddisfazione... L'equilibrio ci è negato e con esso la capacità di comprendere che quello che sembra un salto improbo è solo il primo ma più difficile, passo verso la luce! Veramente bella! Maurizio :)Giorgio Peracchio 24/03/2014 21:19
Questa va dritta nella mia personale galleria delle meraviglie !!Ciao Gino bravissimo come sempre !!
Copertina dovuta !!
Stefano G. Spedicato 19/03/2014 23:04
l'incubo del nostro mr.Hyde. :-)ottima.
ciao.
ann mari cris aschieri 17/03/2014 14:22
So già una cosa che non farei mai: cercare di rassicurarti che i fantasmi non esistono perché non c’è nulla di peggio delle rassicurazioni verbali per consolidare una paura irrazionale.Però però… ti conosco come persona sufficientemente razionale da scartare l’ipotesi che tu creda al fantasmino che s’aggira per le antiche dimore e si diverte a fare dispetti, spostando oggetti e ululando nei corridoi, trascinando catene coperto da un lenzuolo.
ahahahah
La grande area scura da cui spicca il fantasma può far pensare in senso più lato alla paura del buio che, al contrario di quanto si potrebbe credere, non è paura atavica, perchè, nascendo noi dal buio, non lo temiamo istintivamente, anzi caso mai è dalla luce che appena nati siamo infastiditi. La paura del buio è una paura che si inizia a sperimentare dal momento in cui capiamo che il buio – contrariamente alla luce - ci impedisce il controllo immediato della realtà circostante.
Ora mi sento di escludere che non è dal buio in sé che l’amico Etheronym è messo in crisi, bensì dal malessere procuratogli dalla sensazione di non avere il controllo pieno delle situazioni.
Questa tesi è avvalorata dalla posizione in cui il nostro tipo si trova - poro lui - ovvero sull’orlo del Precipizio da cui l’unico sbocco è un bel Salto nel Vuoto, qui inteso come simbolo di INCOGNITA.
Evito di cadere sul termine ormai sfruttato della tua “genialità” grafica, limitandomi a menzionare la tua “creatività fantasmagorica”, espressione appositamente coniata in quanto consona all’argomento trattato.
CIAo! cris
Nicoletta B. 16/03/2014 18:58
certo.. forse non spessogrande foto
cristian volpara 16/03/2014 14:33
Ottima...Le tue immagini interiori..........
lucy franco 15/03/2014 19:31
a volte, per fortuna solo a volte...cadenze tra bianco e nero, tra realtà e pensiero, ottima suddivisione.
che dire... geniale.
Primo Fusari 15/03/2014 16:09
Si, geniale credo sia il termine giusto.Complimenti!
gino lombardi 15/03/2014 11:39
Isabella Bertoldoeh eh eh Gino sempre raffinato interprete di situazioni difficili ma reali...grande....grazie genio!