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La mia rinascita

Tratto dalla raccolta di poesia e narrativa
La porta sull’infinito

Titolo: La mia rinascita

Pagine, giorni, ore di interminabili attese, come gocce di rugiada sulla pelle, scivolano sul corpo, lo bagnano, lo sollecitano. Pagine da scrivere sulla sabbia calda di un’estate che si preannuncia allegra, un po’ afosa, sicuramente appiccicosa. Lei indossa una veste lunga e assomiglia ad una sirena dalla coda cangiante come il tramonto che sta per arrivare. Io sono qui, seduta davanti ad un mare che non mente e che racconta con discrezione a noi bagnanti la propria storia, a volte la sussurra, a volte la urla, oggi lascia spazio all’immaginazione. È un grande amico dell’uomo il mare, tanto meraviglioso e immenso quanto freddo e silenzioso per me simboleggia , la rassicurante culla dei sogni il motore dei ruscelli, la via dei torrenti, è l’imbuto della terra, oltre le sue profondità scorrono le ere geologiche, il mare è colui che seppellisce spazzando via con le burrasche le brutture che gli uomini inventano, è l’unico ad accogliere il sole che nasce e muore al tramonto, il solo a fare da specchio alla luna ogni notte. C’è un punto di incontro invisibile tra la sua vastità e l’immensità del cielo, l’anello di congiunzione dal quale provengono le cellule della vita. Nella sua trasformazione io vedo in lui oggi la mia rinascita.

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