Un vecchio lavatoio
Lavatoio tra il borgo di Candelara, la frazione di Rondello e Villa Almerici ( da Vi racconto la mia terra)
Percorrendo un ripido vialetto a ridosso di via Bellavista si scende, è una strada, oggi poco frequentata, che da sempre collega il Borgo di Candelara alla strada della Ferriera, e proprio li, nel punto più basso, si trova un antico lavatoio, e così per incanto, dopo un percorso impegnativo lo sguardo viene ripagato da una scenografia che ha tutto un sapore del tempo passato.
Una grande vasca quadrata all'ombra di grandi tigli ed incorniciata da canneti; un luogo dove la vegetazione ha preso ormai il sopravvento, è questo un posto dimenticato da tanti, ma no ha perso la sua poesia, anzi con questa veste naturale il lavatoio ha accentuato ancora di più la sua bellezza.
Da racconti tramandati si ricorda che le donne, (oggi anziane, ma allora bambine) andavano con le loro mamme al lavatoio, e prima di iniziare il lavoro c’era tutto un rituale da rispettare; bisognava scegliere una pietra sufficientemente grande e ruvida sulla quale strofinare la biancheria da lavare, ma ancor di più importante era la pietra dove si dovevano posare le ginocchia, occorreva che fosse abbastanza liscia, in caso contrario la si ricopriva con qualche straccio!
Anche se la fatica e il freddo creavano non poche difficoltà, era bello vedere le lavandaie che andavano su e giù con le loro canestre di panni, ed ascoltare nel fitto chiacchiericcio che spesso sfociava a qualche battibecco, ma non c’era cattiveria, solo un pizzico di malignità!
Sono questi, ricordi non troppo antichi, anche se a molti appaiono lontani, così, nei racconti si ricompongono immagini di donne che nei nei primi anni del Novecento facevano la salita a piedi nudi sulla breccia, con ceste piene di panni in testa, a conferma che la lavatura della biancheria è stata da sempre un'attività tipicamente femminile!
Questo lavatoio è come un "Monumento alla forza delle donne"; donne forti, non per scelta, ma perché la vita era dura, il lavoro, le condizioni materiali le hanno rese più resistenti, è un posto molto caratteristico di Candelara che trasuda la storia di tutti i giorni di un paese che non conosceva le comodità della lavatrice.
Rimane poi interessante aggiungere che i lavatoi erano sempre posizionati vicino a dei fossi, da dove potevano facilmente attingere l’acqua necessaria alle varie lavorazioni, poi, l’acqua riprendeva la sua corsa verso il mare.
Le acque di questo si innestano poco più a valle con il fosso del Buzzo che poi verrà captato dal rio Piandara, finché dopo un percorso quasi in pianura si immette nel torrente Arzilla e in una decina chilometri le acque del lavatoio di Candelara incontrano il mare Adriatico, poco a nord della città di Fano!
Alfredo Spagnoli 01/11/2015 17:35
Purtroppo tutto perduto!!!!!Complimenti Giovanni
Saluti, Alfredo
Luciano Caldera 01/11/2015 10:46
Un 'immagine molto suggestiva, che fa pensare ai lontani ricordi che ci hai raccontato (le lavatrici sono comode e risparmiano molta fatica alle donne, ma mancano di poesia ...) e anche al fatto che la natura riprende il sopravvento sulle opere dell'uomo.Buona domenica caro Giovanni
Lucia Durante 31/10/2015 22:27
Interessante la spiegazione e peccato che il lavatoio stia per essere soffocato dalla vegetazioneLuciano Marini 31/10/2015 20:21
molto bello lo scatto tempi andati che non ritorneranno piùclaudine capello 31/10/2015 18:07
interessante spiegazione ! complimenti ottima photo ricrdo cl