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Portale di Sant'Agostino da sotto le logge (da Riavvolgendo il nastro del tempo)

Portale di Sant'Agostino da sotto le logge (da Riavvolgendo il nastro del tempo)

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Portale di Sant'Agostino da sotto le logge (da Riavvolgendo il nastro del tempo)

Il portale romanico gotico è la caratteristica di rilievo della chiesa di Sant'Agostino a Pesaro, edificata nel XIII secolo, con la sua particolare struttura di forma ogivale strombata, riccamente decorato con fregi e bassorilievi, che fanno un tutt'uno con le linee architettoniche e le eleganti edicole, alla cui base sono posizionati due leoni su appositi piedistalli in pietra.


Sull'architrave sono scolpite sette figure: due Angeli, due Profeti, due Santi con al centro Sant.Agostino, mentre nelle edicole sono inserite quattro statue; Santa Monica, San Francesco, una Santa martire e San Pietro, poi alla base di queste sono poste delle formelle con
San Guglielmo, San Nicola, Sant'Agostino e San Lorenzo.


Il portale fu realizzato per volere della cittadinanza, durante la dominazione dei Malatesta i quali furono i principali artefici e finanziatori dell'opera, a conferma di questo, ai lati della trabeazione si notano gli emblemi della città e quello dei Malatesta.

Nel suo interno la chiesa racchiude pregevoli opere d'arte: un coro intarsiato, poi
l'Annunciazione di Palma il Giovane, San Nicola da Tolentino del Pomarancio, Santa Rita di Simone Cantarini e la Sacra Famiglia di Giangiacomo Pandolfi, oltre all'organo del XVIII secolo costruito da Gaetano Callido.


Ricordi estrapolati da " La storia infinita" di Giovanni Montesi
1962 Giochi nei dintorni di Sant’Agostino


Il portale gotico di Sant’Agostino ha sempre fatto da cornice ai nostri giochi, ma noi ragazzi nella nostra ingenuità nemmeno ci accorgevamo di quale opera d’arte facesse da scenario alle nostre avventure.


Molte volte salivamo sui cavalli che ornano il portale, giocando con la nostra fantasia e inconsapevolezza insieme, fantasticavamo praterie western e assalti alla diligenza, io data la mia robustezza potevo salire solo in quello verso il Borgo, in quello verso la piazza ci rimanevo incastrato.


Nella Chiesa c’è anche un altare dedicato a Santa Rita da Cascia, venerata il 22 maggio, in occasione di quella festa avveniva la benedizione dei bambini e delle automobili nel retrostante piazzale I° Maggio.


La Santa è molto venerata a Pesaro e la popolazione vi ha sempre partecipato con devozione, per cui ogni fedele porta una rosa da benedire e poi tenere in casa come ricordo, noi ragazzi sapevamo di quest’usanza, erano per lo più rose rosso scuro, quelle più reperibili in quel periodo.


Con un lampo di genio e un po’ d’astuzia, nel pomeriggio ci facevamo trovare pronti con dei cesti ricolmi di rose che avevamo saccheggiato dove capitava, con tutto l’impegno che ci mettevamo, riuscivamo a racimolare qualche spicciolo per le nostre golosaggini o le immancabili figurine.


Fu questo uno dei primi tentativi di mettermi in proprio con un’attività commerciale tutta mia, avevo solo 9 anni, comunque fu un esperienza che poi tramandammo ai nostri amici più piccoli!

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Información

Sección
Carpeta nastro del tempo
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Publicada
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Exif

Cámara Canon EOS 400D DIGITAL
Objetivo ---
Diafragma 5
Tiempo de exposición 1/20
Distancia focal 43.0 mm
ISO 400